Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

domenica 6 ottobre 2013

Bali nord versus Bali sud

Ogni specie vivente ha un preciso ambiente in cui combinare i fatti propri: vedersi con gli amici, costruire casa, fare famiglia, perfino andare in vacanza. I pesci fanno tutte queste cose sguazzando nel mare, agli uccelli e` dato di librarsi a destra a manca nel cielo e a noi umani e` stata messa a disposizione la terra. Ti pare poco?

A quanto pare si`perché a noi piace andare oltre, ficcare il naso in ambienti altrui. Non so bene cosa sia `sta roba che ci prende ogni tanto ma e` chiaro che qualcosa nel progetto originale e` andato fuori controllo.

Per questa ragione la scorsa settimana, siccome qui in Cina usa fare la vacanza ad ottobre, mi sono trovata per l`ennesima volta legata ad un sedile di un velivolo low cost che dopo sole 10 ore di panico e due saliscendi su altrettanti minuscoli apparecchi ci ha trasportato a Bali.

Non so quante volte ho giurato che non avrei piu` lasciato terra se non per il viaggio definitivo, durante il quale si dice in giro non si soffra piu` alcun male compreso il terrore da volo, eppure anche stavolta ho trasgredito la promessa affrontando a dir poco le pene dell`Inferno.

Se si potesse fare l`anestesia totale pre volo io la farei. Anzi mi sa che la proporrò` alle compagnie aeree perché mica siamo in pochi a perdere il controllo delle proprie funzioni cerebrali stando coi piedi per aria. Alzi la mano chi come me, non appena la scatoletta a forma di supposta stacca dal suolo le ruote, non inizia ad avere le pulsazioni di un topo braccato, la tensione muscolare degna di un pugile e la sudorazione del cane dopo 10 giri di corsa al parcoSe siamo in pochi avete barato!
Le hostess e i piloti sono una categoria a parte. Forse un esperimento riuscito a meta` tra la razza umana e i volatili.

Bene volevo parlare di Bali. Tanto per incominciare dire “vado a Bali” non indica un luogo ma un` isola intera. L`ho scoperto poco prima di partire, santa ignoranza direte voi! Quindi bisogna scegliere una meta. Ora, siccome come dicevo poc'anzi qui in Cina era vacanza, questo implica che un miliardo di persone si sono spostate. Ok non proprio tutte a Bali ma comunque trovare una sistemazione non e` stata cosa semplice.

I luoghi “fighissimi” che ci avevano indicato gli amici locali erano straripanti di turisti, leggendo su TripAdvisor avevamo paura di finire a Rimini cosi...
dopo alcune ore di perlustrazione su internet, qualche “leggero” innervosimento di Marito abbiamo prenotato. Destinazione nord, Lovina.

Il nome della dea a cui e` intitolata la cittadina ci piaceva parecchio, le spiagge di sabbia nera dipinte parevano qualcosa di affascinante e la tranquilla quiete del paradiso terrestre che vedevamo sulle foto ci ha conquistato. In effetti nulla di questo e` stato smentito solo che: giunti finalmente all`aeroporto l`avventuroso viaggetto in mezzo alla foresta tropicale che dovevamo fare per raggiungere Lovina si e` trasformato in un incubo di tre ore e mezza. 

Anche questo sapevamo, intendo dire che sarebbe durato un po` piu di un paio di ore…. Ma un conto e` leggere sul sito “il primo vero contatto con Bali lo avrete subito, sperimenterete qualcosa di vero e autentico, un nostro pulmino verra` a prendervi portandovi a destinazione percorrendo una strada che vi rimarra`nel cuore, incontrerete scimmie e vedrete fiori di ogni genere, risaie e antichi villaggi..” ed un conto e` essere accolti da un simpatico signore che non parla quasi inglese e guida come puo` per un territorio che andando verso nord diventa decisamente montuoso (grazie al cielo nessuno soffre mal d`auto).

Altro che romanticismo quando sei già stravolto da una giornata di volo. Certo se prendevamo la Singapore Airlines in cinque ore col diretto senza quasi accorgercene saremmo stati in Indonesia in un battibaleno, il tutto a soli 1000 euro a cabeza! “No es tu destino” ha detto un`amica peruviana che e` venuta a trovarci. Si infatti il mio e` quello di ammazzarmi di fatica ogni volta e di far finta che sia molto piu` COOL!

