Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

martedì 19 marzo 2013

Malesia


Marito aveva bisogno di staccare la spina, esaurito da un anno di lavoro senza interruzione, un mese fa ci ha comunicato che senza il miraggio di una pausa vacanziera stava rischiando di “battere i coperchi” (per i non piemontish speakers: uscire di testa).
In effetti il poveretto a Natale ho trascorso meta` dei suoi giorni immobilizzato nel letto da una forma influenzale che, oltre a renderlo fuori uso come padre, marito e amico, gli aveva pure fatto venire il sangue alla testa per il semplice motivo che si e` dovuto astenere per tutto il periodo dal far bagordi culinari di prodotti italici!
Inoltre le vacanze estive dello scorso anno per lui “non sono state vacanze” mi ha detto una sera. “Ho dovuto fare l`animatore turistico, l`autista, il traslocatore, ecc..per farvi piacere la Cina”.
In verita` non siamo stati semplici ne io ne i bambini lo ammetto e lui ha mostrato di saper mantenere in rotta la barca anche se, qualche volta, la tentazione deve esser stata quella di lasciarci andare alla deriva...solo che ce lo saremmo trascinati dietro, mica poteva pensare di saltar giu` come Schettino!
In sostanza ha prenotato una vacanza in fretta e furia, come piace fare a lui. Meta prescelta: Malesia. Benissimo! Cosi` finalmente potro` vedere coi miei occhi quei posti meravigliosamente esotici ed anche un po`umidicci che appiccicavano la camicia bianca al torace di Sandokan (ero adolescente ai tempi quindi me lo ricordo bene).
Fanciulle, di lui neanche l`ombra. Non che pretendessi di incontrarlo in persona, anche perche` non so quanti anni potrebbe avere, ma sappiate che quel genere di uomo non “cresce” in quella terra. Neppure uno straccio di erede, pronipote o chesso` io, insomma la tigre di Mompracen non si e` riprodotto li.
Il popolo malese maschile e femminile ha lo sguardo mite di una pecora, altro che tigrotti della Malesia, altezza media di un alunno di quinta elementare e stazza del como` di mia nonna che ovunque lo sposti rimane ingombrante.
Mi scuseranno i malesi ma dovevo chiarire alle mie amiche che ci hanno prese in giro! Ed ora che si viaggia la verita` vien fuori. Le donne invece sono tutte bellissime, anche se un po` bassine hanno capelli neri e lunghissimi e occhi melliflui.
Bene, il viaggio e` stato bellissimo ed anche imprevedibilmente avventuroso. Secondo i piani dovevamo partire il sette, venerdi` sera. Al mattino tardi di giovedi mi chiama marito e con il tono di una sirena portuale mi urla che spera io abbia fatto le valige perche il volo e’ alle 0,45. Ma come e`possibile? Nella mia concezione quella e` giovedi` notte. Va beh, tralasciando le improperie aggiunge sempre urlando che in Malesia ci sono forti tensioni coi filippini e che se le stanno suonando di brutto. Il console malese lo ha chiamato col suo cellulare per avvisarlo che se volevamo partire dovevamo pero` rimanere all`interno di Kota Kinabalu. Gli scontri sono ad un centinaio di chilometri da li.
Per assicurarsi di aver messo le cose in chiaro il console ci scrive riportando quanto detto al cellulare per filo e per segno aggiungendo che sta a noi decidere. Sembra piuttosto preoccupato. Che fare?
Chiamiamo i nostri amici che sono in Asia da un decennio, si attivano immediatamente come solo un`italiano sa fare, con creativita`. Bene, chi puo` avere il polso reale della situazione? I cuochi dell`isola. Certamente ci saranno ristoranti italiani nel Borneo. Telefonano ad un paio, tale Salvatore e tale Giuseppe. Li svegliano perche` stanno riposando dopo il lavoro notturno ma al richiamo della parlata italiana si destano senza alcun problema. Dopo una lunga consultazione giungono alla medesima risposta.
Il loro consiglio e` di partire e noi che siamo piu` de panza che di cervello... partiamo.
Fare le valige in fretta e furia e` molto meno stressante che avere tutto il tempo per riflettere su cosa portare. Parti sapendo che non avrai molte cose e quindi sei rassegnata all`idea che magari se piove avrai solo le infradito per affrontare le pozzanghere o se tira il vento non avrai la sciarpa ma un pareo floreale da avvolgerti al collo e cosi` via...d`altro canto non sei la perla di Labuan e non hai bisogno dei suoi numerosi bauli no?
Dopo lo scalo a Kuala Lumpur atterriamo a Kota Kinabalu dove sulla pista troneggia un enorme aereo militare, dico ai bambini che gli uomini armati stanno facendo delle esercitazioni e metto su un`espressione da sfinge di tutto rispetto.
A parte qualche caccia che sorvola l`isola in continuo nei giorni seguenti non abbiamo avuto problemi. Abbiamo evitato Sandakan (nome che ha ispirato a Emilio Salgari la famosa opera scritta interamente inchiodato alla poltrona del salotto di Corso Casale, Torino, incredibile!)e qualche giro nell`interno ma tutto sommato abbiamo visitato parecchio comunque.
A movimentare un po` la vacanza ci ho pensato io. Ormai mi ero ficcata in testa che stavamo vivendo un`avventura e quindi ho creato un po` di pathos, in maniera fantozziana ma questo e` un dettaglio.
In breve:il terzo giorno facciamo una gita all`isola di Manukan che dista circa venti minuti di barca da dove siamo noi. Contattiamo un ragazzo, un organizzatore locale un po` naif, il nome ce l`hanno suggerito degli amici stati qui qualche mese fa.
Han, cosi si chiama il giovane baldo dice che non partiremo dal porto locale. Bene da dove allora? Mah dice ora vediamo...Vediamo cosa scusa? Mica si improvvisa un porto cosi in quattro e quattro otto. Sorride sornione e fa un po` di telefonate. “Ok ho trovato la barca, andiamo ad una altro porto”. Io non ne ho visti di altri, sara’...arriviamo in una stradina che conduce ad un molo improvvisato. Si tratta di una serie di lamiere abilmente incastrate che formano un ponte che conduce ad alcune barchette.
Ado e` elettrizzato, pieno di energia e spera che il mare si agiti ancora un po` per rendere la traversata piu` eccitante. Maria salta tra una lamiera ed un tronco d`albero adagiato nel mare, se non azzecca il salto si becchera` il tetano, Marito finge sicurezza rispetto alla scelta di farci organizzare il tour da Han, mentre io e Acciuga siamo visibilmente preoccupati per non dire terrorizzati alla vista delle zattere ormeggiate davanti a noi. Scatta il rosario, mentalmente tra l`altro, neppure sussurrato, perche` qui la maggior parte dei malesi e` musulmana e siccome sono gia`abbastanza incazzati coi filippini meglio non dargli altri motivi di urto.
Tra una barca e una tinozza compare il nostro capitano, grazie al cielo manovra una barchetta perfino con tettuccio, ok mezzo sfondato ma lui gentile mi fa sedere dal lato in cui e` intero per almeno 20 centimetri. Fa l`occhiolino ed uno strano sorriso, piu` una smorfia di dolore diciamo, ma basta pensar male...Infiliamo i giubbotti salvagente, tutti enormi e senza ganci, e partiamo. Han fa ciao ciao con la mano mentre io vorrei gridare AIUTOOOOOOO
Dopo mezzora di danza sincopata approdiamo all`isola che ci ripaga silenziosa di tanta sofferenza. Una meraviglia, uno stupore tale non l`avevo mai provato prima! Sara` che siamo in periodo di bassa stagione quindi in pochissimi a Manukan che e` affascinate e selvaggia, profumata e incantevole. Se mai Salgari fosse stato per davvero da queste parti non so cosa avrebbe potuto scrivere, di certo avrebbe vinto un Nobel.
Dopo un bagno letteralmente in mezzo ai pesci andiamo un po` in perlustrazione dell`isola. Notiamo che una recinzione delimita l`accesso ad una zona retrostante decisamente forestale. Si odono fischi e suoni di animali selvaggi quando improvvisamente ne compare uno. Una sorta di brontosauro, tipo Dino dei Flinstone per intenderci.
Marito dopo aver visto troppi “Quark” negli anni settanta dice che e` una specie di formichiere gigante, in effetti la lingua gli assomiglia solo che si muove tipo un coccodrillo, lento ma con lo sguardo sibillino che rivela anche la capacita` di movimenti velocissimi. Scattiamo qualche foto a mezzo metro di distanza, chiamiamo anche i bambini quando improvvisamente Dino fa uno scatto ed azzanna un pesce da un tavolo! Ok non e` erbivoro, meglio stargli alla larga. Apprendiamo da altri turisti che probabilmente e` scappato dalla riserva, in giro ce ne e` un altro piu` piccolo, “forse e` il piccolo” dice Maria, speriamo sia figlio unico.
(L`avvistamento non e` frutto di un`allucinazione, si tratta del varano, un “animaletto” che puo` tranquillamente staccarti un braccio. Ovviamente lo scopriamo al ritorno in albergo altrimenti col cavolo che gli facevo il reportage fotografico!).

