Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

domenica 9 marzo 2014

Chi vuole un buon erbaio semini in Febbraio





Febbraio e' volato, sarà che è un mese corto, sarà che ha piovuto tantissimo, sarà che ho ingolfato i bambini di attività tanto che avrei dovuto essere una a trina per rispettare gli spostamenti di ciascuno, volevo rispettare il proverbio, sarà che mi sono distratta...insomma ci troviamo a Marzo e non me ne sono accorta.

Scrivo subito perché a breve arriva mia mamma e voila' abbiamo ben che finito le ore libere (non che ritenga la sua presenza una pena ma son certa che sarò risucchiata in un'orbita di gravità pericolosissima. In previsione: agopuntura dalla mitica dott.ssa Zhong, che ho temporaneamente tradito per innamoramento fulmineo delle sedute di chiropratica, visita al mercato delle stoffe per confezionare abiti in magliana "fascia salami" a soli 20 euro, giretto al Fuxin park dove ballano i vecchietti con sosta mangereccia al baracchino dei "bomboloni cinesi" in versione al vapore, massaggi dalla mia amica giapu, abbuffata di dumping in centro, litigate madre-figlia su come i figli della figlia stanno crescendo, anche queste prendono tempo!  Giretto nel quartiere degli  aritisti, giretto fuori Shanghai, forse alle pozze calde termali, discussioni sulla scarsa igiene della prole che porteranno la prole a fare almeno un paio di incontri approfonditi con l'acqua alla settimana, visita alla scuolatta dei bimbi migranti, ecc ecc, una corsa pazza, tutto come a Monopoli senza tener conto di Imprevisti e Probabilità.



Dunque eravamo rimasti a  gennaio quando, tornati dalla Patria, Ado, aveva espresso il desiderio di suonare la batteria insieme all"amato" fratello. Bene, con i soldi ricevuti in regalo per la Cresima, omaggiando anche Acciuga di tale cospicua fortuna, Ado ha comprato una batteria elettrica su Tao bao (un mercato sul web che vende di tutto e di più a prezzi stracciati).

L'idea di avere un paio di musicisti in casa devo dire che possa sembrare molto "cool". Certo se avessero suonato l'arpa e il liuto avrei preferito ma poi si sarebbero mai sposati? Sarebbero mai usciti di casa? Nooooo! Nessuna ragazza di oggi metterebbe su famiglia con un tipo tanto delicato da suonare uno strumento così romantico. Il rocchettaro va sempre di moda. Dunque pazienza, sopporteremo quell'odioso battere sguaiatamente lo stecchetto di legno  sui coperchi per  un po', tanto so benissimo che i miei figli son provvisti nel DNA, come la madre,  di scarsa costanza ( per una volta trattasi di pregio).
Voltiamo pagina, e' iniziato, come sempre con gran fragore di petardi e affini, l'anno nuovo secondo ii calendario cinese. Viva il Cavallo! 

Segno che pare esser tipico di un carattere estroso e decisionista ma poco capace di pianificare, questo secondo Xiao Li che fa parte della schiera degli equini. Io invece sarei  "gallo" e quando protesto dicendo che non sento alcuna affinità con questo segno che è invece preciso, imparziale e lavoratore, lei dice in tutta la sua calma che io mi oppongo al mio destino. Ovviamnte tutta la conversazione avviene più per gesti che per parole perché ormai abbiamo sviluppato un linguaggio parallelo al suono degno di un insegnante per sordomuti. Avrà ragione lei? Mah...una cosa ho imparato da questo anno e mezzo in Cina e':  mai mettersi contro le credenze di un cinese. No way, li pieghi  ma non li spezzi, annuiscono ma dentro dicono no, certi che tu straniero non sei in equilibrio quindi non puoi capire.
Luminarie finite con festeggiamenti sonori nel Truman show siamo partiti improvvisamente per una gita fuori porta. Destinazione : guerrieri di terracotta a Xi An! 

Una di quelle mete che non avremmo mai potuto raggiungere con la prole al seguito perché di solo interesse storico trattasi, quindi improponibile all'adolescente e al fratello ancor peggio messo in quanto attualmente affetto da pre-adolescenza. Polpetta la si può ancor trasportare senza indicare la meta, basta avere al seguito un libro con copertina rosa, un pacco di pennarelli fluo e qualche schifezza normalmente  proibita da mangiare, ma i grandi no. Si oppongono con allucinante destrezza.

Bene, la Provvidenza ci è venuta incontro. Un'altra  famiglia di amici italiani aveva già progettato il viaggio e noi come due sanguisughe abbimao fatto copia incolla e siam partiti al seguito gustandoci Xian sotto la neve, cosa che, normalmente avrebbe fatto incazzare chiunque dati i numerosi rallentamenti negli spostamenti, ma ha invece reso avventurosa la gita per via degli slittamenti  sulle strade lastricate di ghiaccio.


Rientrati da Xian Marito scompare per alcuni giorni, ha in visita i capi dunque a me non rimane altro che gestirmi la prole tra scuola attività e adolescenti dalle lunghe braccia penzolanti che continuano a gravitare in questa casa svaligiando tutto il cibo possibile, soprattutto le fettine di carne australiana nascoste, pensavo astutamente, in fondo al frigo.
A rallegrare il mese arriva il Carnevale! Da anni non mi travestivo più, così come non indosso più la minigonna che mi pare ridicola dopo una c'era età ma questa volta ho dovuto infrangere la regola. Il nuovo lavoro di Marito imponeva una presenza al ballo del consolato Svizzero e per rendere le cose anche un po' complicate la serata era pure a tema: cinema!
Alla mente non ci vengono altro che idee improponibili e allucinanti: Rossella O' hara  (versione matura?) la principessa Leila e Ian di Guerre stellari (con qualche chilo in più sui fianchi?) Candy Candy ed Antony il principe delle rose (Lei la facciamo bruna e lui brizzolato?). Passimo qualche serata a discutere animatamente che piega prendere, ridicola o seducente? Le coppie famose del cinema si dividono di solito in queste due schiere, poi giunge un'idea che finalmente mette pace ai dubbi. Ci travestiamo da famiglia siciliana! Il Padrino e la moglie per intenderci! Non che lei abbia un gran ruolo nel film ma pazienza, a volte bisogna mettere da parte l'ego e comunque alla fine ho fatto la mia figura. 
D'altro canto considerando che l'azienda è' svizzera bisognava dare un po' di pepe alla festa! Così In fretta e furia due giorni prima della serata compriamo  un anello per Marito ed uno per me, due cosette fini. 




