Piedi

Piedi
Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

mercoledì 14 agosto 2013

Tu chiamale se vuoi... emozioni!



Waz up?
C`e’ che siamo tornati, che la nostra esistenza cinese riprende vita nonostante le mie paturnie da partenza mescolate alla voglia di scoprire ancora un po`come si vive nella terra del Dragone.
Quella che un tempo Napoleone defini` “il grande gigante dormiente” ci ha accolto qualche giorno fa all`aeroporto di Pudong piu come un polipo in preda ad un attacco epilettico. Tutto un fermento, un turbinio di gente che correva a destre e a manca, un`animazione continua nei cantieri spuntati appena abbiamo voltato le spalle. Torno dalla vacanza italica, che e` durata un paio di mesi, mica un paio di anni e mi trovo un ospedale di fronte a casa. E che diamine! Si fa cosi? Che poi e` pure brutto forte, lasciatemelo dire.  Se solo ci pensavate un po` di piu` cari fratelli orientali magari alla fine vi veniva benino, ma voi no! Dovevate dimostrare che siete piu veloci del mago Silvan quando aveva vent`anni (che poi a ventuno sembrava gia`un uomo di mezz`eta`, sara` per via dei capelli cotonati o dei movimenti melliflui e lenti che lo parevano far sembrare un mago al rallenty) e allora tenetevi l`obbrobrio tanto tra sei mesi lo rifarete no? Lo spero.

Se solo riprendesse vita per un secondo Napoleone oggi morirebbe immediatamente dallo spavento. Il Grande Gigante si e` destato eh ha iniziato a correre come Abebe Bikila, una furia della natura, con tutto rispetto avendo in famiglia un pezzetto d`Etiopia lo cito facendo anche un po` la coda del pavone.
Ma noi ormai abbiamo deciso di resistere, di sfidarli anche un po` questi cari abitanti una terra cosi`in fermento e di vedere se possiamo mescolarci anche un pochino, giusto per rendere il mondo piu`vicino. Che poi conoscendosi diventa piu` semplice stare tutti in pace anche!
Waz up? Que pasa? Dicevo o stavo per dire che e` successo che mi hanno wazzuppata. Traduco: siccome pare io non potessi piu` esistere senza questa applicazione, che oggi per chi vive lontano e` un po` come il tubo dell`ossigeno per un subacqueo, la mia famiglia ha deciso di comprarmi un telefonino wazupmunito.
Tutti felici, compresa polpetta che a cinque anni ha una competenza informatica decisamente superiore alla mia, i miei compagni di vita a dodici ore dall`arrivo in Cina mi si presentano a casa con quest`aggeggio col quale pare che:
Non potrò  più perdermi e telefonare disperatamente ai nostri amici italiani in grado di orientarsi per Shanghai come se fossero a Santa Rita perche’ ha inserite le mappe di mezzo mondo.
Non potrò più` dire che non ho riveuto l`sms perché  e` il piu affidabile del mondo e nessuno dotato di buon senso mi crederebbe.
Non potrò più` non sapere seduta stante cosa capita a chiunque sia wazuppato come me e quindi pensare a S. che sta portando avanti progetti bellissimi di scrittura creativa e grafica, a E. che e` chiamata a mettere in gioco mille energie per costruire un nuovo e piu` profondo legame sponsale e a S. che siccome e` la mia anima gemella ha wazup ma non lo usa.
Non potrò  più  ignorare il livello di inquinamento locale e quindi portare Polpetta al parcogiochi stupendomi di essere l`unica mamma senza mascherina calata sul muso nel giro di un chilometro.
Insomma non saro` piu` libera!
Unico vantaggio tangibile gia`provato sul campo, preparatevi perche` questa ha dell`incredibile, e` davvero bella, rullo di tamburi please....la bottiglia d`olio ricevuta in omaggio per aver effettuato l`acquisto del telefonino! Cosi stasera ho fatto la frittura col condimento gratis. Evviva siamo di nuovo in Cina!
Non e` una fandonia, belive me, giuro! E per dimostrarvelo...




p.s. La croce d`inizio post aveva un suo perché  e voi che mi conoscete bene a casa sapete che, per non morire di emozioni tristi nel salutarvi, strozzata dalle mie stesse lacrime, ho dovuto scrivere qualche scemenza!