Verso le quattro e` ora di tornare, il capitano e` venuto a chiamarci in spiaggia. Oddio, sfidare di nuovo il mare su `ste quattro assi incrociate mi fa sentire un certo movimento scomposto di budella. Come arriveremo a destinazione tutti e cinque con un mare cosi` piuttosto mosso diciamo? Se all`andata il ritmo era sincopato ora mi sembra che stiamo pogando come ai concerti solo che manca la musica. Ci scontriamo zitti e concentrati spalla contro spalla anche con un signore che ha chiesto un passaggio e io avrei voluto urlargli di NO, che cavolo, e` pure piuttosto in carne ma pareva brutto.
Il barcaiolo e` l`unico sereno e solo ora mi accorgo che ha un occhio chiuso, sguercio, andato. Non fa l`occhiolino, caspita, deve essere cieco, ci mancava solo questa...va beh, non so come ma guidati dal ciclope arriviamo al porto improvvisato ed appena metto piede sulla terra ferma mi lancio letteralmente a copofitto dentro una macchina che grazie al cielo e` quella di Han. Purtroppo pero` prendo male le misure e la calotta cranica urta violentemente contro il tettuccio. La scena e` ridicola e dolorosa da matti al contempo. Grazie al cielo non svengo ma sono preda di una crisi di riso fino all`albergo dove Marito spiega urlando che abbiamo bisogno del ghiaccio perche` sua moglie ha battuto la testa. Le risa isteriche lo hanno spaventato. Non era il caso di spiegarlo proprio a tutti, no?
Da li` in avanti seguono per me giorni di mal di testa atroce, inutile dire che al contattero`il mitico agopuntore!
Il resto della vacanza lo lascio commentare dalle foto...nonostante il dolore non mi abbia lasciato tregua ho impresso nella mente alcune immagini che non dimentichero` facilmente: fiori di colori cosi vividi da fare male agli occhi, un mare con talmente tante sfumature di blu che non potevo immaginare esistesse, pesci senza paura che ti vengono a cercare per esibire la loro bellezza e predominanza nell`ambiente acquatico, persone povere tanto gentili da condividere con te quanto di piu` prezioso posseggono, un sorriso verso il prossimo largo e fraterno dentro il quale si ci sente cullati proprio come nel mare.


















mercoledì 27 febbraio 2013

Prospettive (questa volta ce la faccio)

Non è che mi sia passata, anzi! È solo che ora si passa ai fatti e dunque insegnerò ai miei figli ad agire così:

                               "Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
                                Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
                                Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza"

Marchiatevi a fuoco queste parole, lo comanda la mamma (Gramsci le scrisse!)