Una panciotto rosa degno di un truzzo invitato a nozze,  un sigaro cubano, delle scarpe di cartone a venti euro sempre su tao bao, un cappello nero con veletta da elegante donna sicula ed il trucco e' fatto!


Entriamo al ballo ed Ale incontrando il primo invitato gli intima in italo inglese di baciare l'anello. Questo basito ma sportivo si inchina ed esegue il baciamano, scopriremo poco dopo che si tratta del Console della Svizzera...quando si dice la sfiga!
La festa e' davvero incredibile, partiti un po' controvoglia anche perché Ado,che doveva fare baby sitter,  si è ammalato con conseguenti sensi di colpa nel lasciarlo in balia delle altre due belve che in questo caso ce la mettono tutta per diventare fratelli esigenti e complicati, alla fine ci siamo divertiti come due bambini dimenticando perfino per qualche ora la prole.

Carnevale finito ora si entra in un clima più intimo, di silenzio, di letture, di preparazione per la Pasqua. Vediamo se almeno con la preghiera riusciamo a convertirci un po', ciascuno combattendo  le proprie fatiche che anziché farci guardare verso l'alto ancorano il nostro sguardo a terra.
Come si vede dalla cenere sulla nostra fronte partiamo con un punto interrogativo (lo avrà fatto apposta il prete? Si sarà confuso? In Cina non usa la croce?) che in fondo non mi dispiace affatto. 

Ci vediamo tutti alla meta, buon cammino di letizia!