Riassunto: dopo quattro fantastici giorni nell'eccessiva tranquillità del nord abbiamo lasciato il Paradiso. La quiete per noi cinque deve durare poco, siamo gente che si ricarica in fretta. Dopo un paio di bagni in solitudine, tre cene a lume di candela, una lunga passeggiata a raccoglier conchiglie, un uscita in mare alle sei per vedere i delfini e perfino un massaggio con oli profumati ci siamo rotti e siamo fuggiti al sud.

Il tocco finale l`hanno dato tre cantori locali che una sera intonando per noi “Paese mio che stai sulla collina…Che sara` saraaaa`…Paese mio ti lascio e vado via!” Non ho resistito, troppo languore compresso da tempo e` esploso producendo un pianto mai visto prima. I bambini allibiti e marito che mi abbracciava come se mi fosse morto un parente!

Lo so che sembra una cosa da pazzi ma in questo luogo idilliaco non eravamo precisamente in due. Ricordate? Viaggiano con noi: un adolescente perennemente di musica rock munito, una piccola polpetta di cinque anni che alle sette del mattino anche se sei in vacanza ti salta nel letto zeppa di energia da vendere, un non più bambino ma nemmeno ragazzo che rompe le scatole più o meno su tutto dato che sta cercando una collocazione nel mondo! Quello era un luogo da viaggio di nozze! Anche se a dire il vero Marito dice che se mi avesse portato in un posto del genere avrei lanciato l`anello in mare dopo due ore. Per questo abbiamo scelto di fare il giro della Normandia zaino in spalla. Un`altra era. Pre-cervicale direi!

Bene, al sud dell`isola, a Semyniak, in mezzo al caos, alla musica, all'oceano che ha onde mai viste, al cibo più spicy della terra tutto quanto indicato sopra riguardo ai figli ha perso un po` di tono, si e` mescolato diventando pian piano sopportabile, perfino molto piacevole sul finale!

Che dire, sembravamo quasi la famiglia Mulino Bianco…a parte la conclusione sul secondo volo notturno di rientro durante il quale Ado ha dato fuori il meglio di se`rigettando sul fratello i due hamburger e tre papatine di Mc Donald`s che aveva ingollato nell'attesa tra un vole e l'altro!

Non mi dilungo sulla descrizione dello scempio per rispetto dei deboli di stomaco, vi basti sapere che due file di sedili da tre posti sono state interamente ricoperte con spessi teli di plastica e transennati per evitare la vista agli altri passeggeri.
Attendiamo la richiesta danni dalla compagnia aerea. Se tra voi c`e` un avvocato che si presti in nostra eventuale difesa si faccia avanti please.

Ed ora… qualche foto per dimenticare e scusarmi dell`immagine che  vi ho appena lasciato. Diciamo che con ‘sti figli faccio davvero fatica ad esser romantica!
















       

        E per finire....ecco a voi le medesime problematiche che affliggono anche il nostro povero paese!
     



   


sabato 21 settembre 2013

Spie come noi...