Bene, al momento però la prole e' disubbidiente. O meglio, abbiamo punti di vista MOLTO differenti.

1. AGITATEVI
 Punto di vista di Polpetta

Al mattino, ore 7,30 circa.
"Mariaaaa muoviti con lo spazzolino!"
"Mamma mi dici sempre di strofinare bene e adesso devo fare veloce?"
"Maria ne hai una ventina di denti e non tremila come e' possibile che ci voglia un'ora?"
"Mamma aiutami non sono più capace a fare veloce, se mi passi lo spazzolino io apro la bocca!"
" Sei impazzita? Lo sai che Simon, il figlio di Ann la svedese,  si lava i denti da solo in tre minuti?
(Simon deve avere circa nove mesi ma non importa, e ' il primo nome che mi vine in mente!)
"Mamma non è colpa mia se sua mamma e' cattiva!"



2. ORGANIZZATEVIganizzatevi
Punto di vista di Acciuga

Ore 7, alle 7,15 deve uscire di casa.
"Mamma mi dai una cintura?"        
"Perché la tua dov'è?"
"Si è rotta, me ne serve una nuova adesso"
"Non abbiamo una cintura nuova adesso"
"Quindi vuol dire che mi cadranno i pantaloni?"
"Non credo se cambi i pantaloni non succederà"
"Succederà perché io sono magro"
"Troviamo una soluzione dai, sabato andremo a comprarne una nuova, magari un paio così non rimarrai più senza, ok?"
"Certo e io nel frattempo dirò ai miei compagni -scusate se state vedendo il mio sedere perché la mia famiglia fino a sabato non può accompagnarmi a comprare la cintura!"



3. STUDIATE
Prospettiva di Ado

Ore 7 di sera.
Musica a palla di un certo Linfao

"Edoooooo, cosa stai facendo? Scendi ad apparecchiare non fare il sordooooo"
Dopo una decina di urla accompagnate dall'eco dei fratelli che non vogliono fare il "lavoro" da soli (neanche si trattasse di apparecchiare per gli invitati ad un pranzo di nozze, va beh...)
"Mamma scusa ero concentrato, stavo studiando"
"Ma mi prendi per scema, eh?"
"Perché scusa?"
"Guarda che non sono sorda! Stavi ascoltando Linfao!"
"Mamma, ma come e' possibile ?"
"E' possibile figlio, non ho ancora bisogno dell'apparecchio acustico!"
"Ma no mamma...come e' possibile che non hai ancora imparato, si chima Lmfao"
" Ma chi se ne fregaaaaa!"
"Mamma comunque stavo studiano, lo giuro"
"Senti non giurare, ti prego  non giurare. Lo sai che oggi giurano i bugiardi???"
"Mamma calmati, Berlusconi non ha proprio vinto dai..E io comunque studiavo. Non lo giuro ma te lo dico va bene?"
"Senti, allora dimmi come puoi studiare con la musica a palla?"
"Io mi rilasso"
"Ma non ti devi rilassare!"
"Va bene, ma se l`argomento non ti piace non hai il diritto di farti passare un po` di noia con la musica?"

                       Caro Gramsci, siamo in alto mare...io pero non demordo (promesso!)



martedì 26 febbraio 2013

Prospettive....

Avevo in mente di scrivere un post leggero, questo fino a oggi, poi fatti politici del mio paese hanno iniziato a inquietarmi a tal punto che non so piu` neppure da dove iniziare.

Provero` comunque, con tutte le forze a pensare che forse si tratta solo di un`allucinazione. Provero`, perche` non e` facile darsi risposte neppure da qui.


Provero` a scrivervi quello che avevo in mente  anche se penso che piu` che scrivere avrei tanto bisogno di una chiacchierata con qualche amico sacerdote perche`  i pensieri che circolano liberi per la testa non vanno a braccetto con il mio professarmi cristiana. Mea culpa.

Dunque, facendo finta che non sia successo nulla, ma come faccio a fare finta? Non lo so, lotto perche` non credo che il male possa vincere e dunque non posso lasciare questo piccolo spazio che un po` e` casa mia e vostra, con una traccia di male, di resa...

Eppure come faccio a non pensare a tutti gli amici che oggi ci hanno scritto: trovatemi un posto in Cina, non posso piu` abitare in un paese che non e` piu` il mio.

Quanto dolore, quanta vergogna, quanta rabbia, quanta disperazione, quanti espatri  dovremo ancora sopportare?

Sappiatelo comunque, ficcatevelo in testa: noi esseri civili che crediamo nel BENE COMUNE come bene supremo per questa umanita` porgiamo la guancia ma non ci spezziamo!

Ok, il post leggero lo rimando a domani, ma non demordo, sono incazzata nera ma ho deciso: salgo e vado a raccontare ai bambini che ce lo riprenderemo il nostro paese, lo strapperemo dalle loro mani sporche e schifose che lo infangano, ce lo riprenderemo cosi`come i loro antenati lo hanno tolto dalle mani dei fascisti!






domenica 17 febbraio 2013

I am a Barbie girl!



