Abbiamo
superato anche la festa della pulizia delle tombe. Si`, nei giorni
scorsi, mentre qualche sparuta donna in patria, si apprestava ad
aggredire vetri e tende zozze facendo le pulizie di Pasqua, i cinesi
si armavano di ramazza e mocho per lustrare le lapidi degli antenati.
Noi gioivamo per la resurrezione e loro si dedicavano alla
commemorazione del trapasso, due sentimenti entrambe decisamente
profondi benche` opposti.
In
realta` la festa del” Tomb sweeping”, che si celebra in oriente
104 giorni dopo il solstizio d`inverno, si declina in differenti modi
che prevedono non solo il rassetto del sepolcro fatto per benino ma
anche cucina e acquisto di oli profumati, cartine augurali ed
incensi pregiati. A quanto pare i defunti orientali sono un tantino piu`richiestivi dei nostri.
La
mia insegnante di cinese, la poveretta che da mesi finge
disperatamente che sia normale per un`allieva di media eta`
dimenticare sistematicamente il contenuto della lezione precedente,
mi ha infatti spiegato che per suo nonno ogni anno bisogna preparare
raviolini speciali, fatti con tre verdure diverse ed un taglio di
maiale che solo pochi sono in grado di fare. Roba da fa invidia a
Master Chef!
Per
quanto riguarda i fiori non mi sembra ci siano richieste particolari
ma sul menu` bisogna rispettare i gusti dei defunti. Pena la loro
seccatura nei confronti dei vivi. Qui non ho ben capito a cosa si
riferisse ma, siccome sono particolarmente fifona in materia e di sera anche un tantino
infantile, tanto da fare ancora il salto nel letto senza avvicinarmi
troppo per paura che sbuchi una mano da sotto, non mi
sono addentrata nella richiesta di chiarimento. Ho auto paura di
sognarmeli di notte...
Inutile
dire che l`usanza di ricordare i trapassati col cibo mi trova
entusiasta ed approfitto subito per elencare il menu` che vorrei mi
si preparasse in un futuro non troppo prossimo. Come dire...verba
volant, scripta manent!
Antipasto: di pesce per favore (carpaccio di tonno o spada andrebbe benissimo)
Primo:
su questo, mi spiace non transigo: lasagne preparate secondo la
ricetta della nonna (con il ragu’ di magro e molta besciamella,
sfoglia non troppo sottile)
Secondo:
arrosto di vitello con mele renette oppure gamberoni alla griglia, sl contorno lascio fare ai posteri, che brava sono, eh?
Dessert:
un tocco di esterofilia, torta Sacher grazie (non una porzione alla
piemontese che stuzzica l`acquolina, non sazia e mi fa solo
incavolare please!)
Per
il vino, fate voi, ero tendenzialmente astemia ma da quando sono in
Cina e le bottiglie costano 15 euro e fanno schifo sto diventando
alcolizzata senza alcuna cultura di bacco quindi tracanno di tutto con disperazione di marito.
Per accompagnare la Sacher pero` gradirei un bicchiere di Moscato di
Castelnuovo don Bosco.
Solo
cosi`, dormiro` sonni tranquilli la sotto.
Se
volete un`estinta in piena letizia una pianta di ciliegio cinese
sarebbe cosa graditissima per allietare la vista. Cio` in omaggio
al paese che mi ospita e che a giorni alterni ringrazio arditamente
per le squisitezze che mi fa degustare e ripudio melanconicamente con
lo stesso triste leit motiv di Toquino se per caso penso a qualcuno
di casa.
Bene,
per entrare un po` di piu` nelle usanze di questa festa sinceramente avrei voluto
andar per cimiteri ma siccome sono venuti a trovarci i nostri piu`
cari amici pareva brutto trascinarli per tombe e loculi.
Con loro abbiamo preferito darci alla pazza gioia girando vorticosamente Shanghai con sei bambini rognanti alternatamente per un motivo o per l`altro (tendenzialmente volevano stare a casa a giocare a Monopoli, un atteggiamento anche “romantico” in un epoca internettica se vogliamo ma assolutamente inconciliabile con l`idea di cultura dei genitori ne` con la spesa effettuata per il viaggio in Cina).
