Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

domenica 28 ottobre 2012

Vasco docet

Ieri mattina mi sono svegliata con le note di Vasco Rossi nelle orecchie.  Come sempre accade non ricordavo affatto le parole con precisione per cui la canzone che avevo in mente ad un certo punto prendeva una piega strana. Era evidente che il Vate non avrebbe scritto scemenze come quelle che canticchiavo io pero` il senso era quello giusto...
"C`E` QUALCOSA
CHE NON VA
IN QUESTO CIELO
C`E` QUALCUNO
CHE NON SA
PIU` COS`E` UN UOMO..."
Ecco fin qui ci arrivavo, poi piu` nulla per cui ho aggiunto a modo mio frasi che si adattavano all`umore del momento. Ora, lo so bene che a 43 anni suonati magari uno dovrebbe ascoltare qualcosa di piu` adeguato. Non dico per forza musica classica pero` magari Andrea Bocelli o Cat Stevens  se vogliamo lanciarci in qualcosa di  panorama internazionale, ma a me piace ancora Vasco!  Sono sue le parole che quando, preda di  emozioni incontrollabili,  salgono come razzi al mio cervello, poi ho la decenza di cantarle in mente pero`, cosi` non spacco i vetri ed evito di notare i figli che si tappano le orecchie e fanno quelle facce piene di vergogna che mi ricordano tanto la mia quando, a tredici anni vedendo i miei ballare, pensavo che avrei preferito un genitore in sedia a rotelle!
Non sono l`unica madre indecente pero`. So benissimo che la mia amica E. balla Madonna e Rianna (che non so neppure come si scrive mi pare ci sia una H ma non so bene dove) come un indemoniata preda di una visione celeste non appena sua figlia mette piede sullo zerbino per uscire. Se la scoprissero i suoi alunni di scuola media la denuncerebbero al Ministero dell`istruzione per farla internare.
Bene l`emozione forte di cui ero preda ieri ancora nel letto sotto le umide lenzuola shanghaiesi non era nulla di poetico, ero incazzata nera.
Da alcuni giorni avvertivo che stavo per esplodere contro il disordine dei figli e il loro rendere la mia vita di madre semicasalinga frustrata e isterica. Non parliamo del versante scuola verso il quale ultimamente dimostrano il medesimo interesse che io ho verso la pesca del luccio. Sara` che in questa settimana ci son stati i colloqui con gli insegnanti, sara` che Marito era in Giappone, sara` che l`inquinamento era alle stelle, sara` che ho comprato dei costosissimi biscotti al cioccolato per poi scoprire che erano al vino e pazienza se li ha mangiati l`amichetta di Maria che ha solo tre anni,  e la madre e` tutta intrippata di cibo biologico... Io comunque dovevo sbottare! Se non l`avessi fatto sarei implosa.
L`esplosione e` avvenuta dopo cena, cosi non ho rovinato la giornata a nessuno, al massimo la serata ma questo ha fruttato un risultato notevole: alle nove  erano tutti e tre in bagno a lavarsi i denti senza lagnarsi, alle 9,15 nel letto a leggere, alle 9,30 tutte le luci erano spente (Maria recitava da sola l`Angelo di Dio e forse lo supplicava di farmi ritornare normale). Io e Marito siamo perfino riusciti a scambiare due parole come se niente fosse. Nella sfuriata il fortunato non era compreso o meglio assente giustificato durante lo svolgimento dei fatti.
Lascio alcune immagini per meglio comprendere cosa puo` far scatenare l`esplosione del vulcano mamma che apparentemente e` inattivo ma dentro spesso, piu` di quanto si creda, ribolle come una furia.
(Si tratta solo di uno dei numerosi momenti topici della giornata)

Figlio Adolescente a colazione. Necessita di ampia varieta` di cereali per soddisfare una  fame che pare risalire a generazioni precedenti l`era neandertaliana , tutti costosissimi soprattutto se si risiede in Cina.  Si aggira con cappuccio per nascondere la comparsa dei brufoli. E` perennemente in ritardo e dimentica
di portare i compiti a scuola, pur dopo averli fatti sotto urla e minaccia del genitore femmina.

Figlio Acciuga dopo colazione. Non necessita di molto cibo per sfamarsi, anzi, va indotto a superare l`ostilita` generale che nutre verso la maggior parte di cio` che e` commestibile per la  stessa specie. Si nutre prevalentemente di cioccolata svizzera in polvere a tratti introvabile nei supermercati.
Dopo essersi sfamato generalmente  cade col capo sul desco e assume un` aria di disapprovazione verso l`universo. Si muove solo in seguito a molte preghiere materne. Se si urla si ottiene il risultato opposto, si inchioda come un mulo e non proferisce piu` alcun verso per molti giorni.