mercoledì 5 giugno 2013

Intervista non prevista

Ho scritto poco ultimamente perche` la vita quotidiana si e` fatta sempre piu fitta di cose pratiche da svolgere.
 Ho cercato di scansarne alcune, tipo fare la spesa, preparare sei torte alle mele per il pic nic dell`asilo di Polpetta (ma quanto mangiano `sti nanetti?), andare a comprare le scarpe nuove alla progenie che sembra affetta da malattia tanto sta crescendo tutta insieme in ogni direzione, riordinare borsate di indumenti sportivi zozzi e puzzolenti perche` qui, da quando fa caldo, le scuole iniziano con una serie infinita di attivita` all`aperto da sfinimento..ho tentato anche di non cucinare proponendo dei simpatici toast ma la seconda sera mi han detto BASTA!
Nel frattempo ho riposto pero` ad alcune domande di un sito creato da Francesca, espatriata alle Mauricius (questo si` che si chiama fondoschiena, no?) che mi ha insignito di un premio. Ragazzi, e chi se l`aspettava?
L`ultimo premio che ricordavo aver riscosso nella mia vita era quello vinto in seconda superiore per la composizione di un`allucinante poesia su Vasco Rossi . A rileggerla...roba da far gelare il sangue nelle vene!
Dunque, per chi proprio desidera curiosare nell`intervista, ecco il link qui sotto

http://www.expat-blog.com/it/blog-del-mese.html

mercoledì 1 maggio 2013

Aiutooooo....mi si sono cinesizzati i bambini!


Stasera osservavo Acciuga mentre faceva la doccia e ho realizzato che, ahime`, non potro` piu` chiamarlo cosi` per molto. Da quando mangiamo un po` piu` cinese il lato B del suo corpo e` improvvisamente gonfiato ad altezza chiappa e, sul lato A, gli e` venuta una trippa che gli starebbe meglio il soprannome Dumpling (tradotto grezzamente: raviolo orientale)!



A casa, per difendersi dagli attacchi molesti dei fratelli, sfodera con una precisione da far paura a Bruce Lee mosse di Kung fu che il suo maestro poco alla volta gli svela. Dopo quattro mesi, quattro mosse, io mi sarei gia` ammazzata di noia e avrei mollato con una scusa senza senso (del tipo mi e` venuta l`artrite alle mani) ma lui che ha un animo lento e preciso no, osserva e replica. Non ci parla col maestro, e` troppo timido e dice che non serve, che noi non capiamo. In effetti forse ragione lui, io non so nulla in materia di sport, il kung fu si impara per osmosi!

Maria dal canto suo, per meglio inserirsi nel tessuto sociale locale, ha iniziato a tirar su col naso in una maniera che la sentiamo tornare dal parco giochi quando si trova a ben due stradine dietro casa. Nulla da invidiare al piu`esperto inalatore shanghaiese, ci fossero delle gare la iscriverei e forse guadagneremmo anche dei soldi perche` si sa` ai cinesi piacciono le scommesse e noi abbiamo cresciuto senza saperlo un popo` di campionessa! Ahime` nulla vale sgridarla, l`abitudine sembra aver posto radici profonde in soli otto mesi e al rimprovero del fratello che continuando cosi` non trovera` marito lei risponde che tanto sposera` un cinese lasciandoci tutti di stucco (per non dire di M).



Per concludere Ado, l`adolescente allergico all`acqua e al sapone, ha sviluppato una cinesissima mania per la cura dei capelli. Se avesse soldi suoi probabilmente vivrebbe in uno dei numerosissimi parrucchieri di Shanghai ma siccome e` ancora a carico nostro si accontenta di usare ogni mattina i meglio shampoo che trova in bagno causando un attacco di bile della sottoscritta che li compra svenandosi via internet appositamente per la sorella (notoriamente dotata di capelli MOLTO esigenti in quanto a prodotti anti-crespo).
Altra abitudine cinese che ha fatto sua in un batter d`occhio, o meglio, che ha portato dall`Italia insieme ai bagagli, sentendosi finalmente autorizzato a fraternizzare, e` quella di esprimere con un' emissione sonora dal cavo orale apprezzamento per cibi e bevande. Detto cio` si comprende come la sorella possa considerare poco serie le sue raccomandazioni circa il bon ton da esibire in pubblico.

Se sopravvivero` al processo di crescita dei miei tre “mostri” non lo so! Al momento alterno risate isteriche in farsetto cinese a sfuriate drammatiche degne solo di una madre made in Italy piuttosto allucinata.

martedì 16 aprile 2013

Ci vuole un fisico bestiale...