Sara` che l`autunno e` alle porte, sara` che mi sono distratta perche` al supermercato ho avuto un incontro ravvicianto con un topo che era lungo una spanna e mezza e correva su per la scala mobile mentre quella scendeva e quindi rimaneva fermo accanto al mio sandalo, dico a due centimetri dal piede, che schifo! Sara` che ha ragione la dottoressa Zhong (recente nuova infatuazione per quanto concerne il ramo agopuntura. Che fine avra` fatto il dottor Kim? Chiedera` qualcuno? Rimpiazzato causa nuovo incontro con medico donna ancor piu` “borderline” lo sapte che sono infedele in materia) e quindi ho troppe energie nel cervello che contrastano tra loro (?). Sara` tutto questo che da un po` non scrivo.
O meglio, ho scritto una marea di volte questo post nella mia testa, mentre andavo al Gia le fu (Carrefour, ricordate?) su un taxi che per ovviare alla coda saliva con due ruote sul marcipiede strombazzando ai passanti come se questa manovra fosse assolutamente normale, mentre preparavo la colazione maledicendomi infinite volte per aver insegnato ai bambini a mangiare cosi tanti tipi di cereali al mattino, mentre sudavo come un maiale per star dietro all`insegnante di pilates che urlava “Volete mica continuare ad avere quelle alucce di pelle molle sballonzolanti sotto il braccio per il resto della vita? Non siete dei pipistrelli ma donne!” Poco simpatica Jin, per non dire (str) ma efficace credetemi! Un uono non saprebbe colpire cosi` a fondo da farti sentire orrenda e vecchia in un colpo solo!
In realta`, dato il tempo intercorso dall`ultima apparizione, avrei una decina di post “alredy done” ma tranquilli mi limitero` alle ultime.
Bene, stamattina ho ricevuto un`altra cinesissima sorpresa. Dopo aver trascorso un `intera lezione di questa lingua per dirla con lea Nannini “bella e impossibile’ a discutere della pericolosita` dell`inquinamento dell`acqua ho deciso che in effetti, forse, dovremo smettere di bere quella del dispenser che non filtra i metalli pesanti ed anzi ci mette pure del suo per rincarar la dose aggiungendo un bel po` di batteri.
In realta` tutta la vicenda ha inizio la settimana scorsa quando ricevo in regalo dall`insegnante un pacchettino di pregiatissimo te`. Solerte come conviene al galateo occidentale lo apro per offrirlo a chi l`ha portato in dono anche se so benissimo che per un orientale questo gesto in verita` rispecchia un atteggiamento di cupidigia ma siccome gioco in casa si fa a modo mio e pazienza se pensa che sono famelica! Quando le ho portato il regalo di Natale dall`Italia lei lo ha infilato in borsa come una saetta senza neanche aprirlo davanti a me e recitare un monologo di gratitudine per la bellissima tazzina da caffe` Lavazza che le ho comprato ninetepopo` di meno che da Eataly. Dunque con questa siamo pari.
Verso nelle mug l` acqua calda bell`e che pronta del dispenser. La povera insegnante ancora un po`barcolla e sviene ma siccome e` cinese non puo` proprio inscenare la perdita dei sensi ed abbozza un`espressione tipo “sei balenga?”. Ricordo che per i cinesi e` molto malelducato far perder la faccia a qualcuno per cui mi lascia nella mia benedetta ignoranza che per fare un te` come si deve non si puo` assolutamente usare un` acqua “volgare” come quella del dispenser.


Di conseguenza, la scena procede e beviamo il nostro te` come due signore, sorseggiando pian piano dato che la spietata machinetta spilla l`acqua o gelata o rovente e chiaccheriamo in cinese o meglio io farfuglio e lei parla e siccome oggi mi sono svegliata proprio con l`animo tanto gentile non le dico che questo te` sa di fieno e di piedi sudati e che, se solo si girasse un nanosecondo, ci metterei dentro tre o quattro cuchiaini di zucchero e magari anche una goccia di limone pur di dargli un qualunque sapore. Il te` cinese non fa per me, sara` pure salutare ma io preferisco quello che mi offre la mia amica indiana, dolcissimo e cotto nel latte. Oh...l`ho detto! Ecco svelato il mistero per cui non porto in Italia alcun te ` cinese, fatevene una ragione!
Finita le lezione, ci salutiamo cordialmente e come sempre provo un misto di odio amore per colei a cui vorrei prelevare la conoscenza della lingua cavandogliela come si fa con un organo ed impiantandomelo dentro, nel centro del cervello. Il paragone e` un po` truce ma giuro che se fosse possibile, nonostante il mio terrore per le operazioni, potrei seriamente pensarci.
Dicevo, passano all`incirca venti minuti dal nostro “Zaijian” (arrivederci) e inizio a rivecere via mail una serie di proposte di consegna a domicilio di acqua minerale, di filtri speciali al carbonio per i rubinetti e di sedicenti laboratori tedeschi che offrono analisi dell`acqua gratuite. Lasciamo stare che usare la parola “tedesco” e` davvero prendermi per il c..., trattarmi come una cliente demente, ma dai, che noia con sta affidabilita` germana! Avrei preferito di gran lunga un laboratorio chesso`brasiliano, che magari veniva qui un tecnico e tra un` analisi ed un`altra si ballava tutti un po` di samba.
Va beh, se due piu` due fa quattro cio` significa che la ragazza ha venduto l`informazione a “qualcuno” di una famiglia scriteriata che da un anno a `sta parte beve acqua non sicura . Non e` la prima volta che vengo a conoscenza di questa “usanza” spiona cinese ma credevo che fosse roba da fantascenza, racconti di espatriati usciti di cotenna sempre a causa del pollution.
Dopo qualche attimo di sbigottiemento telefono a Marito e ci ridiamo sopra. Per sopravvivere in Cina a volte e` meglio non prender troppo le cose sul serio, e siccome siamo sempre perennemente a corto di carta igenica (se avete almeno un paio di figli per casa sapete di cosa parlo) magari ne approfitto e la prossima lezione butto li` l`argomento “Chua’nwe’i” (cacca in cinese) come se niente fosse.
Chissa` che terminata la futura lezione non ci arrivi qualche imperdibile promozione 3 per due del “Gia le fu” via mail che ci fara` risparmiare un paio di remimbi o meglio ancora un megarotolo in omaggio!





mercoledì 14 agosto 2013

Tu chiamale se vuoi... emozioni!