Se non ho fatto la ruota del pavone e` solo perche` sono sprovvista di penne! Da circa mezzora mi sto beando come un `oca per  un`imprevista dichiarazione di eterno amore...


Amiche carissime, non impazzite dall`invidia, non e` quella di Marito, anche se devo dire a suo favore che quest`anno si e` ricordato di San Valentino (ma come? non l`abbiamo mai festeggiato! Mah, sara` l`aria cinese, sara` che siamo svegli da una settimana che un botto gli ha sfiorato la cabeza la scorsa settimana.  Sara` mica che deve farsi perdonare di aver guardato qualche cinesina cinesotta????)
Il giuramento di imperitura benevolenza, dopo una settimana di battibecchi, liti e divergenze degne di un`adolescente in preda ad una crisi d`identita`, viene da mia figlia. La tigre quattrenne che ha messo a ferro e fuoco la famiglia   stasera e` tornata ad essere un docile ovino.
Ok, non e` tutta colpa sua, diciamolo. Anche la progenie maschile ha inferto colpi giornalieri non da poco, chi al risveglio perche` troppo presto (alle 11) chi per via dei compiti d`italiano (che ho inventato per l`occasione dicendo che erano stati assegnati dal Ministero Italiano tramite  mail. Ma cosa devo fare io se sono maestra, eh?). Comunque al loro attacco siamo abituati al suo non lo eravamo ancora.
Stare una settimana di vacanza sempre tutti insieme e` stata una  prova non da poco! Il prossimo anno faremo come i cinesi, andremo in vacanza. Ah gia` ma saremo comunque tutti e cinque insieme, no allora no, faremo come quest`anno e staremo qui, gireremo Shanghai che mezza vuota non e` niente male, ci rimpinzeremo di dumpling all`unico ristorante aperto nella zona, trascineremo con violenza i figli a qualche mostra, guarderemo film taroccati appena usciti al cinema litigando sul titolo scelto (per cui di solito si inizia con Cinderella numero 4, si hanno fatto ben 4 episodi successivi, e poi non appena la tigre si addormenta si passa silenziosamente a Zohan, una zamarrata tremenda che Ado ci obbliga a vedere una sera si` ed una no, per finire con intravedere qualche scena di un film che prima o poi, verso i 70 anni, se i figli saranno fuori casa, cavolo riusciremo a scoprire come finisce no?!).
A complicare la situazione mi ci sono messa pure io, ammetto! Ieri, siccome era tranquilla, ho avuto la magnifica idea di chiamare una signora per farle fare i twister ai capelli. Risultato, dopo 4 ore di snodamento e seguente intrecciamento, Polpetta era una furia. Non appena la povera parrucchiera, che si e` beccata una serie di insulti in italiano degni di una scaricatrice di porto, ha varcato la soglia per uscire lei  si e` infilata il pigiama ed ha iniziato una protesta danzante silenziosa e righiante! Cosa dovevo fare io allora che per 4 ore le ho tenuto la mano, mentre con l`altra giravo pagine di libri, mettevo dvd, spalmavo pane e nutella, inventavo a misura storie di principesse con smalti di tutti i colori? Si` perche` con lei va cosi`, mica si accontenta di quelle scritte dagli altri, bisogna inventarsele seguendo il canovaccio che ogni volta butta li` per fregarti, per vedere se ce la farai a metter insieme una gru ed un pomodoro!


Poco fa, mentre la mettevo a dormire, la resa dei conti.
"Mamma, please give me your hand, I give you a sticker. A special one" dice lei un po` seria ed un po` mielosa.
"Perche` Polpi?" le chiedo sapendo che  nella sua mente gli adesivi sono qualcosa di molto speciale dato che Mr. Ginter, il suo maestro, li concede solo quando ci si comporta veramente bene!
"Because, you have been very nice this week and I will always love you Mum"

Inutile dire che vorrei mangiarla di baci! Le stampo un bacio in fronte e...buonanotte, domani si ricomincia la guerra. Lo so che questa e` una tregua, un dolcissimo armistizio che durera`, speriamo, fino a domani mattina. Vado a baciare anche i due Principi azzurri che quando sono nel letto pigiamati e puliti mi paiono perfino inoffensivi...allucinazioni di madre, lo so!



martedì 12 febbraio 2013

Chapeau


Niente male ragazzi, chapeau ai cinesi in materia di fuochi!