 Soffrire tempra il carattere” dice perfidamente la mia insegnante di cinese quando mi vede agonizzare alla ricerca di un suggerimento per non affogare nel mare oscuro della sua lingua.
Cresciuta con l`applicazione inflessibile di questa teoria pedagogica, guardandomi serafica ogni lunedi` ci prova anche con me la poveretta. Non me lo da' affatto un aiutino, un benche` minimo appiglio per evitare alla sua allieva l`ennesima figura di M per aver dimenticato come si dice l`ora, il clima, il latte, la famiglia e tutto quel che fa parte del linguaggio umano di base (perche` tanto, a rotazione, di qualsiasi argomento si tratti mi manca sempre la parola giusta per emettere una frase di senso compiuto).
A furia di temprarmi temo che diventero` dura come Angela Merkel che pare avere un animo d`acciaio, la spina dorsale di cemento armato e lo sguardo inflessibile della mia insegnante di cinese appunto. Pero`, in questa terra d`adozione, rimarro` muta, incapace di esprimere le mie volonta` se non con lo sguardo e i gesti, uno stile un tantino animalesco per una donna con una scolarizzazione media.
Bene, detto cio` in verita` volevo parlare d`altro e cioe` delle donne asiatiche che da un po` di tempo hanno deciso di votarsi al martirio, di immolarsi alla causa dell`estetica, di sottoporsi a rammendi e allargamenti cutanei pur di trasformarsi vagamente in modelli femminili simil-occidentali.
Sara` che la sofferenza non fa per me ma io proprio non le capisco. Va bene temprare il carattere, se proprio una pensa di essere un tantino troppo molliccia per affrontare questa vita senza uscirne triturata come la carne da polpette, ma temprare tette, naso, occhi ed ora pure il fondoschiena mi pare troppo.
Sara` che la donna ha bisogno per natura di essere ammirata, di piacere, di essere riconosciuta.
Sara` che qui va di moda tutto cio` che e` western, tra un po' magari anche la cellulite ed allora partiranno nuove esportazioni e l`economia della grassa Europa riprendera' alla grande.
Sara` il pollution, ne sono certa!
Ragazze cinesi, la donna piu` bella del mondo eletta lo scorso anno per Miss Universo e’ della vostra razza, cavoli, vorra’ pur dire qualcosa no? Ma la vogliamo smettere di inseguire `sta chimera di essere diverse da come siamo state pensate?
Noi che abitiamo la parte west del mondo ci trucchiamo con chili di eyeliner pur di allungare l`occhio tondo fino a farlo diventare vagamente affusolato e lungo come quello orientale e loro che occupano l`altra parte del globo lo strapazzano con tanto di scotch apri-occhi pur di farlo sferico come quello del pesce palla. 

Ragazze, e se ci cambiassimo di posto? Che ne dite? Noi veniamo a est e voi trasmigrate un po` a ovest. Saremo contente cosi`? Non ne sono certa, perche’ noi donne siamo un tantino elaborate, per definizione complesse, mica esseri sempliciotti dotati di un solo neurone. Quello e`l`altro progetto del Creatore, il primo, la prova, quello su cui e` andato con cautela, poi ci ha preso gusto.
Diciamocelo, con noi pero’ gli e` scappata un pochino la mano. Come quando getti il sale per la pasta mentre stai facendo ripassare le tabelline ad un figlio e cosi` finisce che ne metti sei o sette di pugni a seconda di quanto ti fa incavolare. I neuroni in nostra dotazione sono  parecchi e cosi` ora siamo tutte prese a farli girare per il verso giusto. Roba da circo in certo giorni!
Le donne cinesi hanno iniziato ad avere il complesso del seno piccolo da pochi anni, prima erano rinchiuse tra di loro e quindi ignare delle forme giunoniche in voga nel resto del mondo. Ora che finalmente possono muoversi e guardare tv straniere e` scattato il complesso di minoranza e cosi` via col sorgere di centri specializzati "espandi tette".
Donna Bella e` quello che va per la maggiore a Shanghai. Non puoi salire su un taxi senza che questa video pubblicita`, piazzata sul retro del poggiatesta, inizi col tormentone della bruna dal decollete' mozzafiato. 
Una coraggiosa giornalista americana si e` prestata a far da cavia e pare che con 4000 remimbi e venti sedute di dolore, tipo mungitura di vacca, si possa aumentare il giro/petto di una taglia. Mica chiedono molto le asiatiche, da noi qualche anno fa andava di moda aumentare di almeno due, loro sono moderate anche in questo.
Pero`, siccome se di sopra ci si estende tipo terrazzo poi vi e` il rischio di sbilanciarsi in avanti,  adesso hanno iniziato a farsi gonfiare anche le natiche. In effetti sono un po` piattine per i nostri canoni mediterranei ma perfettamente progettate per quel tipo di fisico asciutto orientale.
Con soli 500 euro si puo` bilanciare lo scompenso ed evitare cosi che la forza di gravita` crei un fastidioso ciondolare verso terra. Se poi c`e` da fare un ritocchino si puo` optare per l`inserimento di un pezzo di costola sul naso, cosi`da ritornare in equilibrio. Si`, anche il naso con gobba, non ci crederete, ma sta diventando una moda!
La mia amica Xian dice inoltre che per avere un seno prosperoso il must delle cinesi e` la zuppa di teste di pollo. Ora con l`aviaria in giro  e` un po` un problema   reperire una gallina  sicura ma  si puo` ripiegare con un bel piatto a base di piedi di porco che pare sia un altro rimedio naturale in quanto ricchissimo di collagene. De gustibus...
Siccome le suddette torture non bastavano al genere femminile locale ora  e` iniziata la moda dell`allargamento degli occhi. Questa e` una cosa che si fa in day hospital. Basta un taglietto e zac di spalanca una palpebra e poi un`altra. Allucinante, un orrore degno di Dario Argento!
Marito mi ha detto che nell`ufficio di rappresentanza e` certo che le segretarie si stiano sottoponendo tutte quante al processo di trasformazione. Un giorno improvvisamente ha notato che una ragazza lo guardava strabuzzando gli occhi ma non perche`fosse ammirata da cotanta bellezza o non comprendesse il significato della conversazione (anche perche` di vernici stavano parlando e non  di fisica quantistica...) Si` perche` e` questo l`effetto che si ottiene alla fine dell`operazione: un`espressione fissa e inebetita. Carfagna docet!
Per quanto riguarda gli uomini cinesi non mi sono giunte notizie di operazioni particolari a cui si stiano sottoponendo. A volte avere un solo neurone e` un vantaggio.
La moda occidentale e` inevitabile che attragga anche loro, certo, e cosi` si vedono in giro ragazzi biondi o rossi con pettinature ricce permanentate davvero improbabili e abbigliamento western a dir poco bizzarro...