Figlia Polpetta al breakfast. Gioca col cibo come un clown per circa mezz`ora rallentando cosi` i tempi di preparazione mattutina. Ogni settimana vorrebbe cambiar menu` ma la femmina prevalente del branco glielo impedisce, almeno per quanto concerne l`alimento solido. Si e` attestato che gradisce strani biscotti asiatici, ne` dolci ne` salati, immangiabili per i piu`, adorabili per lei. Considerato il basso costo dei suddetti si e` pensato di non contestare la scelta. Per quanto riguarda l`elemento liquido di cui si nutre a colazione  esso puo` variare tra camomilla (?), acqua fredda (?) latte rosa (?) o succo di cavolfiore rapa e mela (????? Non e` home made, si trova gia` pronto e l`ho comprato una volta per sbaglio, ora lo devo acquistare intenzionalmente ogni settimana.

Per concludere saluto con altre poetiche parole di Vasco che rimettono l`anima in pace:

"VIVERE NON E` PER NIENTE FACILEEEEE!"

Avrei anche potuto canticchiare a caso qualche frase della canzone  "IERI HO SGOZZATO MIO FIGLIO" presa dal piu` bell`album della sua vita ("Siamo solo noi" mi sembra...) ma siccome non l`ho ancora fatto per davvero mi riservo di usare la citazione piu` avanti.  A quel punto sara` l`ultimo mio scritto per ovvie ragioni.
Per ora ho solo il   "FEGATO   SPAPPOLATO"  ma " VA BENE VA BENE VA BENE COSI`"....

giovedì 25 ottobre 2012

La moda passa, lo stile resta. Grazie al cielo!

Siccome la stagione sta per volgere al termine, ovvero stanno per incominciare le piogge cinesi che mi condurranno in un periodo di depre sicura, mi affretto a raccontarvi di una stravagante  tendenza locale  ancora un po` estiva: sandali/scarpe con superzeppa!
Non che sia un esperta in materia ma neppure ignara delle basilari regole di buon gusto per cui sento il diritto di parlare (i tacchi alti li ho portati solo ai tempi delle elementari quando, in uno sdoppiamento di personalita`, entravo nel corpo della mia Barbie-sposa e la facevo camminare con la sicurezza di una top model. In effetti, a ripensarci bene, se mi facessi saldare l`anca come quella di Barbie potrei provare anche io,  non dico su un 12 ma su un 6 centimetri si`. Ci tengo a precisare che ero l`unica del quartiere i cui genitori avevano regalato una Barbie di colore. Come dire...complimenti, seminato bene!).
Da quando siamo arrivati a Shanghai  le ho notate subito e cosi` pure il marito e i figli quindi vuol proprio dire che ve ne devo far partecipi. I sandali o scarpe con superzeppa cinesi che imperversano  senza ritegno da questa estate  sono contro qualunque norma di decenza, inimmaginabili, a tratti allucinanti.

Fotografarle e` stato divertente ma anche un po` un lavoraccio. Chinata nelle posizioni piu` improbabili con i figli maschi che si allontanavano e mi prendevano per pazza urlandomi di smetterla e la figlia femmina che piu` vedeva la zeppa alta piu` mi implorava di comprargliele uguali ho fatto un piccolo reportage  del Kitch.