martedì 28 gennaio 2014

Equilibrio

E' tutta questione di equilibrio, lo so.
Vai in Italia e il tuo corpo balla la Taranta per un paio di giorni, eccitato come la notte antecedente la prima gita scolastica, non vuole assopirsi, rifiuta con ostinazione degna di un mulo di collaborare con l'orologio locale. D'altro canto l'hai sbattuto all'altro capo del mondo in una dozzina di ore e lui fa quel che può. Si prende due giorni di festa e la testa, fetente,  si allinea con lui, solidale come l'amico che ti porti dietro dalla nascita, quindi pensa e ripensa tutta la notte cercando di programmare più cose possibili da fare nelle tre settimane a venire. Quando proprio non ne puoi più di pensare afferri un libro, uno dei dodici che sono impilati sul comodino, comprati da tua mamma durante il tuo periodo di stand by cinese sotto tua richiesta. Anche se sei rincoglionita non scegli affatto a caso ma  fai attenzione a prendere in mano i meno belli, quelli " sacri", i must dell'anno,  ti serviranno durante i tempi bui in Cina.
Secondo adattamento, il cibo. Semplice a dirsi, difficile a farsi con parsimonia ed equilibrio dato che trovi nel frigo in bella vista pronti a farti  cucù: una teglia di lasagne affogate nella besciamella (prodotte dalle sante mani di tua mamma preda di un atto meraviglioso che si potrebbe tradurre in "accudimento materno stile italiano" ) la tua marmellata preferita di lamponi nell versioni a te più care, Rigoni di Asiago (biologica e zuccherata con fruttosio) e Wilkin & Sons (densa e dolce da scatenate un picco di insulina  da paura) tre etti di burro del margaro di Ala di Stura, una bottiglia di Malvasia della miglior cantina piemontese, la parmigiana fatta con triplo strato di melanzane fritte. Non si scherza in materia.
Oltre all'adattamento corporeo vi è' poi quello emotivo. Nelle prime sei ore di vita italica senti al telefono tutti gli amici. Ingurgiti  come in preda ad un attacco bulimico fatti ed emozioni che hanno aspettato mesi a tradursi in parole perché certe cose si possono dire solo se si è vicini anche fisicamente, se poi ci si può raggiungere e stringere in un abbraccio ch sia di gioia, di rabbia o di consolazione. Organizzi cene a dua a a quattro, a otto e perfino a venti. 
Ti immergi nella tua precedente vita fraterna come se il flusso delle cose avesse solo preso una direzione più tortuosa e senti che a quella vita apparterrai per sempre ovunque tu sia temporaneamente.
Porti i bambini ad ogni evento culturale possibile, li farcisci di cinema, spettacoli  alla Casa del teatro, pattinaggio in una delle piazze più belle di Torino , libri  e musica e se si lamentano pazienza, a te sono stati affidati e si fa come dici tu. "La bellezza salverà il mondo" e tu insieme al maschio dominante del gruppo vuoi salvare la tua specie e sai benissimo come si fa.
Incontri sacerdoti amici e consacrate, chiedi consiglio, cerchi conferme nella profondità dei loro sguardi perché chi ha visto Dio ha occhi che parlano,  vai a messa dai "migliori", assapori tutte le opere delle chiese che prima non avevi mai notato, perfino il rosone rifatto della tua piccola chiesetta.
Usi vecchi vestiti rimasti nell'armadio per mesi, li trovi bellissimi anche se ti vanno stretti, non hai portato molti abiti in Italia dato che devi lasciar tutto lo spazio possibile per le provviste cibarie.
Soffri di mal di testa atroci, troppo di tutto ma ti imbottisci di medicine perché non puoi star male quella sera c'è la presentazione di un libro al Circolo dei lettori e tu devi andare per forza, devi prendere tutte le programmazioni dei prossimi mesi ed anche se non ci sarai non importa.  
Compri due biglietti per una serata al Carignano, purtroppo si tratta della sera antecedente la partenza per cui sei conscia che dovrai regalare i biglietti perché le valige ti aspettano e certamente non le avrai fatte prima. No, non avrai potuto e voluto, ti sarà sembrato sempre troppo presto.
Scatti foto alla tua città come se fossi un turista perché  a Natale e' bella da far venire un brivido alla schiena mentre la guardi. Indossa luci sabaude che in altri posti parrebbero misere ma a lei conferiscono un' aura nobile, tipica di quella raffinata semplicità piemontese affatto casuale.
Quando hai stabilizzato tutto questo e' ora di rimpacchettare le tue cose. Saccheggi in casa cibo, musica, medicine, scarpe, abiti, regali di Natale, biglietti di auguri,tutto quanto pensi ti farà sentire te stessa anche in Cina.
Atterri e incontri in aeroporto famiglie come la tua, un po' assonnate ma sorridenti. Entri in casa e senti di appartenere anche un po' a questo posto, non ti è estraneo, ti accoglie silenzioso ma profumato di odori che riconosci.
Il corpo fa di nuovo le bizze, mica vai a scuola tu. I bambini sembrano non soffrire del fuso, hanno giornate scandite da impegni precisi. Tu invece devi trovare il tuo equilibrio da sola. 
Sembra facile. Ti iscrivi a corsi di "better parenting" e scopri che metà dei tuoi errori come genitore sono dovuti all amigdala che è una ghiandola e non una pietra come invece erroneamente pensavi che ti fa reagire prima che la corteccia cerebrale inizi a pensare cosa sia meglio fare.
Esci per la spesa e ti riconcili con la Cina, rigiri felice nelle mani un frutto che in Italia non avevi mai mangiato, il pomelo. La  fruttivendola te lo regala, si ricorda che ne vai pazza e nell'ultimo mese non hai passato settima senza.
Lasci che tuo figlio organizzi a soli due giorni dal rientro uno sleep over con il suo scompaginato duo di amici: il tedesco super competitivo che studia tre lingue, suona due strumenti e nel tempo libero pratica quattro sport agonistici e l'honkonghese che "mio padre ha una Ferrari in garage, take it easy darling" la cui unica attività  cerebrale pare limitata all'ascolto di musica amena. Se di attività si può parlare.
Compri due scatole di Herbalife, ora basta, devi trovare un nuovo equilibrio anche in questo settore e pazienza se la magica polvere e' prodotta in Cina e come ti dice una mamma svedese mica ti puoi fidare! Sei in Cina stupida!
Per dare un senso alle tue giornate riprendi contatti con la fondazione che si occupa di bambini migranti, fai ripartire la raccolta cibo per questi e insieme ad un' amica sulla tua lunghezza d'onda organizzi un paio di eventi che potrebbero sostenere i loro progetti.
Per trovare di nuovo equlibrio decidi di riprendere pilates, unico sport finora che non ti ha messo tristezza nel praticarlo. Infili la tuta e ti dirigi diligente verso la palestra ma incontri un' amica cinese. La tua malcelata aria sottosopra più il passo ondivago tradiscono il tuo sorriso. 
"Yoga. No pilates. Devi fare yoga. Pilates va bene se il caldo e il freddo del tuo corpo sono in armonia. Io vedo che anche pelle non ha stesso colore di prima, troppo bianca. Manca armonia. Adesso non puoi fare pilates.  Per trovare di nuovo equilibrio  yoga va bene"
A tale parola non puoi resistere. Equilibrio. Basta una frazione di secondo di questo sguardo femminile amichevole così centrato e presente e se stesso che giri a  destra e salti l'ingresso della palestra, ti dirigi in silenzio verso il pulmino che ti porta dritta a fare yoga. 
Tutta colpa dell'amigdala che istintivamente cerca di aiutarti a trovare l'equilibrio!