questo modellino di body pero` non ho idea di dove diavolo siano andati a prenderlo!

domenica 7 aprile 2013

Pulizie primaverili



Abbiamo superato anche la festa della pulizia delle tombe. Si`, nei giorni scorsi, mentre qualche sparuta donna in patria, si apprestava ad aggredire vetri e tende zozze facendo le pulizie di Pasqua, i cinesi si armavano di ramazza e mocho per lustrare le lapidi degli antenati. Noi gioivamo per la resurrezione e loro si dedicavano alla commemorazione del trapasso, due sentimenti entrambe decisamente profondi benche` opposti.
In realta` la festa del” Tomb sweeping”, che si celebra in oriente 104 giorni dopo il solstizio d`inverno, si declina in differenti modi che prevedono non solo il rassetto del sepolcro fatto per benino ma anche cucina e acquisto di oli profumati, cartine augurali ed incensi pregiati. A quanto pare i defunti orientali sono un tantino piu`richiestivi dei nostri.
La mia insegnante di cinese, la poveretta che da mesi finge disperatamente che sia normale per un`allieva di media eta` dimenticare sistematicamente il contenuto della lezione precedente, mi ha infatti spiegato che per suo nonno ogni anno bisogna preparare raviolini speciali, fatti con tre verdure diverse ed un taglio di maiale che solo pochi sono in grado di fare. Roba da fa invidia a Master Chef!
Per quanto riguarda i fiori non mi sembra ci siano richieste particolari ma sul menu` bisogna rispettare i gusti dei defunti. Pena la loro seccatura nei confronti dei vivi. Qui non ho ben capito a cosa si riferisse ma, siccome sono particolarmente fifona in materia e di sera anche un tantino infantile,  tanto da fare ancora il salto nel letto senza avvicinarmi troppo  per paura che sbuchi una mano da sotto, non mi sono addentrata nella richiesta di chiarimento. Ho auto paura di sognarmeli di notte...
Inutile dire che l`usanza di ricordare i trapassati col cibo mi trova entusiasta ed approfitto subito per elencare il menu` che vorrei mi si preparasse in un futuro non troppo prossimo. Come dire...verba volant, scripta manent!
Antipasto: di pesce per favore (carpaccio di tonno o spada andrebbe benissimo)
Primo: su questo, mi spiace non transigo: lasagne preparate secondo la ricetta della nonna (con il ragu’ di magro e molta besciamella, sfoglia non troppo sottile)
Secondo: arrosto di vitello con mele renette oppure gamberoni alla griglia, sl contorno lascio fare ai posteri, che brava sono, eh?
Dessert: un tocco di esterofilia, torta Sacher grazie (non una porzione alla piemontese che stuzzica l`acquolina, non sazia e mi fa solo incavolare please!)
Per il vino, fate voi, ero tendenzialmente astemia ma da quando sono in Cina e le bottiglie costano 15 euro e fanno schifo sto diventando alcolizzata senza alcuna cultura di bacco quindi tracanno di tutto con disperazione di marito. Per accompagnare la Sacher pero` gradirei un bicchiere di Moscato di Castelnuovo don Bosco.
Solo cosi`, dormiro` sonni tranquilli la sotto.
Se volete un`estinta in piena letizia una pianta di ciliegio cinese sarebbe cosa graditissima per allietare la vista. Cio` in omaggio al paese che mi ospita e che a giorni alterni ringrazio arditamente per le squisitezze che mi fa degustare e ripudio melanconicamente con lo stesso triste leit motiv di Toquino se per caso penso a qualcuno di casa.
Bene, per entrare un po` di piu` nelle usanze di questa festa sinceramente avrei voluto andar per cimiteri ma siccome sono venuti a trovarci i nostri piu` cari amici pareva brutto trascinarli per tombe e loculi.
Con loro abbiamo preferito darci alla pazza gioia girando vorticosamente Shanghai con sei bambini rognanti alternatamente per un motivo o per l`altro (tendenzialmente volevano stare a casa a giocare a Monopoli, un atteggiamento anche “romantico” in un epoca internettica se vogliamo ma assolutamente inconciliabile con l`idea di cultura dei genitori ne` con la spesa effettuata per il viaggio in Cina).
Non volendo perdermi l`occasione di capire come vivono l`idea delle anime passate i nostri cari cinesi ho comunque carpito altre informazioni da una fonte certa parlante inglese che vive nel compound. Questo e` quanto: siccome oggi non per tutti e` possibile fare il viaggio fino al paese dove si trovano gli antenati (le distanze qui sono davvero chilometriche) si tende a pagare qualcuno che con due colpi di Spic e Span lustri per benino il tumulo. E se non si puo` recapitare personalmente il cibo al defunto ci si puo` affidare ad un servizio di consegna arance. Pare che in genere la frutta sia gradita a tutti i trapassati e cosi`con un bel cesto di bionde si va sul sicuro che non si offendano.
La cosa particolare che ho scoperto curiosando in giro in questi giorni fuori dal tempio del Budda di giada e` che si usa bruciare raffigurazioni in carta dei soldi correnti e, siccome i cinesi non sono pochini, pare che ogni anno si diano alle fiamme all`incirca 1000 tonnellate di carta solo per queste funzioni, ovvero un decimo della foresta umbra per capirci.
Un`altra tradizione e` quella di legare nastri gialli agli alberi nei parchi dedicati alla memoria e fin qui tutto bene.
Ma la cosa piu` assurda e` che pare sia nato di recente un sito web online del lutto. In pratica alcuni cimiteri installano telecamere tramite cui si puo` guardare da casa la propria tomba e versare qualche lacrima stando in poltrona.
Che dire? Non mi sento di condannare l`idea a priori in quanto probabilmente per un anziano o una persona disabile, nel caso in cui possedesse un computer, caso raro presumo, potrebbe rappresentare l`unica modalita` di collegamento con i propri estinti e conforto ma temo che per i giovani diventi una scusa per continuare a vivere sempre piu` virtualmente la vita ed anche la morte a `sto punto.
Roba dell`altro mondo direi!


p.s. Sempre per mettere nero su bianco, io gradirei una visitina con preghiera di accompagnamento, anche fuggevole ma...“in animo et corpore” piuttosto che una lunga e noiosa contemplazione a distanza che poi diventa imbarazzante e non si sa piu` cosa dirsi, xie-xie (grazie)!