Come promesso ecco il resoconto semiserio della notte de fuego che ci ha lasciati desti sino all`alba, inizialmente emozionati e trepidanti come bambini (all`incirca sino all`una) ed infine (verso le quattro) furenti come una coppia di puma perche` a tutto c`e` un limite anche al divertimento, e che cavolo!
Ad esser sinceri, io come al solito ho dormicchiato tra un botto e l`altro mentre Marito si alzava continuamente a controllare Polpetta (azione inutile dato che pare sia rimasta avvinghiata alle braccia di Morfeo come in un incantesimo per tutta la notte). Per solidarieta` diro` dunque che non abbiamo avuto pace, in fondo esser disturbati dal suo fastidioso turbinare tra le lenzuola non e stato carino.
Andando per ordine: nel pomeriggio telefoniamo al service del compound per accertarci sull`ora in cui iniziera` lo spettacolo. Ci comunicano che sara` alle sette e trenta. Un po` stupiti per l`ora scelta (ma proprio in mezzo alla cena?) pensiamo che, pazienza, mangeremo al termine, i fuochi dovrebbero durare circa 40 minuti, anche se odio mangiare tardi ce la possiamo fare!
Sono circa le sei e mezza e la triade minorenne, innervosita dall`attesa, inizia ad aggirarsi verso la cucina (tutti la madre, ahime`). Vengono saccheggiati: cinque marshmellows, una manciata di mandorle, un pezzo di parmigiano, mezzo pacchetto di pop corn, un bicchiere di coca cola e perfino l`ultimo biscotto della scorta italiana. A quel punto non ci vedo piu` (il biscotto me l`ero riservato per un momento di fatica, imboscato per benino dietro i bicchieri piu` alti ma nessun luogo ormai e` sicuro. Ado e` piu` alto di me e dunque vede la cose dalla mia stessa prospettiva. Devo pensare a nascondigli bassi, bassissimi tipo l`ultimo cassetto della cucina ad esempio, magari perfino sotto i sacchetti della spazzatura).
Prima che attacchino tutto il genere commestibile, come le camole i maglioni, decido cambiando programma che si anticipa la cena. Marito un po` perplesso si adegua e, richiamato al dovere della tavola, come una lumaca esce dal guscio del suo microufficio dove pensava di essersi rintanato per sfuggire alla settimana di vacanza che l`attende con noi.
Interpretando la parte il padre felice del Mulino Bianco apparecchia giulivo per cena, ma dove vuole lui e cioe` sul tavolino di fronte alla tv. Abbiamo detto ai bambini che, siccome a differenza di tutti gli espatriati che in questa settimana sono in vacanza in isole da sogno noi staremo qui a Shangahi, faremo comunque cose speciali!
(Per la triade “speciale” e` considerato per esempio mangiare davanti alla tv). Ok concediamo con magnanimita` questo fuori programma, tanto porto in tavola la passata di piselli! A casa nostra si procede cosi`: un colpo al cerchio ed uno alla botte o come diceva mia nonna si alternano il bastone e la carota.
In genere se cucino la minestra faccio anche la pizza (i commenti su questo curioso abbinamento di portate me li scriverete in separata sede, grazie). Se qualcuno conosce metodi educativi piu` efficaci si faccia avanti, accettiamo consigli e ci impegniamo a provarli sul campo!
La gioia iniziale dei tre piccoli porcellini alla vista del tavolino imbandito dura poco e lascia spazio a un vigoroso brontolio per via del menu` ma siccome Peppa Pig e` in grado di lobotomizzare anche il piu` restio degli spettatori, la triade procede a svuotare il piatto meccanicamente. Pazienza se non si renderanno conto di cosa stanno mangiando, l`importante e` che lo sappia io che ancora per un po`di anni saro` responsabile di cio` che ingurgitano.
Ore sette e trenta abbiamo terminato la cena e stiamo per infilarci i cappotti, precisi come orologi svizzeri al compound scoppiano i primi botti. Con movimenti degni della miglior squadra di nuoto sincronizzato io e Marito ci spartiamo i figli: io arrotolo Polpetta nella sciarpa, lui barda Acciuga come se dovesse affrontare una spedizione nell`Antartico (ormai col figlio di mezzo rasentiamo livelli paranoici da malattia mica male) ma le chiavi non si trovano per cui la squadra perde colpi. L`uno incolpa l`altro ma grazie al cielo spunta dalla borsetta paillettosa della principessa il mazzo di scorta (santa figlia, cosa ci faceva li non si potra` mai sapere ma va bene cosi, andiamo avanti e ritroviamo il ritmo).
Inutile dire che Ado esce solo con una felpa addosso. Il numero di ormoni in circolazione alla sua eta` dovrebbe comunque servire a renderlo immune a qualunque tipo di raffreddamento e poi io riesco a fare una cosa alla volta, compreso preoccuparmi dei figli, per cui pianto un paio di urla a casaccio ma piu` per metter la coscienza a posto che per altro.

Giunti al piazzale dei fuochi rimaniamo subito a bocca aperta. Per terra ci saranno una trentina di scatoloni pronti allo scoppio. Mai visto cosi` tanti petardi e soprattutto cosi`vicini ai miei piedi. Uno spettacolo contro ogni minima regola di sicurezza sta per iniziare!
Maria rimane incollata ad una gamba inizialmente impaurita dal runore poi sceglie impavida di salire sulle spalle del papa` per avvicinarsi al cielo, Acciuga urla esaltato col suo fido amico Giacomo mentre Ado si e`intrufolato davanti. Lo vedo posizionarsi al fianco di due biondone in jeans-a vita bassa fasciate che per tutto lo spettacolo mandano messaggini e urlettano sculettanti. "Ma cosa fai?!" Vorrebbe dire la voce materna “Ottima scelta ragazzo” la voce paterna. Grazie al cielo stiamo zitti entrambi anche se abbiamo notato tutto. I genitori sono proprio come quelle scritte che negli anni ottanta riempivano i muri di Torino ZEUS TI VEDE!
45 minuti di luci simil-stelle cadenti di susseguono senza interruzione, meraviglioso spettacolo che mi riporta a quelle emozioni semplici di quando ero bambina e bastava un lecca lecca a cambiare la giornata! Ora dovrei mangiare una Sacher intera o due panettoni al cioccolato e pere di eataly per riportare le endorfine alle stelle ma si sa` fa parte del gioco della vita.
Tutti gli adulti presenti sono esterefatti e rapiti dal gioco di rumori e luci. Anche io sono commossa e noto sullo sguardo di molti un “che” di inebetito che fa davvero tenerezza.
Perfino il tedesco tutto d`un pezzo che ogni di`, alle sei del mattino, cadesse il cielo, corre per il compound impavido sotto qualunque condizione atmosferica, abbozza un espressione fanciullesca che non credevo gli fosse umanamente possibile esprimere.
Immersa in un clima cosi`poetico odo marito soffocare a stento un bercio di paura. Un pezzo di tizzone, cadendo dal cielo, gli ha sfiorato la chioma. Oddio potrebbe trasformarsi nella Torcia Umana dei Fantastici Quattro! Cosi lo scanso velocemente. E` l`istinto di sopravvivenza o forse la poca affinita` con i supereroi.