Waz up?
C`e’ che siamo tornati, che la nostra esistenza cinese riprende vita nonostante le mie paturnie da partenza mescolate alla voglia di scoprire ancora un po`come si vive nella terra del Dragone.
Quella che un tempo Napoleone defini` “il grande gigante dormiente” ci ha accolto qualche giorno fa all`aeroporto di Pudong piu come un polipo in preda ad un attacco epilettico. Tutto un fermento, un turbinio di gente che correva a destre e a manca, un`animazione continua nei cantieri spuntati appena abbiamo voltato le spalle. Torno dalla vacanza italica, che e` durata un paio di mesi, mica un paio di anni e mi trovo un ospedale di fronte a casa. E che diamine! Si fa cosi? Che poi e` pure brutto forte, lasciatemelo dire.  Se solo ci pensavate un po` di piu` cari fratelli orientali magari alla fine vi veniva benino, ma voi no! Dovevate dimostrare che siete piu veloci del mago Silvan quando aveva vent`anni (che poi a ventuno sembrava gia`un uomo di mezz`eta`, sara` per via dei capelli cotonati o dei movimenti melliflui e lenti che lo parevano far sembrare un mago al rallenty) e allora tenetevi l`obbrobrio tanto tra sei mesi lo rifarete no? Lo spero.

Se solo riprendesse vita per un secondo Napoleone oggi morirebbe immediatamente dallo spavento. Il Grande Gigante si e` destato eh ha iniziato a correre come Abebe Bikila, una furia della natura, con tutto rispetto avendo in famiglia un pezzetto d`Etiopia lo cito facendo anche un po` la coda del pavone.
Ma noi ormai abbiamo deciso di resistere, di sfidarli anche un po` questi cari abitanti una terra cosi`in fermento e di vedere se possiamo mescolarci anche un pochino, giusto per rendere il mondo piu`vicino. Che poi conoscendosi diventa piu` semplice stare tutti in pace anche!
Waz up? Que pasa? Dicevo o stavo per dire che e` successo che mi hanno wazzuppata. Traduco: siccome pare io non potessi piu` esistere senza questa applicazione, che oggi per chi vive lontano e` un po` come il tubo dell`ossigeno per un subacqueo, la mia famiglia ha deciso di comprarmi un telefonino wazupmunito.
Tutti felici, compresa polpetta che a cinque anni ha una competenza informatica decisamente superiore alla mia, i miei compagni di vita a dodici ore dall`arrivo in Cina mi si presentano a casa con quest`aggeggio col quale pare che:
Non potrò  più perdermi e telefonare disperatamente ai nostri amici italiani in grado di orientarsi per Shanghai come se fossero a Santa Rita perche’ ha inserite le mappe di mezzo mondo.
Non potrò più` dire che non ho riveuto l`sms perché  e` il piu affidabile del mondo e nessuno dotato di buon senso mi crederebbe.
Non potrò più` non sapere seduta stante cosa capita a chiunque sia wazuppato come me e quindi pensare a S. che sta portando avanti progetti bellissimi di scrittura creativa e grafica, a E. che e` chiamata a mettere in gioco mille energie per costruire un nuovo e piu` profondo legame sponsale e a S. che siccome e` la mia anima gemella ha wazup ma non lo usa.
Non potrò  più  ignorare il livello di inquinamento locale e quindi portare Polpetta al parcogiochi stupendomi di essere l`unica mamma senza mascherina calata sul muso nel giro di un chilometro.
Insomma non saro` piu` libera!
Unico vantaggio tangibile gia`provato sul campo, preparatevi perche` questa ha dell`incredibile, e` davvero bella, rullo di tamburi please....la bottiglia d`olio ricevuta in omaggio per aver effettuato l`acquisto del telefonino! Cosi stasera ho fatto la frittura col condimento gratis. Evviva siamo di nuovo in Cina!
Non e` una fandonia, belive me, giuro! E per dimostrarvelo...




p.s. La croce d`inizio post aveva un suo perché  e voi che mi conoscete bene a casa sapete che, per non morire di emozioni tristi nel salutarvi, strozzata dalle mie stesse lacrime, ho dovuto scrivere qualche scemenza!