martedì 19 marzo 2013

Malesia


Marito aveva bisogno di staccare la spina, esaurito da un anno di lavoro senza interruzione, un mese fa ci ha comunicato che senza il miraggio di una pausa vacanziera stava rischiando di “battere i coperchi” (per i non piemontish speakers: uscire di testa).
In effetti il poveretto a Natale ho trascorso meta` dei suoi giorni immobilizzato nel letto da una forma influenzale che, oltre a renderlo fuori uso come padre, marito e amico, gli aveva pure fatto venire il sangue alla testa per il semplice motivo che si e` dovuto astenere per tutto il periodo dal far bagordi culinari di prodotti italici!
Inoltre le vacanze estive dello scorso anno per lui “non sono state vacanze” mi ha detto una sera. “Ho dovuto fare l`animatore turistico, l`autista, il traslocatore, ecc..per farvi piacere la Cina”.
In verita` non siamo stati semplici ne io ne i bambini lo ammetto e lui ha mostrato di saper mantenere in rotta la barca anche se, qualche volta, la tentazione deve esser stata quella di lasciarci andare alla deriva...solo che ce lo saremmo trascinati dietro, mica poteva pensare di saltar giu` come Schettino!
In sostanza ha prenotato una vacanza in fretta e furia, come piace fare a lui. Meta prescelta: Malesia. Benissimo! Cosi` finalmente potro` vedere coi miei occhi quei posti meravigliosamente esotici ed anche un po`umidicci che appiccicavano la camicia bianca al torace di Sandokan (ero adolescente ai tempi quindi me lo ricordo bene).
Fanciulle, di lui neanche l`ombra. Non che pretendessi di incontrarlo in persona, anche perche` non so quanti anni potrebbe avere, ma sappiate che quel genere di uomo non “cresce” in quella terra. Neppure uno straccio di erede, pronipote o chesso` io, insomma la tigre di Mompracen non si e` riprodotto li.
Il popolo malese maschile e femminile ha lo sguardo mite di una pecora, altro che tigrotti della Malesia, altezza media di un alunno di quinta elementare e stazza del como` di mia nonna che ovunque lo sposti rimane ingombrante.
Mi scuseranno i malesi ma dovevo chiarire alle mie amiche che ci hanno prese in giro! Ed ora che si viaggia la verita` vien fuori. Le donne invece sono tutte bellissime, anche se un po` bassine hanno capelli neri e lunghissimi e occhi melliflui.
Bene, il viaggio e` stato bellissimo ed anche imprevedibilmente avventuroso. Secondo i piani dovevamo partire il sette, venerdi` sera. Al mattino tardi di giovedi mi chiama marito e con il tono di una sirena portuale mi urla che spera io abbia fatto le valige perche il volo e’ alle 0,45. Ma come e`possibile? Nella mia concezione quella e` giovedi` notte. Va beh, tralasciando le improperie aggiunge sempre urlando che in Malesia ci sono forti tensioni coi filippini e che se le stanno suonando di brutto. Il console malese lo ha chiamato col suo cellulare per avvisarlo che se volevamo partire dovevamo pero` rimanere all`interno di Kota Kinabalu. Gli scontri sono ad un centinaio di chilometri da li.
Per assicurarsi di aver messo le cose in chiaro il console ci scrive riportando quanto detto al cellulare per filo e per segno aggiungendo che sta a noi decidere. Sembra piuttosto preoccupato. Che fare?
Chiamiamo i nostri amici che sono in Asia da un decennio, si attivano immediatamente come solo un`italiano sa fare, con creativita`. Bene, chi puo` avere il polso reale della situazione? I cuochi dell`isola. Certamente ci saranno ristoranti italiani nel Borneo. Telefonano ad un paio, tale Salvatore e tale Giuseppe. Li svegliano perche` stanno riposando dopo il lavoro notturno ma al richiamo della parlata italiana si destano senza alcun problema. Dopo una lunga consultazione giungono alla medesima risposta.
Il loro consiglio e` di partire e noi che siamo piu` de panza che di cervello... partiamo.
Fare le valige in fretta e furia e` molto meno stressante che avere tutto il tempo per riflettere su cosa portare. Parti sapendo che non avrai molte cose e quindi sei rassegnata all`idea che magari se piove avrai solo le infradito per affrontare le pozzanghere o se tira il vento non avrai la sciarpa ma un pareo floreale da avvolgerti al collo e cosi` via...d`altro canto non sei la perla di Labuan e non hai bisogno dei suoi numerosi bauli no?