Grazie al cielo nulla di terrificante accade. Il tizzone si spegne subito e scoppiamo in a fragorosa risata che contagia i vicini, tanto mica e` capitato a loro!
Siamo sul finire dello spettacolo, Maria a quel punto fa un paio di domandine delle sue: una con interesse per la fisica e una molto pragmatica. “Come fanno a colorare i fuochi di rosso?” “Papa te lo spiega a casa” con l`altra ce la posso fare “Ma ora chi pulisce?” Oddio, penso, devo averla stressata non poco sull`argomento se in un momento cosi`poetico lei pensa che comunque ci sara` un dopo che prevede un faticoso repulisti! “Non ti preoccupare, questa volta non tocca a noi” rispondo tranquillizzandola.
Al termine dello spettacolo ufficiale che e` stato davvero impressionante rimaniamo ancora un po` a chiacchierare con un gruppetto di vicini di casa. Il clima ora e`intimo, sara` il buio, sara` il freddo ed il silenzio che si riprende il suo spazio, la serata si conclude con un finale degno di una favola.
Un papa` ci sorprende con quelle semplici e suggestive lanterne rosse cinesi del passato, fatte di carta finissima che, gonfiate dal calore di un tizzone, si librano verso l`alto e vorticano nel cielo costellandolo di magiche striature luminose.
Che dire? Chapeau mia cara Cina!


ps. Ado, cercando su Wikipedia quale sia la magia del rosso dei fuochi d`artificio scopre che si tratta dello “Stronzio”. Lascio alla vostra immaginazione le considerazioni filosofiche che seguono e le urla che emettiamo in coppia per evitare che lo ripeta all`infinito....




domenica 3 febbraio 2013

Xin nian kuai le : Buon anno nuovo!


Shanghai e` tutta in fermento ed io, pur appartenendo alla tribu` degli animi statici e stanziali, in questa atmosfera di sfrigolio mi trovo benissimo. “Sara` il pollution che ti fa cambiare le emozioni” dice la mia insegnante di cinese. Ma si`, la spiegazione ci puo` stare. In Italia quando non conosci la natura del malessere si dice che e` lo stress, qui l`inquinamento!

Bene, l`eccitazione in salsa di soia e` dovuta al Capodanno ormai incipiente. Certo che e` un po` surreale rifesteggiare dopo solo un mese ma, considerato che Marito durante il Capodanno, quello vero per noi occidentali, era ridotto in stato cerebrale catatonico dall`influenza, ho deciso che ci rifaremo coi botti cinesi. Se saranno degni di gareggiare con quelli di Napoli ve lo faro` sapere a fuochi conclusi. Non aspettate un resoconto a breve pero`, pare che qui durino un tot di giorni. Sulla lunghezza dunque vincono loro, sui decibel ho dei dubbi. Notoriamente a sfondare la barriera del suono noi italiani siamo imbattibili anche solo facendo quattro chiacchiere attendendo i figli  fuori da scuola!
Vedremo.
Dunque, per festeggiare degnamente "bisogna iniziare a pulire la casa"  dice Xiao Li, la signora che, combattendo disperatamente contro la teoria  del caos che prende forma automaticamente a casa nostra, mi aiuta a mantenere un livello di decenza tra le mura domestiche. Immediatamente mi pento di averle chiesto quali siano le usanze locali e di aver dichiarato ad alta voce di volerle seguire! Potevo pensarlo magari e invece no, l`ho detto e pure con una certa convinzione. Non osservando neppure la tradizione italica di fare le famose pulizie di Pasqua non so cosa mi sia preso. Ogni tanto, con la smania di non essere troppo italiano-media, esagero su versanti esterofili che poi mi mettono in crisi (vedi le volte in cui ho cercato di convertire la famiglia alla gioia dei noodles che tra l`altro fanno schifo anche a me...).
A me piace stirare, tuttalpiu` lavare piatti (bugia) ma pulire col mocho lo detesto. Per fortuna Xiao Li e` un tornado di donna e mi dice che non dobbiamo fare tutto in un giorno. Comunque, siccome e` anche un po` psicologa come dice Marito quando gli dico che ci  capiamo senza parlare, vedendomi triste ed impacciata mi affida un compito che posso eseguire: riordino i libri e li spolvero. "Mettiamo la musica" suggerisce, almeno cosi’ io interpreto data la mia  scarsa comprensione del cinese. Ok mettiamola e balliamo vorrei dirle ma cosi` infrangerei la prima usanza in cinque minuti. Non va bene. Mettiamo la musica e addobbiamo la casa!
Dopo qualche giorno di curiosi repulisti che comprendono il lustrare lo zoccolino del pavimento (?) e sistemare i bicchieri per grandezza nella credenza (?) parte la seconda usanza: si cucina! Xiao mi deve aver presa alla lettera e sta cercando di trasformare l`esemplare tipico di donna europea frastornata dalla transumanza in un territorio sconosciuto in un esemplare asiatico mite e ordinato. Ce la mette proprio tutta e io dal canto mio spero di non sembrarle troppo un monolite.
In sostanza ieri ha cucinato tutta la verdura che ho portato a casa dal mercato trascinandomi borse pesantissime che pensavo avrebbero dovuto contenere l`approvvigionamento per la prossima settimana.
Non proprio in un batter d`occhio ma in una decina di minuti, mentre uscivo per procacciare la carne ad Ado che sembra averne lo stesso bisogno che un Vampiro ha col sangue, Xiao Li ha preparato una tale quantita` di piatti da far invidia a un pranzo di Natale di una famiglia media italiana. E non parlo di una famiglia piemontese, e` ovvio!
Cosa potevo fare? E` nella mia natura essere gentile, tranne coi figli quando fanno i compiti naturalmente, quindi l`ho ringraziata con un abbraccio pensando con tristezza che avrei mangiato verdura cotta con aglio per colazione, pranzo e cena senza neppure lamentarmi. L`alito cinese batte quello piemontese dopo la bagna cauda 3 a 0, ve lo garantisco, provato sul campo ogni di`.
A questo punto incomincio ad aver paura sulle prossime usanze alle quali saro` edotta ma Xiao Li dice che sto andando bene per cui non posso deluderla. Gia` da alcuni giorni ho eseguito anche il consiglio di far indossare mutande rosse a tutta la famiglia che sa di avere per casa una donna a tratti delirante e accetta di buon grado qualche stranezza in cambio di un clima sereno e allegro.
Al momento sembro aver toppato solo su un paio di cosette: 
1) Ho dato erroneamente la busta rossa (hong bao) contenete un regalo in denaro a Xiao Li  il mese scorso che per me era Natale e dunque l`occasione per scambiarsi presenti. Quindi dovro` provvedere ad un altro hong bao. Magari a Marito non lo dico che se no mi dice che leggo, mi informo, faccio la saccente sulla cultura cinese e poi come al solito nella vita pratica combino pasticci.
2) Il secondo errore e` stato che le ho regalato quattro arance che lei ha gentilmente cercato di rifiutare. Pensavo lo facesse per educazione e cosi` ho insistito. "Due sono per i tuoi figli" le dicevo in  perfetto cinese dato che avevo esercitato la frase per un`ora  "e due sono per te e tuo marito" ma lei rifiutava o meglio me cercava di restituirmene una. Eppure avevo visto fare lo  stesso regalo al mattino a scuola da Maria. La rappresentante di classe, una mamma malese  ha regalato due arance al maestro e due alla maestra come segno augurale di prosperita` e salute e loro hanno apprezzato. Peccato che non mi sia ricordata che il numero quattro porta male, malissimo anzi! Infatti il suono 'ssssss" (proprio come quello del serpente a sonagli che bisogna emettere per dire il famigerato 4) e` molto simile alla parola "morte"!

