Niente
male ragazzi, chapeau ai cinesi in materia di fuochi!
Come
promesso ecco il resoconto semiserio della notte de fuego che ci ha
lasciati desti sino all`alba, inizialmente emozionati e trepidanti
come bambini (all`incirca sino all`una) ed infine (verso le quattro)
furenti come una coppia di puma perche` a tutto c`e` un limite anche
al divertimento, e che cavolo!
Ad
esser sinceri, io come al solito ho dormicchiato tra un botto e
l`altro mentre Marito si alzava continuamente a controllare Polpetta
(azione inutile dato che pare sia rimasta avvinghiata alle braccia di
Morfeo come in un incantesimo per tutta la notte). Per solidarieta` diro` dunque che non
abbiamo avuto pace, in fondo esser disturbati dal suo fastidioso turbinare tra
le lenzuola non e stato carino.
Andando
per ordine: nel pomeriggio telefoniamo al service del compound per
accertarci sull`ora in cui iniziera` lo spettacolo. Ci comunicano che
sara` alle sette e trenta. Un po` stupiti per l`ora scelta (ma
proprio in mezzo alla cena?) pensiamo che, pazienza, mangeremo al
termine, i fuochi dovrebbero durare circa 40 minuti, anche se odio mangiare
tardi ce la possiamo fare!
Sono
circa le sei e mezza e la triade minorenne, innervosita dall`attesa,
inizia ad aggirarsi verso la cucina (tutti la madre, ahime`). Vengono
saccheggiati: cinque marshmellows, una manciata di mandorle, un pezzo
di parmigiano, mezzo pacchetto di pop corn, un bicchiere di coca cola
e perfino l`ultimo biscotto della scorta italiana. A quel punto non
ci vedo piu` (il biscotto me l`ero riservato per un momento di
fatica, imboscato per benino dietro i bicchieri piu` alti ma nessun
luogo ormai e` sicuro. Ado e` piu` alto di me e dunque vede la cose
dalla mia stessa prospettiva. Devo pensare a nascondigli bassi,
bassissimi tipo l`ultimo cassetto della cucina ad esempio, magari
perfino sotto i sacchetti della spazzatura).
Prima
che attacchino tutto il genere commestibile, come le camole i maglioni, decido cambiando programma che si anticipa la cena. Marito
un po` perplesso si adegua e, richiamato al dovere della tavola, come
una lumaca esce dal guscio del suo microufficio dove pensava di
essersi rintanato per sfuggire alla settimana di vacanza che
l`attende con noi.
Interpretando
la parte il padre felice del Mulino Bianco apparecchia giulivo per
cena, ma dove vuole lui e cioe` sul tavolino di fronte alla tv.
Abbiamo detto ai bambini che, siccome a differenza di tutti gli
espatriati che in questa settimana sono in vacanza in isole da sogno
noi staremo qui a Shangahi, faremo comunque cose speciali!
(Per
la triade “speciale” e` considerato per esempio mangiare davanti
alla tv). Ok concediamo con magnanimita` questo fuori programma,
tanto porto in tavola la passata di piselli! A casa nostra si procede
cosi`: un colpo al cerchio ed uno alla botte o come diceva mia nonna
si alternano il bastone e la carota.
In
genere se cucino la minestra faccio anche la pizza (i commenti su
questo curioso abbinamento di portate me li scriverete in separata
sede, grazie). Se qualcuno conosce metodi educativi piu` efficaci si
faccia avanti, accettiamo consigli e ci impegniamo a provarli sul
campo!
La
gioia iniziale dei tre piccoli porcellini alla vista del tavolino
imbandito dura poco e lascia spazio a un vigoroso brontolio per via
del menu` ma siccome Peppa Pig e` in grado di lobotomizzare anche il
piu` restio degli spettatori, la triade procede a svuotare il piatto
meccanicamente. Pazienza se non si renderanno conto di cosa stanno
mangiando, l`importante e` che lo sappia io che ancora per un po`di
anni saro` responsabile di cio` che ingurgitano.