D`altro canto le scarpe dicono molto della persona quindi se vogliamo conoscere un po` i cinesi partiamo dal basso (prima o poi faro` anche qualche considerazione un po` piu` elevata ma per ora non sono in grado di parlare della teoria dei massimi sistemi).
Traducendo in parole  cio` che ho visto ogni giorno varcando  anche solo di un passo la soglia del compound  occidentalissimo dove abitiamo (all`interno le scarpe sono per la maggior parte da jogging, indossate da madri svedesi trentenni  con 5 figli,  due cani  una moto e la 38 di taglia, poverette) posso dire che le ragazze cinesi attuali sono diventate : eccentriche, fluorescenti, ghepardate, sado maso, e decisamente  MOLTO ALTE.
L`effetto ottico prodotto dalla zeppa sulla misura dell`altezza e` quello di trasformare un pigmeo in un  grattacielo, il problema rimane pero` la camminata. Non appena ci si muove e`inevitabile notare il sorgere nel corpo di movimenti ondulatori e sussultori al contempo. Sorge un dubbio, sara` mica `sta moda funesta che ha scatenato il recente susseguirsi di tsunami e terremoti in Asia? Potrebbe essere!
A questo punto mi auguro che la zeppa-tendenza non si sparga nel modo, pena un gigantesco maremoto terrestre. Ma io mi chiedo, i cinesi son cosi` bravi a copiare che proprio ora dovevano iniziare ad inventarsi una calzatura cosi` pericolosa?
Non parliamo poi della versione `stivaletto con alluce di fuori`  pronto a prender aria e a mostrare senza alcuna discrezione  l`improbabile colore dello smalto (giuro di averne visto uno aggirarsi in piazza del Popolo color mucosa da raffreddamento di quarto grado, quello da 3 granuli di sulfur 6 ch per chi si intende di omeopatia, o da 3 spuzzi di Vicks spray nasale prima di coricarsi per quelli che ancora non si sono convertiti).

Dopo tanto orrore non posso salutarvi con immagini raccapriccianti impresse nel cervello, mi scuso soprattutto  di aver urtato le mie amiche piu` delicate stomaco in materia di fashion (S. e S. e E e S e F e G e l`alta G. e K e C.)   per cui vi ricordo che, siccome siamo in una terra ricca di contraddizioni, l`eleganza dello stile tradizionale cinese e` solo sopita dal desiderio malsano di occidentalizzarsi in fretta.

 Queste magnifiche babuccette esistono ancora nei mercatini fuori Shanghai, bisogna solo scavare per bene nel mucchio. Si sa`, la moda come la storia e` ciclica. Speriamo solo di non dover aspettare troppo nell`attesa del ritorno!
A proposito di storia faccio ancora una breve ma significativa divagazione che aiuta, oltre alle considerazioni sulle scarpe di cui sopra, a capire meglio i cinesi, in particolare il loro senso di supremazia su ogni genere di argomento.
Alcune mattine fa mi sono trovata a dover difendere persino le origini britanniche della festa di Hallowe`en. Non avrei mai immaginato di arrivare a tanto. Avendo un problema idraulico in casa ho chiamato una gentile signora addetta al servizio  portineria che si occupa di gestire le emergenze. Cosi`, mentre si chiacchierava del piu` e del meno in attesa "dell`ingegnere", lei mi fa notare che nel compound iniziano ad apparire le prime decorazioni di Hallowe`en. "Si`" dico "Qui i bambini sono prevalentemente anglofoni e le scuole sono inglesi o americane quindi volenti o nolenti ci si adegua".  La gentile signora  concorda ma con immensa  sorpresa aggiunge con fermezza che la festa dei morti l`hanno ideata loro. "No" dico un po` meno gentilmente io, "E` frutto della tradizione celtica". L`ho studiato.  Di questo ne sono  certa. "No" insiste lei "noi festeggiamo i defunti da millenni. Solo che lo facciamo in un altro periodo dell`anno" conclude salutandomi mentre apre la porta dato che il fantomatico ingegnere e` arrivato.
Ma come e` possibile mi chiedo? Va beh che avete inventato i caratteri mobili 400 anni prima di Gutenberg, va bene che avete inventato gli spaghettti

(guardate voi pero` il paragone tra i due risultati) va bene la genialata della carta igienica

ma ora pure Hallowe`en no, non e` vero!
Peccato che tutto questo lo dico in italiano all`ingegnere che, immobile come una statua, incassa lo sfogo guardandomi  con lo stesso sguardo gentile e fermo della sua connazionale, della serie "mi piego ma non mi spezzo!".
Va beh, io intanto la finestra l`ho decorata, pero` ora vado a documentarmi su internet.




mercoledì 17 ottobre 2012

Moglie e buoi dei paesi tuoi (una volta ragazzi! Una volta....)

Siamo davvero fortunati. Dopo due soli mesi in Cina ci capita di andare ad un matrimonio, ma mica un matrimonio qualunque, no, un matrimonio italo/cinese!