"Che figura da ignorante" mi ha detto Ado senza farmi lo sconto, "ma poi la Malesia ti sembra tanto vicina alla Cina?" In effetti, a pensarci bene ci saranno piu` di 4000 chilometri di distanza. E` un po` come dire a un milanese "Ma come? Non festeggiate anche voi il ramadan?"

                                                                                               
Tra una figuraccia allucinante e una scoperta di qualche interessante tradizione orientale che ho deciso di fare nostra auguro di nuovo a tutti....BUON ANNO NUOVO! 
                       


p.s. Per rendere la cena di Capodanno davvero eccellente al Cialifu (alias Carrefour) propongono succulenti piatti semi pronti da lascire i clienti a dir poco a bocca aperta.


Si`, e` proprio quello che stavate immaginando: nientepopodimeno che una faccia di maiale  in versione bidimensionale! Mentre la fotografavo ho iniziato a canticchiare a bassa voce la vecchia filastrocca che tutti conoscete:
“Non mi hai fatto niente faccia di serpente
non mi hai fatto mai fatto male faccia di maiale
non mi hai fatto nulla faccia di Betulla!”

Per i palati piu` esigenti ho scovato anche  queste altre possibili portate. Aspetto ordinazioni!





L`ho detto che il pollution fa male... (^^)

domenica 20 gennaio 2013

Chi vuol esser lieto sia...


Sono rientrata nella mia seconda vita. Ho indossato la tuta di Wonderwoman che mi va un po` stretta semplicemente per via dei sei panettoni, due chili di gianduiotti, qualche manciata di noccioline e un paio di abbondanti teglie di lasagne che ho divorato in Italia ed eccomi qua, di nuovo a Shanghai.
Sorvoliamo su come mi sta la tuta elasticizzata, sorvoliamo sul fatto che sei cose insieme mi riescono mediamente tutte maluccio, sorvoliamo sul fatto che non ho poteri magici come Wonder se no` avrei immediatamente fatto guarire Acciuga che si e` ammalato in coincidenza della prima uscita serale cinese con Marito (e questa volta mi spiace ma si trattava di una cena di compleanno al Mint, un locale con tanto di vasca per gli squali, ma gli ho dato l`antibiotico e vaffambagno ai buoni propositi con l`omeopatia), il paragone con Wonderwoman non ci sta o forse non mi entra (sempre per via della tuta di quella maleducata taglia 38)!