Dopo lo scalo a Kuala Lumpur atterriamo a Kota Kinabalu dove sulla pista troneggia un enorme aereo militare, dico ai bambini che gli uomini armati stanno facendo delle esercitazioni e metto su un`espressione da sfinge di tutto rispetto.
A parte qualche caccia che sorvola l`isola in continuo nei giorni seguenti non abbiamo avuto problemi. Abbiamo evitato Sandakan (nome che ha ispirato a Emilio Salgari la famosa opera scritta interamente inchiodato alla poltrona del salotto di Corso Casale, Torino, incredibile!)e qualche giro nell`interno ma tutto sommato abbiamo visitato parecchio comunque.
A movimentare un po` la vacanza ci ho pensato io. Ormai mi ero ficcata in testa che stavamo vivendo un`avventura e quindi ho creato un po` di pathos, in maniera fantozziana ma questo e` un dettaglio.
In breve:il terzo giorno facciamo una gita all`isola di Manukan che dista circa venti minuti di barca da dove siamo noi. Contattiamo un ragazzo, un organizzatore locale un po` naif, il nome ce l`hanno suggerito degli amici stati qui qualche mese fa.
Han, cosi si chiama il giovane baldo dice che non partiremo dal porto locale. Bene da dove allora? Mah dice ora vediamo...Vediamo cosa scusa? Mica si improvvisa un porto cosi in quattro e quattro otto. Sorride sornione e fa un po` di telefonate. “Ok ho trovato la barca, andiamo ad una altro porto”. Io non ne ho visti di altri, sara’...arriviamo in una stradina che conduce ad un molo improvvisato. Si tratta di una serie di lamiere abilmente incastrate che formano un ponte che conduce ad alcune barchette.
Ado e` elettrizzato, pieno di energia e spera che il mare si agiti ancora un po` per rendere la traversata piu` eccitante. Maria salta tra una lamiera ed un tronco d`albero adagiato nel mare, se non azzecca il salto si becchera` il tetano, Marito finge sicurezza rispetto alla scelta di farci organizzare il tour da Han, mentre io e Acciuga siamo visibilmente preoccupati per non dire terrorizzati alla vista delle zattere ormeggiate davanti a noi. Scatta il rosario, mentalmente tra l`altro, neppure sussurrato, perche` qui la maggior parte dei malesi e` musulmana e siccome sono gia`abbastanza incazzati coi filippini meglio non dargli altri motivi di urto.
Tra una barca e una tinozza compare il nostro capitano, grazie al cielo manovra una barchetta perfino con tettuccio, ok mezzo sfondato ma lui gentile mi fa sedere dal lato in cui e` intero per almeno 20 centimetri. Fa l`occhiolino ed uno strano sorriso, piu` una smorfia di dolore diciamo, ma basta pensar male...Infiliamo i giubbotti salvagente, tutti enormi e senza ganci, e partiamo. Han fa ciao ciao con la mano mentre io vorrei gridare AIUTOOOOOOO
Dopo mezzora di danza sincopata approdiamo all`isola che ci ripaga silenziosa di tanta sofferenza. Una meraviglia, uno stupore tale non l`avevo mai provato prima! Sara` che siamo in periodo di bassa stagione quindi in pochissimi a Manukan che e` affascinate e selvaggia, profumata e incantevole. Se mai Salgari fosse stato per davvero da queste parti non so cosa avrebbe potuto scrivere, di certo avrebbe vinto un Nobel.
Dopo un bagno letteralmente in mezzo ai pesci andiamo un po` in perlustrazione dell`isola. Notiamo che una recinzione delimita l`accesso ad una zona retrostante decisamente forestale. Si odono fischi e suoni di animali selvaggi quando improvvisamente ne compare uno. Una sorta di brontosauro, tipo Dino dei Flinstone per intenderci.
Marito dopo aver visto troppi “Quark” negli anni settanta dice che e` una specie di formichiere gigante, in effetti la lingua gli assomiglia solo che si muove tipo un coccodrillo, lento ma con lo sguardo sibillino che rivela anche la capacita` di movimenti velocissimi. Scattiamo qualche foto a mezzo metro di distanza, chiamiamo anche i bambini quando improvvisamente Dino fa uno scatto ed azzanna un pesce da un tavolo! Ok non e` erbivoro, meglio stargli alla larga. Apprendiamo da altri turisti che probabilmente e` scappato dalla riserva, in giro ce ne e` un altro piu` piccolo, “forse e` il piccolo” dice Maria, speriamo sia figlio unico.
(L`avvistamento non e` frutto di un`allucinazione, si tratta del varano, un “animaletto” che puo` tranquillamente staccarti un braccio. Ovviamente lo scopriamo al ritorno in albergo altrimenti col cavolo che gli facevo il reportage fotografico!).