Da quando abbiamo ricevuto l`invito non stavo piu nella pelle e cosi` ho deciso di farmi fare un vestito. Grazie al cielo non avevo portato dall`Italia nulla di elegante quindi sono stata davvero obbligata.
Erano circa 15 anni che non andavo da una sarta, diciamo dal mio matrimonio....Ricordavo l`emozione della scelta del tessuto, le misure (partita con una 42 sono arrivata al matrimonio in una 44, l`unica sposa che per nervoso ingrassava anziche` dimagrire) le prove e le modifiche (tante da stravolgere il modello iniziale). Ho sognato che sarebbe stato di nuovo un po` cosi`, come nelle favole. Ogni tanto ho un lato Cenerentola anche io...
E invece no! Tutt`altro film direi. Parto per il mercato delle stoffe insieme a due amiche una, MOLTO esperta di Cina e una in visita turistica a Shanghai, doveva solo accompagnarci ed e` uscita con due abiti ed un cappotto...Ci addentriamo nel caos piu` totale del solito mercato che qui significa una specie di decadente palazzina straripante di bugigattoli e andiamo dirette dalla sarta di S. (la MOLTO esperta di Cina).  L`accoglienza e` familiare, capisco che avremo un buon prezzo, ma la sarta e` molto sbrigativa. In un minuto circa ho scelto il modello, nei trenta secondi seguenti il colore (strato sopra viola, strato sotto bianco ghiaccio) la decorazione (un dipinto stilizzato di bambu`) e preso le misure.

Neppure Wonder Woman avrebbe potuto fare piu` in fretta. Non era esattamente quello che avevo sognato ma in questo paese mi sto arrendendo a delle tempistiche a singhiozzo. Quando pensi che per ritirare gli esami del sangue ci vorranno un paio di giorni ti sbagli. I risultati te li danno mezz`ora dopo! Non scherzo, succede anche se vai al pronto soccorso di sera, come e` capitato a me con la colica. Ma se ti azzardi ad andare in banca non sai quando ne uscirai...neppure se devi solo prendere un bollettino.
Comunque la settimana dopo ritiro il vestito. E` perfetto,  peccato che alla sarta sia sfuggito un piccolo particolare, e` al contrario. Viola sotto e bianco sopra. Con una calma che farebbe invidia anche a Ghandi lo indosso lo stesso e penso che siccome qui la sposa sara` di rosso vestita il mio andra` bene lo stesso. That`s Cina! Sto imparando....
Passiamo al matrimonio. Si celebra alle 18 e 18  perche` qui il numero 8 va alla grande, porta fortuna e siccome i cinesi sono piu` superstiziosi dei napoletani, lo sposo ci dice che ha dovuto prenotare  questo giorno con un anno e mezzo di anticipo. Proprio come la data delle olimpiadi 8/8/2008 giorno in cui  c`e` stato a Shanghai il matrimonio collettivo piu ` numeroso del mondo. E` chiaro che  qui la situazione formicaio va alla grande. L`originalita` e` vista come un problema, un vizio da correggere, un`anomalia cromosomica.  Come dire...l`unione fa la forza!


Alle 6 in punto arriviamo in un mega albergo,


Maria continua a chiedere dove e` la chiesa e lo fara` per tutto il tempo fino a interrogare anche la sposa e mentre stiamo per salutare aggiunge  indispettita   "mammaaaa, ma dov`e` il prete?" Niente da fare, non ci crede che si siano sposati. Non le quadra il fatto che gli sposi siano entrati nel salone camminando su una passerella  col sottofondo musicale di guerre stellari, che la sposa abbia subito tolto l`abito bianco tipo meringata  per indossarne uno rosso Ferrari, che la cerimonia sia officiata da una specie di presentatore con al seguito una signorina munita di guanti bianchi visibili a tutti che ci segnala quando dobbiamo battere le mani, che non ci sia la torta nuziale di panna. Questo in verita` urta anche me. Che la cena si concluda con la frutta mi mette tristezza, un bel carico di glucosio avrebbe scatenato il ballo delle endorfine!
Ale 21 e trenta  siamo a casa con tanto di pigiama e denti lavati. Cio` per dire che i matrimoni cinesi sono rapidissimi al confronto dei nostri. Non appena terminata l`ultima portata tutti gli invitai si alzano in piedi, consegnano la busta rossa con i soldi e vanno via. Veloci come gatti randagi se la svignano, non attardarsi e` un segno di rispetto.
Impressioni dal letto: tanta tenerezza per il padre pugliese dello sposo che nel discorso augurale dice che l`Italia sta attraversando un grave periodo di crisi economica "ma voi cinesi non dimenticate che la nostra meravigliosa tradizione mediterranea e` frutto della millenaria cultura greca" (sto poveretto deve rintracciare nella preistoria qualche barlume di gloria). Tanta incredulita` di fronte al padre della sposa che consegna tre "comandamenti"   alla giovane coppia: rispettarsi, onorare i genitori e lavorare! Lo so che non ci potete credere ma dice proprio che lavorare rendera` grande il paese. Aprite le orecchie cari politici nostri (peccato che non mi leggerete mai)! Inutile dire che l`amore non viene neppure menzionato. Tanto stupore per il cameriere che alla mia richiesta di un bicchiere di acqua me lo fa pagare al pari di uno champagne (stiamo pasteggiando a vino pregiato ed ogni sorta di bevanda immaginabile ma la San Pellegrino va oltre la portata de costi compresi). Tanta rabbia per le costosissime sigarette che vengono esposte in bella vista sul tavolo a disposizione degli invitati, un istigazione a rovinarsi la salute. Tanto ribrezzo per aver mangiato, ignara del contenuto, qualcosa come la bile fresca di serpente. Me lo dira` a fine cena una quindicenne commensale fidanzata con un "diversamente giovane" collega del marito. Chiudo il post perche` qui si potrebbe aprire un capitolo doloroso e allucinante...
Congratulations agli sposi e speriamo che la favola iniziata in maniera originale tra una  ragazza cinese ed uno italiano si concluda invece nel piu` tradizionale dei modi possibili :  e vissero per sempre felici e contenti!


