Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

domenica 6 ottobre 2013

Bali nord versus Bali sud

Ogni specie vivente ha un preciso ambiente in cui combinare i fatti propri: vedersi con gli amici, costruire casa, fare famiglia, perfino andare in vacanza. I pesci fanno tutte queste cose sguazzando nel mare, agli uccelli e` dato di librarsi a destra a manca nel cielo e a noi umani e` stata messa a disposizione la terra. Ti pare poco?

A quanto pare si`perché a noi piace andare oltre, ficcare il naso in ambienti altrui. Non so bene cosa sia `sta roba che ci prende ogni tanto ma e` chiaro che qualcosa nel progetto originale e` andato fuori controllo.

Per questa ragione la scorsa settimana, siccome qui in Cina usa fare la vacanza ad ottobre, mi sono trovata per l`ennesima volta legata ad un sedile di un velivolo low cost che dopo sole 10 ore di panico e due saliscendi su altrettanti minuscoli apparecchi ci ha trasportato a Bali.

Non so quante volte ho giurato che non avrei piu` lasciato terra se non per il viaggio definitivo, durante il quale si dice in giro non si soffra piu` alcun male compreso il terrore da volo, eppure anche stavolta ho trasgredito la promessa affrontando a dir poco le pene dell`Inferno.

Se si potesse fare l`anestesia totale pre volo io la farei. Anzi mi sa che la proporrò` alle compagnie aeree perché mica siamo in pochi a perdere il controllo delle proprie funzioni cerebrali stando coi piedi per aria. Alzi la mano chi come me, non appena la scatoletta a forma di supposta stacca dal suolo le ruote, non inizia ad avere le pulsazioni di un topo braccato, la tensione muscolare degna di un pugile e la sudorazione del cane dopo 10 giri di corsa al parcoSe siamo in pochi avete barato!
Le hostess e i piloti sono una categoria a parte. Forse un esperimento riuscito a meta` tra la razza umana e i volatili.

Bene volevo parlare di Bali. Tanto per incominciare dire “vado a Bali” non indica un luogo ma un` isola intera. L`ho scoperto poco prima di partire, santa ignoranza direte voi! Quindi bisogna scegliere una meta. Ora, siccome come dicevo poc'anzi qui in Cina era vacanza, questo implica che un miliardo di persone si sono spostate. Ok non proprio tutte a Bali ma comunque trovare una sistemazione non e` stata cosa semplice.

I luoghi “fighissimi” che ci avevano indicato gli amici locali erano straripanti di turisti, leggendo su TripAdvisor avevamo paura di finire a Rimini cosi...
dopo alcune ore di perlustrazione su internet, qualche “leggero” innervosimento di Marito abbiamo prenotato. Destinazione nord, Lovina.

Il nome della dea a cui e` intitolata la cittadina ci piaceva parecchio, le spiagge di sabbia nera dipinte parevano qualcosa di affascinante e la tranquilla quiete del paradiso terrestre che vedevamo sulle foto ci ha conquistato. In effetti nulla di questo e` stato smentito solo che: giunti finalmente all`aeroporto l`avventuroso viaggetto in mezzo alla foresta tropicale che dovevamo fare per raggiungere Lovina si e` trasformato in un incubo di tre ore e mezza. 

Anche questo sapevamo, intendo dire che sarebbe durato un po` piu di un paio di ore…. Ma un conto e` leggere sul sito “il primo vero contatto con Bali lo avrete subito, sperimenterete qualcosa di vero e autentico, un nostro pulmino verra` a prendervi portandovi a destinazione percorrendo una strada che vi rimarra`nel cuore, incontrerete scimmie e vedrete fiori di ogni genere, risaie e antichi villaggi..” ed un conto e` essere accolti da un simpatico signore che non parla quasi inglese e guida come puo` per un territorio che andando verso nord diventa decisamente montuoso (grazie al cielo nessuno soffre mal d`auto).

Altro che romanticismo quando sei già stravolto da una giornata di volo. Certo se prendevamo la Singapore Airlines in cinque ore col diretto senza quasi accorgercene saremmo stati in Indonesia in un battibaleno, il tutto a soli 1000 euro a cabeza! “No es tu destino” ha detto un`amica peruviana che e` venuta a trovarci. Si infatti il mio e` quello di ammazzarmi di fatica ogni volta e di far finta che sia molto piu` COOL!

Riassunto: dopo quattro fantastici giorni nell'eccessiva tranquillità del nord abbiamo lasciato il Paradiso. La quiete per noi cinque deve durare poco, siamo gente che si ricarica in fretta. Dopo un paio di bagni in solitudine, tre cene a lume di candela, una lunga passeggiata a raccoglier conchiglie, un uscita in mare alle sei per vedere i delfini e perfino un massaggio con oli profumati ci siamo rotti e siamo fuggiti al sud.

Il tocco finale l`hanno dato tre cantori locali che una sera intonando per noi “Paese mio che stai sulla collina…Che sara` saraaaa`…Paese mio ti lascio e vado via!” Non ho resistito, troppo languore compresso da tempo e` esploso producendo un pianto mai visto prima. I bambini allibiti e marito che mi abbracciava come se mi fosse morto un parente!

Lo so che sembra una cosa da pazzi ma in questo luogo idilliaco non eravamo precisamente in due. Ricordate? Viaggiano con noi: un adolescente perennemente di musica rock munito, una piccola polpetta di cinque anni che alle sette del mattino anche se sei in vacanza ti salta nel letto zeppa di energia da vendere, un non più bambino ma nemmeno ragazzo che rompe le scatole più o meno su tutto dato che sta cercando una collocazione nel mondo! Quello era un luogo da viaggio di nozze! Anche se a dire il vero Marito dice che se mi avesse portato in un posto del genere avrei lanciato l`anello in mare dopo due ore. Per questo abbiamo scelto di fare il giro della Normandia zaino in spalla. Un`altra era. Pre-cervicale direi!

Bene, al sud dell`isola, a Semyniak, in mezzo al caos, alla musica, all'oceano che ha onde mai viste, al cibo più spicy della terra tutto quanto indicato sopra riguardo ai figli ha perso un po` di tono, si e` mescolato diventando pian piano sopportabile, perfino molto piacevole sul finale!

Che dire, sembravamo quasi la famiglia Mulino Bianco…a parte la conclusione sul secondo volo notturno di rientro durante il quale Ado ha dato fuori il meglio di se`rigettando sul fratello i due hamburger e tre papatine di Mc Donald`s che aveva ingollato nell'attesa tra un vole e l'altro!

Non mi dilungo sulla descrizione dello scempio per rispetto dei deboli di stomaco, vi basti sapere che due file di sedili da tre posti sono state interamente ricoperte con spessi teli di plastica e transennati per evitare la vista agli altri passeggeri.
Attendiamo la richiesta danni dalla compagnia aerea. Se tra voi c`e` un avvocato che si presti in nostra eventuale difesa si faccia avanti please.

Ed ora… qualche foto per dimenticare e scusarmi dell`immagine che  vi ho appena lasciato. Diciamo che con ‘sti figli faccio davvero fatica ad esser romantica!
















       

        E per finire....ecco a voi le medesime problematiche che affliggono anche il nostro povero paese!