sabato 7 dicembre 2013

Z is for Zumba


E' ricomparsa la fragola, puntuale poco prima della partenza, ormai due settimane mi paiono un lampo, e' spuntata su tutti i versanti.
Ho stipato la prima valigia, quella arancione grande. Secondo i piani avrei dovuto magicamente far stare  i regali di Natale e i vestiti di Maria, in pratica pur pressandoli sino a ottenere il  sotto vuoto i "presenti" non han voluto collaborare, qualcuno si è rifiutato di star li dentro. Avrò esagerato? E' che quando sei via lontano il sentimento di nostalgia crea effetti collaterali non facilmente identificabili. Così ho comprato pensieri anche per la panettiera, il benzinaio, il postino, cosette per carità ma senza dubbio tutte di un irragionevole volume. Colpa dell'espatrio.
Marito dice che non è affatto così, ero tale e quale anche prima di esser esposta a tanto inquinamento, tale e quale prima di aver partorito anche se amo dire che la gravidanza mi ha fatto crescere di una misura i piedi e modificato nell'umore ormai perennemente ondivago a seguito delle tempeste ormonali da gravidanza.  Ho sempre comprato, dimenticato di aver già comprato, e così ricomprato. A dirla in 'sto modo sembro una di quelle donne malate di shopping. La questione e' molto diversa, più complicata e meno banale.
Diciamo che tanto mi piace il Natale quanto non sopporto andare ad acquistare i regali nel mese di Dicembre quando le commesse sono isteriche e i clienti, come me, disorientati e lenti nel prendere una decisione anche solo di fronte a Barbie modella o Barbie regina delle sfilate ( che poi sono due isteriche  uguali, magre da paura, sempre pettinate e maleducatamente giovani).
Così da anni ormai ho messo a punto una strategia natalizia che mi pare geniale, seppur con qualche falla, ma pregherei chi ha adottato ulteriori tattiche di farsi vivo. E' risaputo che adoro dare e ricever consigli (soprattutto la prima ma non andiamo per il sottile che siamo in tempo d'Avvento ed è meglio far brillare i propri doni).
Bene, io compro i regali di Natale ad agosto. Avete capito bene, quando la moltitudine fa corpo morto con l'asciugamano sulla spiaggia io vado incerca di regali.
Mi piace da pazzi pensare alle persone a cui voglio bene con calma, acquistare  pareo pensando a Sandra, quadernetti in stoffa pensando ad Amica, t shirt per Betta e Franci i miei nipoti, smalti per mia mamma,   infradito per Marito, tisane e miele per Alberto, collanine per Polpetta e poi una miriade di altre cosette di cui le persone a me care sono certa non potranno fare a meno!
Pare evidente che spesso si tratti di regali estivi ma nessuno fino ad oggi si è mai lamentato. Vuoi metter ricevere un cappello di paglia in inverno? Non te lo aspetteresti mai.  Roba da rimanere a bocca di traverso per un'ora. E' così che rendo magico il Natale io!
La fregola ha colpito anche il versante scrittura. Una mattina mi son svegliata prestissimo col desiderio di riprender in mano una trentina di pagine scritte prima di partire. Si tratterebbe di un romanzo.  Non certo  di trenta pagine quindi il desiderio, un tantino sopra le righe, era di finirlo.
Erano le cinque e mezza quindi avevo un'ora di tempo prima che l'ingombrante famiglia comparisse sulla scena della cucina affamata.
Dopo una breve ricerca in punta di piedi per non destare il branco che dorme il "romanzo" compare ! Infilato sotto i documenti di Marito era li che aspettava il risveglio dal coma a cui l'avevo indotto.
Appena il tempo di rileggere qualche pagina, tra l'altro affatto male, che sento un urlo dalla stanza di sopra. Pur essendo una madre distratta ahimè non sono sorda. Quindi corro da Polpetta e la trovo spiaccicata a terra, volata dal letto. Come una sanguisuga mi si avvinghia in un abbraccio mortale, non c'è' verso di calmarla figuriamoci di convincerla a riprender  sonno.
E' chiaro che il magico momento per la scrittura e' terminato. Inferocita come un puma scendo di sotto e sbatto sul tavolo le tazze da colazione (lo ammetto non ero per nulla felice per cui anziché canticchiare come la signora del Mulino Binaco volevo ringhiare , quindi sbattere le tazze era il minimo). Sono le sei, venti minuti prima della sveglia ufficiale. La sanguisuga ha già dimenticato il brutto sogno terminato con capitombolo ed è pronta ad andare in onda con le sue tremila richieste quotidiane.
Vuole fare i compiti assegnati per il fine settimana. Io no, e' ovvio, ma vuoi smorzare cotanto nobile desiderio?
Raccolgo tutto l'entusiasmo possibile in un fintissimo sorriso che sembra più una paresi mandibolare e procedo. 
Cosa facciamo Polpi?
Mamma i compiti li devo fare io! Tu stai li e mi guardi ok? Bevi il caffè.
Ma si, era per dire! Lo so che i compiti sono tuoi.
Bene, devo trovare le words.
Ahhhh, quali tesoro?
Mamma te l'ho già detto da tutta la settimana. Devo trovare una word per ogni letter.
Ah, l'alfabetiere! 
No, non si chiama così. Non importa mamma faccio io. Guarda che noi non andiamo in order, lo sai che la maestra doesn'care (abbiamo opinioni diverse a riguardo e la principessa etiope mi mette in guardia dal romper le balle sull'ordine)
Inizia un esilarante elenco di parole che costituiscono il suo mondo così diverso dal mio che mi fa sorridere da quanto sono antiquata nell' aver pensato di suggerire:

A come Apple 

B come Banana

C come cat

Ecco il suo mondo, parole della generazione 2000:

I is for i pad
S io for soya
A is for app
O is for omeopatic remedy

Mi fiondo a prender una penna, non un computer, una penna perché io sono della generazione del 1900 e annoto immediatamente tutto ciò che esce da quella boccuccia sapiente. Volevo idee per scriver qualcosa di nuovo ed eccole qui, servite a colazione da mia figlia. 
Il "romanzo" ahimè perderà di nuovo i sensi per un po'. L'alfabetiere moderno necessita di esser pubblicato!
Ora si tratta solo di trovar l'illustratore....chi si offre?





sabato 16 novembre 2013

Cu cu`...c`e` nessuno? Rieccomi!