Ore
sette e trenta abbiamo terminato la cena e stiamo per infilarci i
cappotti, precisi come orologi svizzeri al compound scoppiano i primi
botti. Con movimenti degni della miglior squadra di nuoto
sincronizzato io e Marito ci spartiamo i figli: io arrotolo Polpetta
nella sciarpa, lui barda Acciuga come se dovesse affrontare una spedizione nell`Antartico (ormai col figlio di mezzo rasentiamo
livelli paranoici da malattia mica male) ma le chiavi non si
trovano per cui la squadra perde colpi. L`uno incolpa l`altro ma
grazie al cielo spunta dalla borsetta paillettosa della principessa
il mazzo di scorta (santa figlia, cosa ci faceva li non si potra` mai
sapere ma va bene cosi, andiamo avanti e ritroviamo il ritmo).
Inutile
dire che Ado esce solo con una felpa addosso. Il numero di ormoni in
circolazione alla sua eta` dovrebbe comunque servire a renderlo
immune a qualunque tipo di raffreddamento e poi io riesco a fare una
cosa alla volta, compreso preoccuparmi dei figli, per cui pianto un
paio di urla a casaccio ma piu` per metter la coscienza a posto che
per altro.
Giunti al piazzale dei fuochi rimaniamo subito a bocca aperta. Per terra ci saranno una trentina di scatoloni pronti allo scoppio. Mai visto cosi` tanti petardi e soprattutto cosi`vicini ai miei piedi. Uno spettacolo contro ogni minima regola di sicurezza sta per iniziare!
Maria
rimane incollata ad una gamba inizialmente impaurita dal runore poi
sceglie impavida di salire sulle spalle del papa` per avvicinarsi al
cielo, Acciuga urla esaltato col suo fido amico Giacomo mentre Ado si
e`intrufolato davanti. Lo vedo posizionarsi al fianco di due biondone
in jeans-a vita bassa fasciate che per tutto lo spettacolo mandano
messaggini e urlettano sculettanti. "Ma cosa fai?!" Vorrebbe dire la
voce materna “Ottima scelta ragazzo” la voce paterna. Grazie al
cielo stiamo zitti entrambi anche se abbiamo notato tutto. I genitori
sono proprio come quelle scritte che negli anni ottanta riempivano i
muri di Torino ZEUS TI VEDE!
45
minuti di luci simil-stelle cadenti di susseguono senza interruzione,
meraviglioso spettacolo che mi riporta a quelle emozioni semplici di
quando ero bambina e bastava un lecca lecca a cambiare la giornata!
Ora dovrei mangiare una Sacher intera o due panettoni al cioccolato e
pere di eataly per riportare le endorfine alle stelle ma si sa` fa
parte del gioco della vita.
Tutti
gli adulti presenti sono esterefatti e rapiti dal gioco di rumori e
luci. Anche io sono commossa e noto sullo sguardo di molti un “che”
di inebetito che fa davvero tenerezza.
Perfino
il tedesco tutto d`un pezzo che ogni di`, alle sei del mattino,
cadesse il cielo, corre per il compound impavido sotto qualunque
condizione atmosferica, abbozza un espressione fanciullesca che non
credevo gli fosse umanamente possibile esprimere.
Immersa
in un clima cosi`poetico odo marito soffocare a stento un bercio di
paura. Un pezzo di tizzone, cadendo dal cielo, gli ha sfiorato la
chioma. Oddio potrebbe trasformarsi nella Torcia Umana dei Fantastici
Quattro! Cosi lo scanso velocemente. E` l`istinto di sopravvivenza o
forse la poca affinita` con i supereroi.
Grazie
al cielo nulla di terrificante accade. Il tizzone si spegne subito e
scoppiamo in a fragorosa risata che contagia i vicini, tanto mica e`
capitato a loro!
Siamo
sul finire dello spettacolo, Maria a quel punto fa un paio di
domandine delle sue: una con interesse per la fisica e una molto
pragmatica. “Come fanno a colorare i fuochi di rosso?” “Papa te
lo spiega a casa” con l`altra ce la posso fare “Ma ora chi
pulisce?” Oddio, penso, devo averla stressata non poco
sull`argomento se in un momento cosi`poetico lei pensa che comunque
ci sara` un dopo che prevede un faticoso repulisti! “Non ti
preoccupare, questa volta non tocca a noi” rispondo
tranquillizzandola.