mercoledì 5 giugno 2013

Intervista non prevista

Ho scritto poco ultimamente perche` la vita quotidiana si e` fatta sempre piu fitta di cose pratiche da svolgere.
 Ho cercato di scansarne alcune, tipo fare la spesa, preparare sei torte alle mele per il pic nic dell`asilo di Polpetta (ma quanto mangiano `sti nanetti?), andare a comprare le scarpe nuove alla progenie che sembra affetta da malattia tanto sta crescendo tutta insieme in ogni direzione, riordinare borsate di indumenti sportivi zozzi e puzzolenti perche` qui, da quando fa caldo, le scuole iniziano con una serie infinita di attivita` all`aperto da sfinimento..ho tentato anche di non cucinare proponendo dei simpatici toast ma la seconda sera mi han detto BASTA!
Nel frattempo ho riposto pero` ad alcune domande di un sito creato da Francesca, espatriata alle Mauricius (questo si` che si chiama fondoschiena, no?) che mi ha insignito di un premio. Ragazzi, e chi se l`aspettava?
L`ultimo premio che ricordavo aver riscosso nella mia vita era quello vinto in seconda superiore per la composizione di un`allucinante poesia su Vasco Rossi . A rileggerla...roba da far gelare il sangue nelle vene!
Dunque, per chi proprio desidera curiosare nell`intervista, ecco il link qui sotto

http://www.expat-blog.com/it/blog-del-mese.html

mercoledì 1 maggio 2013

Aiutooooo....mi si sono cinesizzati i bambini!


Stasera osservavo Acciuga mentre faceva la doccia e ho realizzato che, ahime`, non potro` piu` chiamarlo cosi` per molto. Da quando mangiamo un po` piu` cinese il lato B del suo corpo e` improvvisamente gonfiato ad altezza chiappa e, sul lato A, gli e` venuta una trippa che gli starebbe meglio il soprannome Dumpling (tradotto grezzamente: raviolo orientale)!



A casa, per difendersi dagli attacchi molesti dei fratelli, sfodera con una precisione da far paura a Bruce Lee mosse di Kung fu che il suo maestro poco alla volta gli svela. Dopo quattro mesi, quattro mosse, io mi sarei gia` ammazzata di noia e avrei mollato con una scusa senza senso (del tipo mi e` venuta l`artrite alle mani) ma lui che ha un animo lento e preciso no, osserva e replica. Non ci parla col maestro, e` troppo timido e dice che non serve, che noi non capiamo. In effetti forse ragione lui, io non so nulla in materia di sport, il kung fu si impara per osmosi!

Maria dal canto suo, per meglio inserirsi nel tessuto sociale locale, ha iniziato a tirar su col naso in una maniera che la sentiamo tornare dal parco giochi quando si trova a ben due stradine dietro casa. Nulla da invidiare al piu`esperto inalatore shanghaiese, ci fossero delle gare la iscriverei e forse guadagneremmo anche dei soldi perche` si sa` ai cinesi piacciono le scommesse e noi abbiamo cresciuto senza saperlo un popo` di campionessa! Ahime` nulla vale sgridarla, l`abitudine sembra aver posto radici profonde in soli otto mesi e al rimprovero del fratello che continuando cosi` non trovera` marito lei risponde che tanto sposera` un cinese lasciandoci tutti di stucco (per non dire di M).



Per concludere Ado, l`adolescente allergico all`acqua e al sapone, ha sviluppato una cinesissima mania per la cura dei capelli. Se avesse soldi suoi probabilmente vivrebbe in uno dei numerosissimi parrucchieri di Shanghai ma siccome e` ancora a carico nostro si accontenta di usare ogni mattina i meglio shampoo che trova in bagno causando un attacco di bile della sottoscritta che li compra svenandosi via internet appositamente per la sorella (notoriamente dotata di capelli MOLTO esigenti in quanto a prodotti anti-crespo).
Altra abitudine cinese che ha fatto sua in un batter d`occhio, o meglio, che ha portato dall`Italia insieme ai bagagli, sentendosi finalmente autorizzato a fraternizzare, e` quella di esprimere con un' emissione sonora dal cavo orale apprezzamento per cibi e bevande. Detto cio` si comprende come la sorella possa considerare poco serie le sue raccomandazioni circa il bon ton da esibire in pubblico.