Ormai ho un ritmo lunare, approdo sul blog ogni 30 giorni circa, giorno piu` giorno meno. Comunque non sono ancora andata in menopausa, si tratta di lieve ritardo ‘sto mese cosi sono ancora piu `nervosetta del solito.
Non e` che di cose non ne succedano qui, anzi! E` che non riesco a star dietro agli eventi, perdo il passo in continuazione, mi inciampo. Sovrappongo abilmente dentista, merenda con le amiche cino/tedesche di Maria, lezione di cinese (non ho ancora mollato! Ormai sono a un passo dall`emetter una frase minima: soggetto e predicato, le espansioni le metto in programma per  il prossimo anno) e colloqui a scuola dai grandi. Il tutto nella stessa ora con pochi minuti di distanza. Se mi posso riconoscere una dote, questa e`! Mi arrotolo, mi incastro, mi ingroviglio come i capelli di Polpetta la mattina appena sveglia.
Grazie al cielo ho amiche pazienti e un marito distratto che nel vortice delle cose in cui lo coinvolgo non si sofferma troppo sui dettagli del tipo “Pronto??? Scusa ma ho dimenticato di andare a prendere Acciuga al campo da calcio un`ora fa, comunque non credo se ne sia accorto, ora salto su un taxi e lo raggiungo, tu potresti mica portare la bambina dal dentista? Ah dimenticavo mentre e`li tranquilla sdraiata leggile la storia di Hallowe`en” (peccato che Hallowe`en sia passato da un pezzo ormai ma io sono una sostenitrice del detto “meglio tardi che mai”). Nel caso in cui il dentista ci metta un po` di piu'  potresti fare un salto a prender un paio di termosifoni al Carrefour cosi la smettiamo di indossare tre pile al giorno? Va beh, se fai tante storie ci vado io! Lo so che ci sarei dovuta andare io, cosa credi abbia l`alzhaimer? Ah non non posso sto cercando di rintracciare le chiavi di casa. Grazie, grazie, grazie! Sono questi i casi in cui benedico il cielo di averti sposato". 
I figli, soprattutto i maschi del branco, sono un po` meno tolleranti del capobranco, per non dire spietati come due SS. Fresca di ieri, mentre stavo giusto facendo accomodare in salotto a fianco di Agata (la bambola di Maria) una signora cinese di Hong Kong presidente di una fondazione che aiuta i bambini migranti con la quale vorrei collaborare “Mamma al telefono c`e` il service centre che dice che stanno venendo per fare la pulizia stagionale della casa (immaginate uno squadrone di dieci cinesi, uomini e donne in divisa blu che non li distingui, armati di sfilacciati stracci neri, aspirapolvere antidiluviani rumorosissimi e scope di saggina che una volta all`anno ribaltano tutto quanto trovano in giro e spruzzano come se a casa tua ci fosse stata la peste, il tifo e pure qualche caso di lebbra un vomitevole disinfettante azzurro). “Maaaaa? Cosa gli dico... che sei dovuta andare all`ospedale, che sei partita per la Luna o che altro stavolta?” il tutto in inglese cosi l`ospite, che come minimo ha studiato a New York capisce tutto per benino...
Bene, per non dilungarmi troppo, cosi magari vado a comprare il basilico per fare il sugo, perche se sono qui e` ovvio che non sto facendo qualcosa di fondamentale per la mia famiglia tipo: gettare la cipolla marcia mummificata in frigo da un mese, stirare almeno il davanti della divisa dei bambini, togliere i vestiti estivi che tanto siamo a Novembre e non ho piu’ scuse per continuare ad appallotolarli al fianco di quelli invernali,vi  lascio le foto degli ultimi eventi e qualche commento (e` inutile, non ci riesco proprio ad andare in cucina e basta. Tapparmi la bocca con un gambo di sedano e rivestire il ruolo della perfetta casalinga non fa per me. Quanto mi piace perdermi nelle parole solo il Signore lo sa`! Se poi c`e` qualcuno che ha bisogno di consigli, sappiate che sono qui per questo. Sono esperta di famiglia, casa, figli, scuola, amicizia, insomma di tutto un po`. Tanto non siamo nell`era dei tuttologi?)


1) E` iniziato l`autunno quindi il “Gia` le fu” ha prontamente incomincito a esibire quintali di lenzuola felpatine, peccato che per esporle anziche’ usare i letti, dove sarebbe logico, almeno per la maggior parte del genere umano abitante il pianeta, preferisca immaginare che una donna presa da irrefrenabile smania creativa, se le possa drappeggiare addosso, fasciarsi il capo tipo bandana ai tempi di Berlusconi e magari aggiungere anche un tocco fru fru al polso...



2) Offerta del mese: grandi sconti sul riso! Il gentile commesso, con diligenza, si pulisce le unghie con un coltellino svizzero cosi quando dovra imbustare il mio avra` unghie immacolate. Grazie compagno, magari sto mese salto!


3) E` arrivato Halloween: qualcuno come sempre la prende un po` troppo sul serio e si trasforma da madre amorevole a strega isterica colta da paresi facciale in un batti baleno. Carina la parrucca rosa no?


4) Unica foto seria, tra le tante scemenze che faccio ogni tanto mi riservo anche un angolo di “Paradiso”. Ho passato un bel pomeriggio in compagnia di bambini migranti ( a breve un post).


5) Sto prendendo accordi con un falegname per fare un lavoretto insieme (nel frattempo alla vista della scopa non ho resistito! Non so cosa abbia potuto pensare quando l`ho inforcata per la foto).


6) Sono stata al salone del libro di Shanghai  per bambini, avevo mille aspettative tutte deluse. Le conferenze erano tutte riservate agli addetti ai lavori. Le case editrici presenti non avevano cataloghi per i visitatori, la folla era come sempre oceanica ed assordante.  L`odore del cibo prevaleva su quello della carta cosi dopo mezz'oretta di borbottamento ho deciso che dovevo adeguarmi e  ho iniziato ad aggirarmi per gli stand con una ciotola fumante (non ho emesso suoni molesti dalla bocca ne` toccato con mani unte di soia alcuna pagina di libro pero`, lo giuro!).
Per il paese del dragone c`e` ancora molta strada da fare in materia. Sara` che provengo da una citta` che organizza  il Salone del libro piu` bello d`Italia ma in materia sono esigente, o si mangia o si legge, decidetevi!




7) Si e` svolto lo scorso fine settimana il festival della pizza napoletana. Vedere un cinese farcire la Margherita mi fa ancora un certo effetto. Ogni volta mi vien un`irrefrenabile tentazione di chieder “ lo sai che il pomodoro va steso per bene sotto la mozzarella, vero?” Si lo so`, sono nata con la sindrome della maestra. Poteva andar peggio pero`.


E per farmi vergognare fino alla morte marito naturalmente e` salito sul palco, suonando il tamburello mettendosi financo  a ballare incurante delle nostre lamentazioni. Sapessi almeno pianger cinese!





domenica 6 ottobre 2013

Bali nord versus Bali sud

Ogni specie vivente ha un preciso ambiente in cui combinare i fatti propri: vedersi con gli amici, costruire casa, fare famiglia, perfino andare in vacanza. I pesci fanno tutte queste cose sguazzando nel mare, agli uccelli e` dato di librarsi a destra a manca nel cielo e a noi umani e` stata messa a disposizione la terra. Ti pare poco?