Al
termine dello spettacolo ufficiale che e` stato davvero
impressionante rimaniamo ancora un po` a chiacchierare con un
gruppetto di vicini di casa. Il clima ora e`intimo, sara` il buio,
sara` il freddo ed il silenzio che si riprende il suo spazio, la
serata si conclude con un finale degno di una favola.
Un
papa` ci sorprende con quelle semplici e suggestive lanterne rosse
cinesi del passato, fatte di carta finissima che, gonfiate dal calore
di un tizzone, si librano verso l`alto e vorticano nel cielo
costellandolo di magiche striature luminose.
Che
dire? Chapeau mia cara Cina!
ps.
Ado, cercando su Wikipedia quale sia la magia del rosso dei fuochi
d`artificio scopre che si tratta dello “Stronzio”. Lascio alla
vostra immaginazione le considerazioni filosofiche che seguono e le urla che emettiamo in coppia per evitare che lo ripeta all`infinito....
Che ridere! mi hai fatto divertire già alle 6 del mattino mentre aspetto di incontrare cittadini tristi e depressi per la crisi economica e per essere obbligati a votare politici ormai tutti poco credibili e so on. Grazie e Buon divertimento!
RispondiEliminaFranca.
Che bella esperienza che state facendo!!
RispondiEliminaQui è sempre peggio...ho quasi paura che non finirà mai....ci mancavano anche le dimissioni del Papa che ha deciso di andare in pensione...
Vi è arrivata la notizia?
Baci Sabry & C.
Purtroppo contro i nostri politici possiamo fare ben poco. Se bastasse porterei un bel pacco di lanterne rosse a cui appenderli per farli roteare nel cielo! Chissà dove andrebbero a finire? Ci sarà un buco nero tutto per loro?
RispondiEliminaPer quanto riguarda il Papa, che dire? Mi sembra un atto di umiltà non da poco, forse prossimo a leggerci il volto umano di Cristo.
Ciao,i fuochi sono sempre stati, per me un trauma.Mi sono sempre chiesto perché per divertirsi bisogna fare tutto quel rumore e scintille.....
RispondiEliminaMangiare davanti alla TV è bellissimo,puoi ingurgitare di tutto,senza rendertene conto. Questa è la magia della TV PLAGIO.Ecco perché con il tempo anche per gli adulti può recare dei danni,specialmente gli approfondimenti politici.
Le pulizie,quelle di capodanno,le si fanno anche in Italia(vedi che le distanze si accorciano).C'è infatti uso pulire a fondo a fine anno,affinché quello nuovo entri e trovi tutto in ordine.Forse un po meglio degli indumenti rossi....
La quantità di cibo che in Cina preparano per capodanno,anche da noi è importante,vedi preparativi della vigilia di natale e fine anno.Mi piace,invece,ricordare un'usanza della mia infanzia.Nelle case dove in cucina c'era un camino,bisognava,mettere accanto al fuoco,piccoli quantitativi di cibo che si stava mangiando.Durante la notte (così raccontava ZEZE')venivano gli angeli a prenderlo,per portarlo nella grotta di Betlemme.Ti è piaciuto? Ciao nonna a
Un saluto a te ed Alessandro da un dentistaccio di Torino, chissà se vi ricordate di me............
RispondiEliminaOggi la tua mamma ha pubblicizzato il tuo blog ed eccomi qui a leggere della vs avventura.
Ciao Gianfranco M
Per il dentistaccio: le mamme sanno fare cose speciali...piacere di averti ritrovato :-}
RispondiEliminaTra un`otturazione e l`altra ricordo la tua simpatia e tu forse il mio terrore negli occhi o la richiesta della doppia anestesia qualunque cosa dovessi fare! (Grazie al cielo sei dotato di mani d`oro e di MOLTA pazienza con quelli come me).
A presto dunque, Simona
Che belle le lanterne rosse in cielo ... magia.
RispondiEliminaDancer