Verso le quattro e` ora di tornare, il capitano e` venuto a chiamarci in spiaggia. Oddio, sfidare di nuovo il mare su `ste quattro assi incrociate mi fa sentire un certo movimento scomposto di budella. Come arriveremo a destinazione tutti e cinque con un mare cosi` piuttosto mosso diciamo? Se all`andata il ritmo era sincopato ora mi sembra che stiamo pogando come ai concerti solo che manca la musica. Ci scontriamo zitti e concentrati spalla contro spalla anche con un signore che ha chiesto un passaggio e io avrei voluto urlargli di NO, che cavolo, e` pure piuttosto in carne ma pareva brutto.
Il barcaiolo e` l`unico sereno e solo ora mi accorgo che ha un occhio chiuso, sguercio, andato. Non fa l`occhiolino, caspita, deve essere cieco, ci mancava solo questa...va beh, non so come ma guidati dal ciclope arriviamo al porto improvvisato ed appena metto piede sulla terra ferma mi lancio letteralmente a copofitto dentro una macchina che grazie al cielo e` quella di Han. Purtroppo pero` prendo male le misure e la calotta cranica urta violentemente contro il tettuccio. La scena e` ridicola e dolorosa da matti al contempo. Grazie al cielo non svengo ma sono preda di una crisi di riso fino all`albergo dove Marito spiega urlando che abbiamo bisogno del ghiaccio perche` sua moglie ha battuto la testa. Le risa isteriche lo hanno spaventato. Non era il caso di spiegarlo proprio a tutti, no?
Da li` in avanti seguono per me giorni di mal di testa atroce, inutile dire che al contattero`il mitico agopuntore!
Il resto della vacanza lo lascio commentare dalle foto...nonostante il dolore non mi abbia lasciato tregua ho impresso nella mente alcune immagini che non dimentichero` facilmente: fiori di colori cosi vividi da fare male agli occhi, un mare con talmente tante sfumature di blu che non potevo immaginare esistesse, pesci senza paura che ti vengono a cercare per esibire la loro bellezza e predominanza nell`ambiente acquatico, persone povere tanto gentili da condividere con te quanto di piu` prezioso posseggono, un sorriso verso il prossimo largo e fraterno dentro il quale si ci sente cullati proprio come nel mare.


