Le premesse in questo caso ci sono tutte!

venerdì 12 ottobre 2012

Se sana vuoi apparire....(seconda puntata)

Ad Agata ovviamente non sono comparsi capelli lunghi come sperava Maria  ma a me, grazie al cielo, nei giorni scorsi erano scomparse le stigmate!
Dico questo perche`, dimenticandomi che domenica prossima andremo ad un matrimonio, ho anche scordato di chiedere al dottore di sospendere i lividi per il fine settimana. Pazienza, siccome si tratta di matrimonio italo/cinese faro` felici gli autoctoni per esser stata tanto coraggiosa da  provare la loro medicina tradizionale ed incuriosiro` i colleghi del consorte con i miei cerchi concentrici sulle spalle "modello ufo".
Ripartendo dall`incontro con il dottore (riporto l`inglese maccheronico della conversazione. Dato che io non parlo cinese lui fa del suo meglio con le reminiscenze dell`inglese, ma poveretto.... Mi scuso con lui per non sapere ancora la sua lingua e prometto di studiarla!)
A proposito di lingua...

"Posso vedere lingua?"
"Certo eccola" . Pero` e` la testa che mi fa male, la cervicale avra` radici cosi` estese da arrivare fino alla lingua? Sara`....
"Ahhhhhhhhhhhhh............Mmmmmmmmmmmmmmmmm............"segue una serie di orridi rumori con la gola che non sto a descrivervi ma almeno non sputa!
Tra l`altro a questi gorgoglii, e tossicchiamenti vari mi sono ormai abituata ed anzi ho capito che non di maleducazione si tratta ma di una pratica di pulizia interna. Magari quest`inverno, tra le mura domestiche, faro` un po` di  esercizio ed esportero` questa tecnica in Italia. Preparatevi.
"E` grave?"
"No non troppo". Pausa lunghissima e riprende mentre me la striglia  con un aggeggio che sembra la spazzola del gatto e fa l`effetto del Folletto quando lo passi al contrario per sollevare il pelo del tappeto e scovare anche la polvere piu` remota.
"Energia  tutta fuori posto! Interrotta."
"Oddio sono in black out" farfuglio con la lingua un po` centrifugata.
"Si, circola nel modo sbagliato."
"Posso vedere unghie?"
"Eccole!" Ma e` sempre la testa che mi fa male, continuo a pensare.
"Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh.........scuote la testa"
Si` lo so, non ho lo smalto e sono anche tagliate dritte come quelle dei bambini pero` non sono sporche!
"Unghia dice che tu non vai in bagno."
"Non e` vero, no si sbaglia"
"Vai due volte?"
"No , una mi sembra normale."
"No, due volte meglio."
Sorvoliamo, mica posso mettermi a litigare col dottore.
"Comunque erbe molto cattive da bere rimettono testa a posto. Insieme ad agopuntura e............." (segue parola incomprensibile).
I cinesi sono cosi`, molto diretti, in alcune imprevedibili circostanze. In Italia qualunque medico avrebbe detto " Le prescrivo erbe che sono un po` amarognole ma magari aggiungendo il miele andra` meglio".
Qui no. Alla mia proposta di addolcirle ride e dice che va a farmi preparare le erbe, punto e basta.
Segue agopuntura e coppettazione (ecco cos`era la parola incomprensibile) farcite da un lunghissimo discorso in perfetto inglese di un' infermiera su quanto e` bella la Cina, quanto e` delizioso il cibo, quanto il resto del mondo dovrebbe studiare la storia della Cina. Avevo un po` paura, sembrava caricata a molla dal Partito.