Se sopravvivero` al processo di crescita dei miei tre “mostri” non lo so! Al momento alterno risate isteriche in farsetto cinese a sfuriate drammatiche degne solo di una madre made in Italy piuttosto allucinata.

martedì 16 aprile 2013

Ci vuole un fisico bestiale...



 Soffrire tempra il carattere” dice perfidamente la mia insegnante di cinese quando mi vede agonizzare alla ricerca di un suggerimento per non affogare nel mare oscuro della sua lingua.
Cresciuta con l`applicazione inflessibile di questa teoria pedagogica, guardandomi serafica ogni lunedi` ci prova anche con me la poveretta. Non me lo da' affatto un aiutino, un benche` minimo appiglio per evitare alla sua allieva l`ennesima figura di M per aver dimenticato come si dice l`ora, il clima, il latte, la famiglia e tutto quel che fa parte del linguaggio umano di base (perche` tanto, a rotazione, di qualsiasi argomento si tratti mi manca sempre la parola giusta per emettere una frase di senso compiuto).
A furia di temprarmi temo che diventero` dura come Angela Merkel che pare avere un animo d`acciaio, la spina dorsale di cemento armato e lo sguardo inflessibile della mia insegnante di cinese appunto. Pero`, in questa terra d`adozione, rimarro` muta, incapace di esprimere le mie volonta` se non con lo sguardo e i gesti, uno stile un tantino animalesco per una donna con una scolarizzazione media.
Bene, detto cio` in verita` volevo parlare d`altro e cioe` delle donne asiatiche che da un po` di tempo hanno deciso di votarsi al martirio, di immolarsi alla causa dell`estetica, di sottoporsi a rammendi e allargamenti cutanei pur di trasformarsi vagamente in modelli femminili simil-occidentali.
Sara` che la sofferenza non fa per me ma io proprio non le capisco. Va bene temprare il carattere, se proprio una pensa di essere un tantino troppo molliccia per affrontare questa vita senza uscirne triturata come la carne da polpette, ma temprare tette, naso, occhi ed ora pure il fondoschiena mi pare troppo.
Sara` che la donna ha bisogno per natura di essere ammirata, di piacere, di essere riconosciuta.
Sara` che qui va di moda tutto cio` che e` western, tra un po' magari anche la cellulite ed allora partiranno nuove esportazioni e l`economia della grassa Europa riprendera' alla grande.
Sara` il pollution, ne sono certa!
Ragazze cinesi, la donna piu` bella del mondo eletta lo scorso anno per Miss Universo e’ della vostra razza, cavoli, vorra’ pur dire qualcosa no? Ma la vogliamo smettere di inseguire `sta chimera di essere diverse da come siamo state pensate?
Noi che abitiamo la parte west del mondo ci trucchiamo con chili di eyeliner pur di allungare l`occhio tondo fino a farlo diventare vagamente affusolato e lungo come quello orientale e loro che occupano l`altra parte del globo lo strapazzano con tanto di scotch apri-occhi pur di farlo sferico come quello del pesce palla. 