A quanto pare si`perché a noi piace andare oltre, ficcare il naso in ambienti altrui. Non so bene cosa sia `sta roba che ci prende ogni tanto ma e` chiaro che qualcosa nel progetto originale e` andato fuori controllo.

Per questa ragione la scorsa settimana, siccome qui in Cina usa fare la vacanza ad ottobre, mi sono trovata per l`ennesima volta legata ad un sedile di un velivolo low cost che dopo sole 10 ore di panico e due saliscendi su altrettanti minuscoli apparecchi ci ha trasportato a Bali.

Non so quante volte ho giurato che non avrei piu` lasciato terra se non per il viaggio definitivo, durante il quale si dice in giro non si soffra piu` alcun male compreso il terrore da volo, eppure anche stavolta ho trasgredito la promessa affrontando a dir poco le pene dell`Inferno.

Se si potesse fare l`anestesia totale pre volo io la farei. Anzi mi sa che la proporrò` alle compagnie aeree perché mica siamo in pochi a perdere il controllo delle proprie funzioni cerebrali stando coi piedi per aria. Alzi la mano chi come me, non appena la scatoletta a forma di supposta stacca dal suolo le ruote, non inizia ad avere le pulsazioni di un topo braccato, la tensione muscolare degna di un pugile e la sudorazione del cane dopo 10 giri di corsa al parcoSe siamo in pochi avete barato!
Le hostess e i piloti sono una categoria a parte. Forse un esperimento riuscito a meta` tra la razza umana e i volatili.

Bene volevo parlare di Bali. Tanto per incominciare dire “vado a Bali” non indica un luogo ma un` isola intera. L`ho scoperto poco prima di partire, santa ignoranza direte voi! Quindi bisogna scegliere una meta. Ora, siccome come dicevo poc'anzi qui in Cina era vacanza, questo implica che un miliardo di persone si sono spostate. Ok non proprio tutte a Bali ma comunque trovare una sistemazione non e` stata cosa semplice.

I luoghi “fighissimi” che ci avevano indicato gli amici locali erano straripanti di turisti, leggendo su TripAdvisor avevamo paura di finire a Rimini cosi...
dopo alcune ore di perlustrazione su internet, qualche “leggero” innervosimento di Marito abbiamo prenotato. Destinazione nord, Lovina.

Il nome della dea a cui e` intitolata la cittadina ci piaceva parecchio, le spiagge di sabbia nera dipinte parevano qualcosa di affascinante e la tranquilla quiete del paradiso terrestre che vedevamo sulle foto ci ha conquistato. In effetti nulla di questo e` stato smentito solo che: giunti finalmente all`aeroporto l`avventuroso viaggetto in mezzo alla foresta tropicale che dovevamo fare per raggiungere Lovina si e` trasformato in un incubo di tre ore e mezza. 

Anche questo sapevamo, intendo dire che sarebbe durato un po` piu di un paio di ore…. Ma un conto e` leggere sul sito “il primo vero contatto con Bali lo avrete subito, sperimenterete qualcosa di vero e autentico, un nostro pulmino verra` a prendervi portandovi a destinazione percorrendo una strada che vi rimarra`nel cuore, incontrerete scimmie e vedrete fiori di ogni genere, risaie e antichi villaggi..” ed un conto e` essere accolti da un simpatico signore che non parla quasi inglese e guida come puo` per un territorio che andando verso nord diventa decisamente montuoso (grazie al cielo nessuno soffre mal d`auto).

Altro che romanticismo quando sei già stravolto da una giornata di volo. Certo se prendevamo la Singapore Airlines in cinque ore col diretto senza quasi accorgercene saremmo stati in Indonesia in un battibaleno, il tutto a soli 1000 euro a cabeza! “No es tu destino” ha detto un`amica peruviana che e` venuta a trovarci. Si infatti il mio e` quello di ammazzarmi di fatica ogni volta e di far finta che sia molto piu` COOL!

Riassunto: dopo quattro fantastici giorni nell'eccessiva tranquillità del nord abbiamo lasciato il Paradiso. La quiete per noi cinque deve durare poco, siamo gente che si ricarica in fretta. Dopo un paio di bagni in solitudine, tre cene a lume di candela, una lunga passeggiata a raccoglier conchiglie, un uscita in mare alle sei per vedere i delfini e perfino un massaggio con oli profumati ci siamo rotti e siamo fuggiti al sud.

Il tocco finale l`hanno dato tre cantori locali che una sera intonando per noi “Paese mio che stai sulla collina…Che sara` saraaaa`…Paese mio ti lascio e vado via!” Non ho resistito, troppo languore compresso da tempo e` esploso producendo un pianto mai visto prima. I bambini allibiti e marito che mi abbracciava come se mi fosse morto un parente!

Lo so che sembra una cosa da pazzi ma in questo luogo idilliaco non eravamo precisamente in due. Ricordate? Viaggiano con noi: un adolescente perennemente di musica rock munito, una piccola polpetta di cinque anni che alle sette del mattino anche se sei in vacanza ti salta nel letto zeppa di energia da vendere, un non più bambino ma nemmeno ragazzo che rompe le scatole più o meno su tutto dato che sta cercando una collocazione nel mondo! Quello era un luogo da viaggio di nozze! Anche se a dire il vero Marito dice che se mi avesse portato in un posto del genere avrei lanciato l`anello in mare dopo due ore. Per questo abbiamo scelto di fare il giro della Normandia zaino in spalla. Un`altra era. Pre-cervicale direi!

Bene, al sud dell`isola, a Semyniak, in mezzo al caos, alla musica, all'oceano che ha onde mai viste, al cibo più spicy della terra tutto quanto indicato sopra riguardo ai figli ha perso un po` di tono, si e` mescolato diventando pian piano sopportabile, perfino molto piacevole sul finale!