Chiude la seduta la consegna di una scatola misteriosa. Sembra un panettone, ma no! Mi dice l`infermeiera, "Sono le erbe amare" (che poi, anche se non lo sottolineava andava bene lo stesso).
"Legga bene le istruzioni che sono dentro, mi raccomando" aggiunge seria.
"Va bene ma capiro` cosa devo fare?"
"Si".
Esco dall`ospedale un po` intontita dai trattamenti ma ancora abbastanza lucida da scattare un paio di fotografie.  Sapevo che a Shanghai da quando ci sono state le olimpiadi avevano vietato ai cittadini di andare in giro in pigiama ma non sapevo che il proibizionismo in questo caso stenta.
Nei pressi dell`ospedale sembra di essere ad un pigiama party. Non parlo dell`interno della clinica, no parlo del quartiere circostante. A quanto pare, per recarsi ad una visita medica o uscire dopo una degenza post operatoria, i cinesi diventano sovversivi.
Vedo anziani in tenuta a fiorelloni chiamare un taxi, scendere da questo indossando pantofole  rosa a forma di maialino, attraversare la strada per recarsi alla fermata della metro in camicia da notte col pizzetto al fondo come se niente fosse.
Non sono allucinazioni, le erbe amare non le avevo ancora prese!
A casa apro finalmente la bella scatolona rossa dove sono stipate una cinquantina di bustine con erbe AMARISSIME insieme ad una lunghissima lettera con la spiegazione tutta rigorosamente in cinese....!


Inutile dire che sono confusa. O l`infermiera pensa che le erbe AMARISSIME  sortiranno un incantesimo ed io, dopo averne bevuta una pozione, saro` in grado di capire le istruzioni oppure, MOLTO PROBABILE, pensa che siccome il cinese e` la lingua piu` importante al mondo io, se voglio guarire, debba in qualche modo passare le notti a studiarlo e basta!




THE END

mercoledì 10 ottobre 2012

Se sana vuoi apparire un poco devi soffrire (parte prima)!

Ah, la Cina... patria dell`agopuntura!
In quanti me l`hanno detto prima di partire? Tantissimi direi, quasi da portar sfiga. Ero qui da sole due settimane e gia' provavo sul campo, ovvero sul corpo, gioie e dolori della fatidica medicina degli aghi. La foto qui sotto ovviamente non sono io, mai avuto una faccia tanto felice quando il dottore mi infilza come uno spiedino. Questa donna forse ha avuto una paresi facciale ed e` rimasta cosi`, felice in eterno, che poi non sarebbe neppure una brutta morte diciamo...


Andando per ordine, abbiamo iniziato sin da subito a mettere a ferro e fuoco l`assicurazione dell`azienda di auto torinese, innominabile per ovvi motivi, dalla quale dipende il nostro stare qui.
Ovvero nell`ordine abbiamo avuto: una colica, io, la tonsillite da batterio streptococco l`Acciuga (figlio di mezzo) poi di nuovo un attacco di cervicale io, una strana dermatite che compare di notte s scompare di giorno, il marito, ed infine una slogatura del polso la polpetta di Shanghai (figlia numero 3 o anche femmina numero 1 che inizia finalmente a parlare inglese) stamattina!
Dovevamo andare a Lourdes, lo so, ma la F..T non ha ancora deciso ad aprire una filiale laggiu`, che poi di questi tempi farebbe bene pure all`azienda  diciamo la verita`, comunque siamo a Shanghai e vuoi non approfittare dell`agopuntura?
Bene, dal momento la mia soglia del dolore e` bassissima, e la riserva di Orudis si sta` assottigliando,  decido di andare dal primo agopuntore che una signora rumena, incontrata mentre faccio la spesa al supermercato, mi indica. Non so chi sia lei e non so chi sia lui. Non le chiedo neppure se il medico usa aghi monodose ( me lo fara` notare un`amica piu` tardi ma la punzonatura ormai e` fatta, anzi ne ho fatte gia` tre, speriamo...) semplicemente le strappo dalle mani il bigliettino con l`indirizzo!  Ad un certo punto il dolore ha il sopravvento sul qualsiasi forma anche minima di educazione.
Mi reco all`ospedale e mi accoglie in una specie di studio/ tisaneria un giovane dottorino.