Ragazze, e se ci cambiassimo di posto? Che ne dite? Noi veniamo a est e voi trasmigrate un po` a ovest. Saremo contente cosi`? Non ne sono certa, perche’ noi donne siamo un tantino elaborate, per definizione complesse, mica esseri sempliciotti dotati di un solo neurone. Quello e`l`altro progetto del Creatore, il primo, la prova, quello su cui e` andato con cautela, poi ci ha preso gusto.
Diciamocelo, con noi pero’ gli e` scappata un pochino la mano. Come quando getti il sale per la pasta mentre stai facendo ripassare le tabelline ad un figlio e cosi` finisce che ne metti sei o sette di pugni a seconda di quanto ti fa incavolare. I neuroni in nostra dotazione sono  parecchi e cosi` ora siamo tutte prese a farli girare per il verso giusto. Roba da circo in certo giorni!
Le donne cinesi hanno iniziato ad avere il complesso del seno piccolo da pochi anni, prima erano rinchiuse tra di loro e quindi ignare delle forme giunoniche in voga nel resto del mondo. Ora che finalmente possono muoversi e guardare tv straniere e` scattato il complesso di minoranza e cosi` via col sorgere di centri specializzati "espandi tette".
Donna Bella e` quello che va per la maggiore a Shanghai. Non puoi salire su un taxi senza che questa video pubblicita`, piazzata sul retro del poggiatesta, inizi col tormentone della bruna dal decollete' mozzafiato. 
Una coraggiosa giornalista americana si e` prestata a far da cavia e pare che con 4000 remimbi e venti sedute di dolore, tipo mungitura di vacca, si possa aumentare il giro/petto di una taglia. Mica chiedono molto le asiatiche, da noi qualche anno fa andava di moda aumentare di almeno due, loro sono moderate anche in questo.
Pero`, siccome se di sopra ci si estende tipo terrazzo poi vi e` il rischio di sbilanciarsi in avanti,  adesso hanno iniziato a farsi gonfiare anche le natiche. In effetti sono un po` piattine per i nostri canoni mediterranei ma perfettamente progettate per quel tipo di fisico asciutto orientale.
Con soli 500 euro si puo` bilanciare lo scompenso ed evitare cosi che la forza di gravita` crei un fastidioso ciondolare verso terra. Se poi c`e` da fare un ritocchino si puo` optare per l`inserimento di un pezzo di costola sul naso, cosi`da ritornare in equilibrio. Si`, anche il naso con gobba, non ci crederete, ma sta diventando una moda!
La mia amica Xian dice inoltre che per avere un seno prosperoso il must delle cinesi e` la zuppa di teste di pollo. Ora con l`aviaria in giro  e` un po` un problema   reperire una gallina  sicura ma  si puo` ripiegare con un bel piatto a base di piedi di porco che pare sia un altro rimedio naturale in quanto ricchissimo di collagene. De gustibus...
Siccome le suddette torture non bastavano al genere femminile locale ora  e` iniziata la moda dell`allargamento degli occhi. Questa e` una cosa che si fa in day hospital. Basta un taglietto e zac di spalanca una palpebra e poi un`altra. Allucinante, un orrore degno di Dario Argento!
Marito mi ha detto che nell`ufficio di rappresentanza e` certo che le segretarie si stiano sottoponendo tutte quante al processo di trasformazione. Un giorno improvvisamente ha notato che una ragazza lo guardava strabuzzando gli occhi ma non perche`fosse ammirata da cotanta bellezza o non comprendesse il significato della conversazione (anche perche` di vernici stavano parlando e non  di fisica quantistica...) Si` perche` e` questo l`effetto che si ottiene alla fine dell`operazione: un`espressione fissa e inebetita. Carfagna docet!
Per quanto riguarda gli uomini cinesi non mi sono giunte notizie di operazioni particolari a cui si stiano sottoponendo. A volte avere un solo neurone e` un vantaggio.
La moda occidentale e` inevitabile che attragga anche loro, certo, e cosi` si vedono in giro ragazzi biondi o rossi con pettinature ricce permanentate davvero improbabili e abbigliamento western a dir poco bizzarro...

questo modellino di body pero` non ho idea di dove diavolo siano andati a prenderlo!