Che dire, sembravamo quasi la famiglia Mulino Bianco…a parte la conclusione sul secondo volo notturno di rientro durante il quale Ado ha dato fuori il meglio di se`rigettando sul fratello i due hamburger e tre papatine di Mc Donald`s che aveva ingollato nell'attesa tra un vole e l'altro!

Non mi dilungo sulla descrizione dello scempio per rispetto dei deboli di stomaco, vi basti sapere che due file di sedili da tre posti sono state interamente ricoperte con spessi teli di plastica e transennati per evitare la vista agli altri passeggeri.
Attendiamo la richiesta danni dalla compagnia aerea. Se tra voi c`e` un avvocato che si presti in nostra eventuale difesa si faccia avanti please.

Ed ora… qualche foto per dimenticare e scusarmi dell`immagine che  vi ho appena lasciato. Diciamo che con ‘sti figli faccio davvero fatica ad esser romantica!
















       

        E per finire....ecco a voi le medesime problematiche che affliggono anche il nostro povero paese!
     



   


sabato 21 settembre 2013

Spie come noi...

Sara` che l`autunno e` alle porte, sara` che mi sono distratta perche` al supermercato ho avuto un incontro ravvicianto con un topo che era lungo una spanna e mezza e correva su per la scala mobile mentre quella scendeva e quindi rimaneva fermo accanto al mio sandalo, dico a due centimetri dal piede, che schifo! Sara` che ha ragione la dottoressa Zhong (recente nuova infatuazione per quanto concerne il ramo agopuntura. Che fine avra` fatto il dottor Kim? Chiedera` qualcuno? Rimpiazzato causa nuovo incontro con medico donna ancor piu` “borderline” lo sapte che sono infedele in materia) e quindi ho troppe energie nel cervello che contrastano tra loro (?). Sara` tutto questo che da un po` non scrivo.
O meglio, ho scritto una marea di volte questo post nella mia testa, mentre andavo al Gia le fu (Carrefour, ricordate?) su un taxi che per ovviare alla coda saliva con due ruote sul marcipiede strombazzando ai passanti come se questa manovra fosse assolutamente normale, mentre preparavo la colazione maledicendomi infinite volte per aver insegnato ai bambini a mangiare cosi tanti tipi di cereali al mattino, mentre sudavo come un maiale per star dietro all`insegnante di pilates che urlava “Volete mica continuare ad avere quelle alucce di pelle molle sballonzolanti sotto il braccio per il resto della vita? Non siete dei pipistrelli ma donne!” Poco simpatica Jin, per non dire (str) ma efficace credetemi! Un uono non saprebbe colpire cosi` a fondo da farti sentire orrenda e vecchia in un colpo solo!
In realta`, dato il tempo intercorso dall`ultima apparizione, avrei una decina di post “alredy done” ma tranquilli mi limitero` alle ultime.
Bene, stamattina ho ricevuto un`altra cinesissima sorpresa. Dopo aver trascorso un `intera lezione di questa lingua per dirla con lea Nannini “bella e impossibile’ a discutere della pericolosita` dell`inquinamento dell`acqua ho deciso che in effetti, forse, dovremo smettere di bere quella del dispenser che non filtra i metalli pesanti ed anzi ci mette pure del suo per rincarar la dose aggiungendo un bel po` di batteri.
In realta` tutta la vicenda ha inizio la settimana scorsa quando ricevo in regalo dall`insegnante un pacchettino di pregiatissimo te`. Solerte come conviene al galateo occidentale lo apro per offrirlo a chi l`ha portato in dono anche se so benissimo che per un orientale questo gesto in verita` rispecchia un atteggiamento di cupidigia ma siccome gioco in casa si fa a modo mio e pazienza se pensa che sono famelica! Quando le ho portato il regalo di Natale dall`Italia lei lo ha infilato in borsa come una saetta senza neanche aprirlo davanti a me e recitare un monologo di gratitudine per la bellissima tazzina da caffe` Lavazza che le ho comprato ninetepopo` di meno che da Eataly. Dunque con questa siamo pari.
Verso nelle mug l` acqua calda bell`e che pronta del dispenser. La povera insegnante ancora un po`barcolla e sviene ma siccome e` cinese non puo` proprio inscenare la perdita dei sensi ed abbozza un`espressione tipo “sei balenga?”. Ricordo che per i cinesi e` molto malelducato far perder la faccia a qualcuno per cui mi lascia nella mia benedetta ignoranza che per fare un te` come si deve non si puo` assolutamente usare un` acqua “volgare” come quella del dispenser.