Con loro abbiamo preferito darci alla pazza gioia girando vorticosamente Shanghai con sei bambini rognanti alternatamente per un motivo o per l`altro (tendenzialmente volevano stare a casa a giocare a Monopoli, un atteggiamento anche “romantico” in un epoca internettica se vogliamo ma assolutamente inconciliabile con l`idea di cultura dei genitori ne` con la spesa effettuata per il viaggio in Cina).
Non
volendo perdermi l`occasione di capire come vivono l`idea delle anime
passate i nostri cari cinesi ho comunque carpito altre informazioni
da una fonte certa parlante inglese che vive nel compound. Questo e`
quanto: siccome oggi non per tutti e` possibile fare il viaggio fino
al paese dove si trovano gli antenati (le distanze qui sono davvero
chilometriche) si tende a pagare qualcuno che con due colpi di Spic e
Span lustri per benino il tumulo. E se non si puo` recapitare
personalmente il cibo al defunto ci si puo` affidare ad un servizio
di consegna arance. Pare che in genere la frutta sia gradita a tutti
i trapassati e cosi`con un bel cesto di bionde si va sul sicuro che
non si offendano.
La
cosa particolare che ho scoperto curiosando in giro in questi giorni
fuori dal tempio del Budda di giada e` che si usa bruciare
raffigurazioni in carta dei soldi correnti e, siccome i cinesi non
sono pochini, pare che ogni anno si diano alle fiamme all`incirca
1000 tonnellate di carta solo per queste funzioni, ovvero un decimo
della foresta umbra per capirci.
Un`altra
tradizione e` quella di legare nastri gialli agli alberi nei parchi
dedicati alla memoria e fin qui tutto bene.
Ma
la cosa piu` assurda e` che pare sia nato di recente un sito web
online del lutto. In pratica alcuni cimiteri installano telecamere
tramite cui si puo` guardare da casa la propria tomba e versare
qualche lacrima stando in poltrona.
Che
dire? Non mi sento di condannare l`idea a priori in quanto
probabilmente per un anziano o una persona disabile, nel caso in
cui possedesse un computer, caso raro presumo, potrebbe rappresentare
l`unica modalita` di collegamento con i propri estinti e conforto ma
temo che per i giovani diventi una scusa per continuare a vivere
sempre piu` virtualmente la vita ed anche la morte a `sto punto.
Roba
dell`altro mondo direi!
p.s.
Sempre per mettere nero su bianco, io gradirei una visitina con
preghiera di accompagnamento, anche fuggevole ma...“in animo et
corpore” piuttosto che una lunga e noiosa contemplazione a distanza
che poi diventa imbarazzante e non si sa piu` cosa dirsi, xie-xie
(grazie)!
Ciao Simona!!
RispondiEliminaMolto interessante il tuo racconto, non finisco mai di stupirmi di tutte le credenze e varie tradizioni del genere umano!! ...mi piacerebbe tanto vederti saltare sul letto la sera!! :)
Se staremo qui ancora un po' di tempo sto iniziando a pensare di scrivere un testo per uno spettacolo comico!
RispondiElimina:-)) ciao
sono convinto che se facessero la stessa cosa a Napoli con i video sulle tombe offrirebbero anche il servizio, se paghi ti faccio vedere il tuo caro che si risveglia e ti parla al video...con accento napoletano....
RispondiEliminarileggendo il tuo articolo mi e venuta voglia di andare a salutare un po piu spesso i mie cari nel piccolo cimitero del paesino natale dei mie genitori
grazie
Ciao Simona, che piacere leggerti, questo è uno dei tuoi pezzi più irresistibili...sono tutte esperienze indelebili, soprattutto per i tuoi figli che sono spugne, mentre noi ormai abbiamo la cenere nel cervello, ma vivile per loro! Grande Simo, non l'avrei detto che ce l'avresti fatta! Luisa
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