domenica 7 aprile 2013

Pulizie primaverili



Abbiamo superato anche la festa della pulizia delle tombe. Si`, nei giorni scorsi, mentre qualche sparuta donna in patria, si apprestava ad aggredire vetri e tende zozze facendo le pulizie di Pasqua, i cinesi si armavano di ramazza e mocho per lustrare le lapidi degli antenati. Noi gioivamo per la resurrezione e loro si dedicavano alla commemorazione del trapasso, due sentimenti entrambe decisamente profondi benche` opposti.
In realta` la festa del” Tomb sweeping”, che si celebra in oriente 104 giorni dopo il solstizio d`inverno, si declina in differenti modi che prevedono non solo il rassetto del sepolcro fatto per benino ma anche cucina e acquisto di oli profumati, cartine augurali ed incensi pregiati. A quanto pare i defunti orientali sono un tantino piu`richiestivi dei nostri.
La mia insegnante di cinese, la poveretta che da mesi finge disperatamente che sia normale per un`allieva di media eta` dimenticare sistematicamente il contenuto della lezione precedente, mi ha infatti spiegato che per suo nonno ogni anno bisogna preparare raviolini speciali, fatti con tre verdure diverse ed un taglio di maiale che solo pochi sono in grado di fare. Roba da fa invidia a Master Chef!
Per quanto riguarda i fiori non mi sembra ci siano richieste particolari ma sul menu` bisogna rispettare i gusti dei defunti. Pena la loro seccatura nei confronti dei vivi. Qui non ho ben capito a cosa si riferisse ma, siccome sono particolarmente fifona in materia e di sera anche un tantino infantile,  tanto da fare ancora il salto nel letto senza avvicinarmi troppo  per paura che sbuchi una mano da sotto, non mi sono addentrata nella richiesta di chiarimento. Ho auto paura di sognarmeli di notte...
Inutile dire che l`usanza di ricordare i trapassati col cibo mi trova entusiasta ed approfitto subito per elencare il menu` che vorrei mi si preparasse in un futuro non troppo prossimo. Come dire...verba volant, scripta manent!
Antipasto: di pesce per favore (carpaccio di tonno o spada andrebbe benissimo)
Primo: su questo, mi spiace non transigo: lasagne preparate secondo la ricetta della nonna (con il ragu’ di magro e molta besciamella, sfoglia non troppo sottile)
Secondo: arrosto di vitello con mele renette oppure gamberoni alla griglia, sl contorno lascio fare ai posteri, che brava sono, eh?
Dessert: un tocco di esterofilia, torta Sacher grazie (non una porzione alla piemontese che stuzzica l`acquolina, non sazia e mi fa solo incavolare please!)
Per il vino, fate voi, ero tendenzialmente astemia ma da quando sono in Cina e le bottiglie costano 15 euro e fanno schifo sto diventando alcolizzata senza alcuna cultura di bacco quindi tracanno di tutto con disperazione di marito. Per accompagnare la Sacher pero` gradirei un bicchiere di Moscato di Castelnuovo don Bosco.
Solo cosi`, dormiro` sonni tranquilli la sotto.
Se volete un`estinta in piena letizia una pianta di ciliegio cinese sarebbe cosa graditissima per allietare la vista. Cio` in omaggio al paese che mi ospita e che a giorni alterni ringrazio arditamente per le squisitezze che mi fa degustare e ripudio melanconicamente con lo stesso triste leit motiv di Toquino se per caso penso a qualcuno di casa.
Bene, per entrare un po` di piu` nelle usanze di questa festa sinceramente avrei voluto andar per cimiteri ma siccome sono venuti a trovarci i nostri piu` cari amici pareva brutto trascinarli per tombe e loculi.
Con loro abbiamo preferito darci alla pazza gioia girando vorticosamente Shanghai con sei bambini rognanti alternatamente per un motivo o per l`altro (tendenzialmente volevano stare a casa a giocare a Monopoli, un atteggiamento anche “romantico” in un epoca internettica se vogliamo ma assolutamente inconciliabile con l`idea di cultura dei genitori ne` con la spesa effettuata per il viaggio in Cina).
Non volendo perdermi l`occasione di capire come vivono l`idea delle anime passate i nostri cari cinesi ho comunque carpito altre informazioni da una fonte certa parlante inglese che vive nel compound. Questo e` quanto: siccome oggi non per tutti e` possibile fare il viaggio fino al paese dove si trovano gli antenati (le distanze qui sono davvero chilometriche) si tende a pagare qualcuno che con due colpi di Spic e Span lustri per benino il tumulo. E se non si puo` recapitare personalmente il cibo al defunto ci si puo` affidare ad un servizio di consegna arance. Pare che in genere la frutta sia gradita a tutti i trapassati e cosi`con un bel cesto di bionde si va sul sicuro che non si offendano.
La cosa particolare che ho scoperto curiosando in giro in questi giorni fuori dal tempio del Budda di giada e` che si usa bruciare raffigurazioni in carta dei soldi correnti e, siccome i cinesi non sono pochini, pare che ogni anno si diano alle fiamme all`incirca 1000 tonnellate di carta solo per queste funzioni, ovvero un decimo della foresta umbra per capirci.
Un`altra tradizione e` quella di legare nastri gialli agli alberi nei parchi dedicati alla memoria e fin qui tutto bene.
Ma la cosa piu` assurda e` che pare sia nato di recente un sito web online del lutto. In pratica alcuni cimiteri installano telecamere tramite cui si puo` guardare da casa la propria tomba e versare qualche lacrima stando in poltrona.
Che dire? Non mi sento di condannare l`idea a priori in quanto probabilmente per un anziano o una persona disabile, nel caso in cui possedesse un computer, caso raro presumo, potrebbe rappresentare l`unica modalita` di collegamento con i propri estinti e conforto ma temo che per i giovani diventi una scusa per continuare a vivere sempre piu` virtualmente la vita ed anche la morte a `sto punto.
Roba dell`altro mondo direi!


p.s. Sempre per mettere nero su bianco, io gradirei una visitina con preghiera di accompagnamento, anche fuggevole ma...“in animo et corpore” piuttosto che una lunga e noiosa contemplazione a distanza che poi diventa imbarazzante e non si sa piu` cosa dirsi, xie-xie (grazie)!