mercoledì 27 febbraio 2013

Prospettive (questa volta ce la faccio)

Non è che mi sia passata, anzi! È solo che ora si passa ai fatti e dunque insegnerò ai miei figli ad agire così:

                               "Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
                                Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
                                Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza"

Marchiatevi a fuoco queste parole, lo comanda la mamma (Gramsci le scrisse!)

Bene, al momento però la prole e' disubbidiente. O meglio, abbiamo punti di vista MOLTO differenti.

1. AGITATEVI
 Punto di vista di Polpetta

Al mattino, ore 7,30 circa.
"Mariaaaa muoviti con lo spazzolino!"
"Mamma mi dici sempre di strofinare bene e adesso devo fare veloce?"
"Maria ne hai una ventina di denti e non tremila come e' possibile che ci voglia un'ora?"
"Mamma aiutami non sono più capace a fare veloce, se mi passi lo spazzolino io apro la bocca!"
" Sei impazzita? Lo sai che Simon, il figlio di Ann la svedese,  si lava i denti da solo in tre minuti?
(Simon deve avere circa nove mesi ma non importa, e ' il primo nome che mi vine in mente!)
"Mamma non è colpa mia se sua mamma e' cattiva!"



2. ORGANIZZATEVIganizzatevi
Punto di vista di Acciuga

Ore 7, alle 7,15 deve uscire di casa.
"Mamma mi dai una cintura?"        
"Perché la tua dov'è?"
"Si è rotta, me ne serve una nuova adesso"
"Non abbiamo una cintura nuova adesso"
"Quindi vuol dire che mi cadranno i pantaloni?"
"Non credo se cambi i pantaloni non succederà"
"Succederà perché io sono magro"
"Troviamo una soluzione dai, sabato andremo a comprarne una nuova, magari un paio così non rimarrai più senza, ok?"
"Certo e io nel frattempo dirò ai miei compagni -scusate se state vedendo il mio sedere perché la mia famiglia fino a sabato non può accompagnarmi a comprare la cintura!"



3. STUDIATE
Prospettiva di Ado

Ore 7 di sera.
Musica a palla di un certo Linfao

"Edoooooo, cosa stai facendo? Scendi ad apparecchiare non fare il sordooooo"
Dopo una decina di urla accompagnate dall'eco dei fratelli che non vogliono fare il "lavoro" da soli (neanche si trattasse di apparecchiare per gli invitati ad un pranzo di nozze, va beh...)
"Mamma scusa ero concentrato, stavo studiando"
"Ma mi prendi per scema, eh?"
"Perché scusa?"
"Guarda che non sono sorda! Stavi ascoltando Linfao!"
"Mamma, ma come e' possibile ?"
"E' possibile figlio, non ho ancora bisogno dell'apparecchio acustico!"
"Ma no mamma...come e' possibile che non hai ancora imparato, si chima Lmfao"
" Ma chi se ne fregaaaaa!"
"Mamma comunque stavo studiano, lo giuro"
"Senti non giurare, ti prego  non giurare. Lo sai che oggi giurano i bugiardi???"
"Mamma calmati, Berlusconi non ha proprio vinto dai..E io comunque studiavo. Non lo giuro ma te lo dico va bene?"
"Senti, allora dimmi come puoi studiare con la musica a palla?"
"Io mi rilasso"
"Ma non ti devi rilassare!"
"Va bene, ma se l`argomento non ti piace non hai il diritto di farti passare un po` di noia con la musica?"

                       Caro Gramsci, siamo in alto mare...io pero non demordo (promesso!)