Pazienza, mi e` sempre stata piu` simpatica Mafalda che odia la minestra come me, lo ammetto ma fa meno figo il paragone con la tappetta incazzata taglia L per iniziare il primo post dell`anno nuovo, no?
Esiste un supereroe che si divide in due? Che ha uno sdoppiamento della personalita` senza essere per forza in cura dallo psichiatra? Ma non in due parti uguali, no, sarebbe troppo facile. A questo punto forse, sulla base di questa doppia vita che mi sta capitando di vivere, lo potrei inventare io, che dite?
Riprendendo dall`incipit e lasciando stare le divagazioni che ormai da quando sono qui sono all`ordine dei miei pensieri e` difficile dire quale sia la mia prima vita e quale la seconda. In pratica mi sembra di vivere due realta` parallele. Al mattino sono tutta “cinese” o almeno vorrei esserlo. Mi alzo all`alba, bevo un bicchiere di acqua calda che mi fa schifo ma aiuta immediatamente a ricordarmi che sono in Cina, prendo il caffe`per ricordarmi che sono italiana, sveglio i bambini e metto a tavola insipidi biscotti orientali per Maria (quelli al gusto popcorn) urlo come solo una madre italiana sa fare con i propri figli che si rifiutano ostinatamente di seguire gli ingranaggi della giornata!
Spedita a scuola la triade a me affidata per la crescita alcuni giorni leggo, altri mi immergo nello studio del cinese con scarsissimi risultati dato che, se non c`e` l`insegnante a vigilarmi, mi interrompo come solo un adolescente saprebbe fare meglio per mangiare un biscotto, per fare una telefonata, per accendere il computer ecc...poi a pranzo mangio una bella pasta al pomodoro perche` il richiamo della fame si fa sentire e il riso non mi sazia, neppure quello cinese mannaggia!
A volte ci sono progetti della scuola da seguire, altre volte faccio un giro in citta`, altre vado a trovare nuove conoscenze, altre come ieri invento un lavoro nuovo (ne parlero`a breve) altre scribacchio in attesa di un`idea geniale (recentemente si e` affacciata di nuovo la Befana nella mia mente per cui credo che sfornero` qualcosa al riguardo, iniziate a prenotare sulla fiducia), altra partecipo ad un gruppo di cucina, il tutto si svolge a ritmi alterni in salsa italo/ cinese.
Nel pomeriggio inizia invece la fase italica. Apro il computer e attendo i collegamenti skipe! Vedo tra i nostri amici chi va presto al lavoro e chi no a seconda di quando si accende il quadratino blu. Le amicizie vanno curate si sa quindi dedico molto tempo a scrivere mail, telefonare e skipare.
Non e` facile coltivare amicizie qui e tenere amicizie in serra a casa ma si puo` fare. Oddio il paragone con le piante e` davvero azzardato: ho causato il decesso di due orchidee in soli 15 giorni durante il soggiorno natalizio (e dire che Alberto me le aveva tenute con tanta cura) ma in quanto ad amici so fare meglio, giuro!
Secondo me basta non essere troppo equilibrati. Se fossi molto ordinata penso che andrei fuori di testa nel cercare di fare tutto bene. Partendo dal presupposto che ieri sera verso le sei, come mi faceva notare un`amica ho iniziato tutta allegra a preparare i muffin al cioccolato con i bambini che avevo per casa (i suoi e i miei piu` uno passato per caso) ma alle sette e mezza non avevo ancora pensato ad uno straccio di materiale commestibile da mettere in tavola, ho dato la dimostrazione che a volte sovvertire l`orine mette in salvo dalle frustrazioni.
I suoi bambini erano molto felici e pure i miei tanto che dopo la cena dolce hanno fatto tutti i compiti senza fiatare!
Ok non dovrei farlo troppo spesso onde causare il diabete infantile anche ai figli degli amici ma fino a che avro` scorte italiche di tonno Coop e agnolotti Giovanni Rana pronti in tre minuti Marito non si accorgera` di nulla e non mi denuncera`al Comitato Protezione Nipoti Nonne Italiane.

Tutto questo panegirico per dire che:
1. Sono volontariamente ingrassata in Italia (nel senso che non mi sono opposta a nessuna offerta di cibo mi si presentasse davanti, salato, dolce e perfino agrodolce che mi ha sempre fatto schifo) .

2. Sono ancora euforica per la serata fuori a Shanghai durante la quale dopo cena abbiamo ballato dalle 24 fino alle 24,30 perche`la baby sitter (ca..o!) se avessimo tardato troppo si sarebbe trasformata in una strega. 

3. Sono disordinata ovunque mi trovi ad abitare, sia che si tratti di un monolocale che di una villa a tre piani sono in grado di seminare ovunque i miei effetti personali e di perdere telefono, chiavi e portafogli in un nanosecondo.

4. Sono interessata a intraprendere un nuovo lavoro qui ma facendo qualcosa che mi permetta di realizzarmi nella professione casalinga. Sotto sotto sono un`insegnante con l`animo da massaia.

5. Sono fermamente decisa a dimagrire ogni lunedi`, per questo ogni inizio settimana compro sei chili di mele e faccio felice il fruttivendolo e infelice la mia famiglia che poi deve mangiarle in tutte le salse perche` tanto io alle 12 mi faccio la pasta, tuttalpiu` un paio di toast mica mi mangio una mela, che tristezza! 

Ma soprattutto sono onorata e riconoscente delle mie vecchie storiche amicizie che mi hanno coccolata in Italia e di tutte quelle nuove conoscenze che si stanno affacciando qui!
Ovviamente a tratti sono un po` allucinata ma pazienza, dopo il primo paragrafo l`ho detto subito: non ho nulla a che fare con Wonderwoman !
Chi sottoscrive con me il club delle Mafalde ? In fondo la rognosetta di sei anni che porta il fiocco abbinato al vestito e abbraccia allegra ogni tipo di rivoluzione pur di portare un po` di giustizia nel mondo non e` male, no?