Di conseguenza, la scena procede e beviamo il nostro te` come due signore, sorseggiando pian piano dato che la spietata machinetta spilla l`acqua o gelata o rovente e chiaccheriamo in cinese o meglio io farfuglio e lei parla e siccome oggi mi sono svegliata proprio con l`animo tanto gentile non le dico che questo te` sa di fieno e di piedi sudati e che, se solo si girasse un nanosecondo, ci metterei dentro tre o quattro cuchiaini di zucchero e magari anche una goccia di limone pur di dargli un qualunque sapore. Il te` cinese non fa per me, sara` pure salutare ma io preferisco quello che mi offre la mia amica indiana, dolcissimo e cotto nel latte. Oh...l`ho detto! Ecco svelato il mistero per cui non porto in Italia alcun te ` cinese, fatevene una ragione!
Finita le lezione, ci salutiamo cordialmente e come sempre provo un misto di odio amore per colei a cui vorrei prelevare la conoscenza della lingua cavandogliela come si fa con un organo ed impiantandomelo dentro, nel centro del cervello. Il paragone e` un po` truce ma giuro che se fosse possibile, nonostante il mio terrore per le operazioni, potrei seriamente pensarci.
Dicevo, passano all`incirca venti minuti dal nostro “Zaijian” (arrivederci) e inizio a rivecere via mail una serie di proposte di consegna a domicilio di acqua minerale, di filtri speciali al carbonio per i rubinetti e di sedicenti laboratori tedeschi che offrono analisi dell`acqua gratuite. Lasciamo stare che usare la parola “tedesco” e` davvero prendermi per il c..., trattarmi come una cliente demente, ma dai, che noia con sta affidabilita` germana! Avrei preferito di gran lunga un laboratorio chesso`brasiliano, che magari veniva qui un tecnico e tra un` analisi ed un`altra si ballava tutti un po` di samba.
Va beh, se due piu` due fa quattro cio` significa che la ragazza ha venduto l`informazione a “qualcuno” di una famiglia scriteriata che da un anno a `sta parte beve acqua non sicura . Non e` la prima volta che vengo a conoscenza di questa “usanza” spiona cinese ma credevo che fosse roba da fantascenza, racconti di espatriati usciti di cotenna sempre a causa del pollution.
Dopo qualche attimo di sbigottiemento telefono a Marito e ci ridiamo sopra. Per sopravvivere in Cina a volte e` meglio non prender troppo le cose sul serio, e siccome siamo sempre perennemente a corto di carta igenica (se avete almeno un paio di figli per casa sapete di cosa parlo) magari ne approfitto e la prossima lezione butto li` l`argomento “Chua’nwe’i” (cacca in cinese) come se niente fosse.
Chissa` che terminata la futura lezione non ci arrivi qualche imperdibile promozione 3 per due del “Gia le fu” via mail che ci fara` risparmiare un paio di remimbi o meglio ancora un megarotolo in omaggio!





mercoledì 14 agosto 2013

Tu chiamale se vuoi... emozioni!



Waz up?
C`e’ che siamo tornati, che la nostra esistenza cinese riprende vita nonostante le mie paturnie da partenza mescolate alla voglia di scoprire ancora un po`come si vive nella terra del Dragone.
Quella che un tempo Napoleone defini` “il grande gigante dormiente” ci ha accolto qualche giorno fa all`aeroporto di Pudong piu come un polipo in preda ad un attacco epilettico. Tutto un fermento, un turbinio di gente che correva a destre e a manca, un`animazione continua nei cantieri spuntati appena abbiamo voltato le spalle. Torno dalla vacanza italica, che e` durata un paio di mesi, mica un paio di anni e mi trovo un ospedale di fronte a casa. E che diamine! Si fa cosi? Che poi e` pure brutto forte, lasciatemelo dire.  Se solo ci pensavate un po` di piu` cari fratelli orientali magari alla fine vi veniva benino, ma voi no! Dovevate dimostrare che siete piu veloci del mago Silvan quando aveva vent`anni (che poi a ventuno sembrava gia`un uomo di mezz`eta`, sara` per via dei capelli cotonati o dei movimenti melliflui e lenti che lo parevano far sembrare un mago al rallenty) e allora tenetevi l`obbrobrio tanto tra sei mesi lo rifarete no? Lo spero.

Se solo riprendesse vita per un secondo Napoleone oggi morirebbe immediatamente dallo spavento. Il Grande Gigante si e` destato eh ha iniziato a correre come Abebe Bikila, una furia della natura, con tutto rispetto avendo in famiglia un pezzetto d`Etiopia lo cito facendo anche un po` la coda del pavone.
Ma noi ormai abbiamo deciso di resistere, di sfidarli anche un po` questi cari abitanti una terra cosi`in fermento e di vedere se possiamo mescolarci anche un pochino, giusto per rendere il mondo piu`vicino. Che poi conoscendosi diventa piu` semplice stare tutti in pace anche!
Waz up? Que pasa? Dicevo o stavo per dire che e` successo che mi hanno wazzuppata. Traduco: siccome pare io non potessi piu` esistere senza questa applicazione, che oggi per chi vive lontano e` un po` come il tubo dell`ossigeno per un subacqueo, la mia famiglia ha deciso di comprarmi un telefonino wazupmunito.
Tutti felici, compresa polpetta che a cinque anni ha una competenza informatica decisamente superiore alla mia, i miei compagni di vita a dodici ore dall`arrivo in Cina mi si presentano a casa con quest`aggeggio col quale pare che:
Non potrò  più perdermi e telefonare disperatamente ai nostri amici italiani in grado di orientarsi per Shanghai come se fossero a Santa Rita perche’ ha inserite le mappe di mezzo mondo.
Non potrò più` dire che non ho riveuto l`sms perché  e` il piu affidabile del mondo e nessuno dotato di buon senso mi crederebbe.
Non potrò più` non sapere seduta stante cosa capita a chiunque sia wazuppato come me e quindi pensare a S. che sta portando avanti progetti bellissimi di scrittura creativa e grafica, a E. che e` chiamata a mettere in gioco mille energie per costruire un nuovo e piu` profondo legame sponsale e a S. che siccome e` la mia anima gemella ha wazup ma non lo usa.
Non potrò  più  ignorare il livello di inquinamento locale e quindi portare Polpetta al parcogiochi stupendomi di essere l`unica mamma senza mascherina calata sul muso nel giro di un chilometro.
Insomma non saro` piu` libera!
Unico vantaggio tangibile gia`provato sul campo, preparatevi perche` questa ha dell`incredibile, e` davvero bella, rullo di tamburi please....la bottiglia d`olio ricevuta in omaggio per aver effettuato l`acquisto del telefonino! Cosi stasera ho fatto la frittura col condimento gratis. Evviva siamo di nuovo in Cina!
Non e` una fandonia, belive me, giuro! E per dimostrarvelo...




p.s. La croce d`inizio post aveva un suo perché  e voi che mi conoscete bene a casa sapete che, per non morire di emozioni tristi nel salutarvi, strozzata dalle mie stesse lacrime, ho dovuto scrivere qualche scemenza!