 Sembra mio figlio, quello grande certo, ma sempre di un tredicenne stiamo parlando. Ok, il numero di teiere esposte in bella vista dimostra che sa preparare il te` ma poi sapra` anche con precisione dove conficcare gli aghi?
Nel dubbio inizio la prima serie di domande/gaffes. Invece di parlare di  me gli chiedo dove si e` laureato. Che c`entra? Nulla all`apparenza ma poco importa perche` appena mi nomina l`America mi tranquillizzo. Nel suo inglese stentato capisco che  ha praticato anche in America.  Questa parola mi fa da sedativo, lo so che e` assurdo ma mi sembra che significhi che la sua laurea sia piu` valida e poi non ricordo nessuna notizia di americano morto per mano di un dottore cinese.
Tutto felice del mio sorriso a questo punto mi mostra pure la laurea! Cioe` un poema in cinese che si regala a chi conosce la medicina tradizionale  e viene affisso sul muro con orgoglio. In verita` potrebbe esserci scritto paziente=demente, tanto per dirne una)  ma chi lo sapra` mai?


Dunque diamo pure inizio alla tortura. Parlo del mio dolore alla cervicale e lui intanto mi conduce in una stanzetta dove ci sono molti letti, tutti separati da tende, ma mica tende bianche o verdine da ospedale, no tende in plastica da doccia. Una  celeste con le nuvole e gli uccelllini in volo, una col sole che sorge tipo allucinazione anni settanta, una con il noto volto del noto gatto senza bocca  ( Hello Kitty per chi non ha figlie femmine)  "tutto per rendere bello l`ospedale" dice orgoglioso il dottore!
Sara` ma il bianco mi dava fiducia. Lui scompare e compare l`infermiera, sorpresa! Porta un vassoio con sei tazzine di vetro? Che facciamo prendiamo il te`? Magari con gli altri vicini di letto?


Purtroppo l`infermiera non parla inglese ed il dottore e` come evaporato. Provo a chiamarlo ma di lui non c`e` traccia, mica posso mettermi ad urlare... va beh penso, se lo fanno senza zucchero lo sputo.
Mi fa segno di sdraiarmi, ma come lo prendono il te `sti cinesi, distesi come i romani? Mentre eseguo l`ordine arresa alla sorte come una gallina prima che le tirino il collo vedo che la ragazzina da fuoco alle tazze! Neppure il tempo di gridare che le tazze  me le trovo attaccate alla schiena tipo sanguisughe.
 E` la coppettazione! Lo scopriro` piu` tardi cercando su internet. E chi lo sapeva che prima degli aghi avrei  provato anche questa? Meglio cosi` se l`avessi capito  sarei fuggita ed invece cosi` subisco il trattamento e dopo soli 20 minuti mi sento gia` benissimo! Ho la schiena della Pellegrini, ovvero ho la percezione che anche li dietro ci siano dei muscoli! Mai provato prima, roba da non crederci. In pratica si tratta di una tecnica di risucchio degli acidi,  di ristabilimento delle energie profonde, qualcosa del genere...
Torno a casa leggera come una farfalla ma con delle orrende stigmate rotonde sulla schiena.



I bambini sono terrorizzati. "Mamma ti hanno picchiato?" chiede la polpetta. "No tesoro e` un modo per curare la testa".
Sara` ma non devo averla convinta. Alla sera mentre passo davanti alla sua camera la trovo che replica il trattamento ad Agata (la sua bambola ) e dice  "Ti devo fare la torturazione perche` cosi domani sarai piu` brava. Now ti succhio un po` con dei cerotti  e poi ti verranno i lividi ma non cry perche` poi sarai tanto happy avrai una testa tutta nuova e magari pure i capelli lunghi! Ok darling?
(To be continued....)


giovedì 4 ottobre 2012

Su e giu`per Hangzhou

Un antico detto cinese ci ha portati a vistare Hangzhou. L`ho tenuto a mente per molti giorni ma proprio ora che mi servirebbe citarlo si e` volatilizzato o meglio sta volteggiando nella scatola cranica lasciando affiorare solo alcune parole che lo compongono cosi` da farmi venire la bile verde!
E` ora di iniziare a prendere il Selenio per la memoria. Lo sapevo, dopo gli occhiali arriva il Selenio, me lo diceva mia madre prima di partire. Prendi il selenio, fa bene. Come mai non l`ho ascoltata?

Meglio scrivere subito di Hangzhou prima di iniziare a dire in giro che Hangzhou non l`ho mai vista.
Bella, nascosta, romantica e caotica da morire. Sara` che ci siamo andati durante le vacanze d`autunno, sara` che ci avevano detto che sarebbe stata un inferno da girare ed era verissimo, sara` che uno dei figli si e` ammalato appena scesi dal treno....  io ad Hangzhou ci devo tornare!
Ho percepito l`anima di questa cittadina ma non l`ho gustata. Mi e` sembrato di annusare il profumo di caffe` ma di non  averlo potuto assaggiare. Mi e` parsa una chimera, bella e un po` balorda. Pazienza, va bene anche cosi. Cercando disperatamente di scovare  il lato positivo di questa esperienza: buon motivo per organizzarmi meglio la prossima volta.
E dunque, prendendo spunto dai miei appunti si potrebbe almeno cercare di non ripetere gli stessi errori:

1) Non prenotare mai piu` un hotel con vista sullo stadio e sullo sfondo il lago. Magari fare il contrario (anche se i figli maschi erano contentissimi e pure il padre a dirla tutta).

2) Non andare a visitare la splendida Pagoda Leifeng  il primo ottobre che e` festa nazionale. Magari optare per il primo  novembre che qui non si celebra nulla. Per noi Ognissanti e` una festa importante e siccome di fronte alla pagoda c`e` un bell`altare davanti al quale ho visto gente pregare nei piu` svariati modi con ceri incandescenti e profumati, potremo fare lo stesso, evitando di confondere religione ovviamente.


Comunque ora capisco perche`  la pagoda e` espressione delle sei Armonie. Nella coda abbiamo sperimentato la fatica, la calura, la sete, la noia e  la rabbia, ma poi arrivati in cima, dopo "solo" un`ora e mezza abbiamo dimenticato tutto e sperimentato lo Stupore!


3) Non dimenticare i rimedi omeopatici a casa. E` ovvio che se i figli si devono ammalare lo fanno quando meno te lo aspetti, mica quando hai a cena un pediatra. Il figlio malato e` quello di mezzo detto anche Acciuga per via della magrezza o Leopardi per la celata contentezza che lo contraddistingue. Acciuga ha anche lati positivi come la memoria e l`intelligenza comunque ad Hangzhou volevamo ribattezzarlo Rompib. ma poi pareva troppo.  Mica lo fa apposta ad ammalarsi sempre il giorno prima di una festa di compleanno, il giorno di Natale, il giorno del battesimo di nostra nipote, no?
Ad ogni modo  Hangzhou, lungo l`antica via Qinghefang, e`tutta  un susseguirsi di botteghe che vendono radici curative per  ogni genere di malanno, riposte in affascinanti ampolle di vetro, ma vai a farti comprendere!  Quindi Leopardi rimarra` con la febbre per tre giorni!  Purtroppo a differenza della cosmopolita Shanghai qui nessuno parla inglese. A proposito di cio`: sottopunto 3a) Non muoversi mai piu` all`interno della Cina prima di aver appreso almeno quattro parole di sopravvivenza in cinese. Io iniziero` a studiarlo lunedi`, sempre che i neuroni siano d`accordo.

4) Non salire  su una barca che fa il giro dello splendido lago chiamato West (che nome terribile per definire tanta bellezza) senza sapere che giro fara`. Il rischio e` di essere obbligati a salire e scendere dalle isolette nel mezzo al ritmo di un tour giapponese (che in questo momento storico poi e` un aggettivo  impronunciabile in Cina ahime`).


5) Last but not least: non viaggiare mai piu` in cinque. Va beh, questo lo scrivo piu` per ridere che per renderlo possibile la prossima volta. Comunque e` vero, in Cina si puo` salire in quattro su una moto ma guai a viaggiare in sei su un taxi. Allucinante!

Sono le sette e trenta di mattina, ecco che si materializza in cucina il fantastico marito! A cosa devo tanta gentilezza nei suoi confronti? A mille cose ma soprattutto alla sua incredibile memoria per i titoli dei film, i testi delle canzoni e ....i detti cinesi (pazienza se devo ricordargli in continuazione i nomi dei nostri vicini di casa):

In cielo vi e` il Paradiso
in terra vi sono Suzhou e Hangzhou!