Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

sabato 7 dicembre 2013

Z is for Zumba


E' ricomparsa la fragola, puntuale poco prima della partenza, ormai due settimane mi paiono un lampo, e' spuntata su tutti i versanti.
Ho stipato la prima valigia, quella arancione grande. Secondo i piani avrei dovuto magicamente far stare  i regali di Natale e i vestiti di Maria, in pratica pur pressandoli sino a ottenere il  sotto vuoto i "presenti" non han voluto collaborare, qualcuno si è rifiutato di star li dentro. Avrò esagerato? E' che quando sei via lontano il sentimento di nostalgia crea effetti collaterali non facilmente identificabili. Così ho comprato pensieri anche per la panettiera, il benzinaio, il postino, cosette per carità ma senza dubbio tutte di un irragionevole volume. Colpa dell'espatrio.
Marito dice che non è affatto così, ero tale e quale anche prima di esser esposta a tanto inquinamento, tale e quale prima di aver partorito anche se amo dire che la gravidanza mi ha fatto crescere di una misura i piedi e modificato nell'umore ormai perennemente ondivago a seguito delle tempeste ormonali da gravidanza.  Ho sempre comprato, dimenticato di aver già comprato, e così ricomprato. A dirla in 'sto modo sembro una di quelle donne malate di shopping. La questione e' molto diversa, più complicata e meno banale.
Diciamo che tanto mi piace il Natale quanto non sopporto andare ad acquistare i regali nel mese di Dicembre quando le commesse sono isteriche e i clienti, come me, disorientati e lenti nel prendere una decisione anche solo di fronte a Barbie modella o Barbie regina delle sfilate ( che poi sono due isteriche  uguali, magre da paura, sempre pettinate e maleducatamente giovani).
Così da anni ormai ho messo a punto una strategia natalizia che mi pare geniale, seppur con qualche falla, ma pregherei chi ha adottato ulteriori tattiche di farsi vivo. E' risaputo che adoro dare e ricever consigli (soprattutto la prima ma non andiamo per il sottile che siamo in tempo d'Avvento ed è meglio far brillare i propri doni).
Bene, io compro i regali di Natale ad agosto. Avete capito bene, quando la moltitudine fa corpo morto con l'asciugamano sulla spiaggia io vado incerca di regali.
Mi piace da pazzi pensare alle persone a cui voglio bene con calma, acquistare  pareo pensando a Sandra, quadernetti in stoffa pensando ad Amica, t shirt per Betta e Franci i miei nipoti, smalti per mia mamma,   infradito per Marito, tisane e miele per Alberto, collanine per Polpetta e poi una miriade di altre cosette di cui le persone a me care sono certa non potranno fare a meno!
Pare evidente che spesso si tratti di regali estivi ma nessuno fino ad oggi si è mai lamentato. Vuoi metter ricevere un cappello di paglia in inverno? Non te lo aspetteresti mai.  Roba da rimanere a bocca di traverso per un'ora. E' così che rendo magico il Natale io!
La fregola ha colpito anche il versante scrittura. Una mattina mi son svegliata prestissimo col desiderio di riprender in mano una trentina di pagine scritte prima di partire. Si tratterebbe di un romanzo.  Non certo  di trenta pagine quindi il desiderio, un tantino sopra le righe, era di finirlo.
Erano le cinque e mezza quindi avevo un'ora di tempo prima che l'ingombrante famiglia comparisse sulla scena della cucina affamata.
Dopo una breve ricerca in punta di piedi per non destare il branco che dorme il "romanzo" compare ! Infilato sotto i documenti di Marito era li che aspettava il risveglio dal coma a cui l'avevo indotto.
Appena il tempo di rileggere qualche pagina, tra l'altro affatto male, che sento un urlo dalla stanza di sopra. Pur essendo una madre distratta ahimè non sono sorda. Quindi corro da Polpetta e la trovo spiaccicata a terra, volata dal letto. Come una sanguisuga mi si avvinghia in un abbraccio mortale, non c'è' verso di calmarla figuriamoci di convincerla a riprender  sonno.
E' chiaro che il magico momento per la scrittura e' terminato. Inferocita come un puma scendo di sotto e sbatto sul tavolo le tazze da colazione (lo ammetto non ero per nulla felice per cui anziché canticchiare come la signora del Mulino Binaco volevo ringhiare , quindi sbattere le tazze era il minimo). Sono le sei, venti minuti prima della sveglia ufficiale. La sanguisuga ha già dimenticato il brutto sogno terminato con capitombolo ed è pronta ad andare in onda con le sue tremila richieste quotidiane.
Vuole fare i compiti assegnati per il fine settimana. Io no, e' ovvio, ma vuoi smorzare cotanto nobile desiderio?
Raccolgo tutto l'entusiasmo possibile in un fintissimo sorriso che sembra più una paresi mandibolare e procedo. 
Cosa facciamo Polpi?
Mamma i compiti li devo fare io! Tu stai li e mi guardi ok? Bevi il caffè.
Ma si, era per dire! Lo so che i compiti sono tuoi.
Bene, devo trovare le words.
Ahhhh, quali tesoro?
Mamma te l'ho già detto da tutta la settimana. Devo trovare una word per ogni letter.
Ah, l'alfabetiere! 
No, non si chiama così. Non importa mamma faccio io. Guarda che noi non andiamo in order, lo sai che la maestra doesn'care (abbiamo opinioni diverse a riguardo e la principessa etiope mi mette in guardia dal romper le balle sull'ordine)
Inizia un esilarante elenco di parole che costituiscono il suo mondo così diverso dal mio che mi fa sorridere da quanto sono antiquata nell' aver pensato di suggerire:

A come Apple 

B come Banana

C come cat

Ecco il suo mondo, parole della generazione 2000:

I is for i pad
S io for soya
A is for app
O is for omeopatic remedy

Mi fiondo a prender una penna, non un computer, una penna perché io sono della generazione del 1900 e annoto immediatamente tutto ciò che esce da quella boccuccia sapiente. Volevo idee per scriver qualcosa di nuovo ed eccole qui, servite a colazione da mia figlia. 
Il "romanzo" ahimè perderà di nuovo i sensi per un po'. L'alfabetiere moderno necessita di esser pubblicato!
Ora si tratta solo di trovar l'illustratore....chi si offre?





sabato 16 novembre 2013

Cu cu`...c`e` nessuno? Rieccomi!


Ormai ho un ritmo lunare, approdo sul blog ogni 30 giorni circa, giorno piu` giorno meno. Comunque non sono ancora andata in menopausa, si tratta di lieve ritardo ‘sto mese cosi sono ancora piu `nervosetta del solito.
Non e` che di cose non ne succedano qui, anzi! E` che non riesco a star dietro agli eventi, perdo il passo in continuazione, mi inciampo. Sovrappongo abilmente dentista, merenda con le amiche cino/tedesche di Maria, lezione di cinese (non ho ancora mollato! Ormai sono a un passo dall`emetter una frase minima: soggetto e predicato, le espansioni le metto in programma per  il prossimo anno) e colloqui a scuola dai grandi. Il tutto nella stessa ora con pochi minuti di distanza. Se mi posso riconoscere una dote, questa e`! Mi arrotolo, mi incastro, mi ingroviglio come i capelli di Polpetta la mattina appena sveglia.
Grazie al cielo ho amiche pazienti e un marito distratto che nel vortice delle cose in cui lo coinvolgo non si sofferma troppo sui dettagli del tipo “Pronto??? Scusa ma ho dimenticato di andare a prendere Acciuga al campo da calcio un`ora fa, comunque non credo se ne sia accorto, ora salto su un taxi e lo raggiungo, tu potresti mica portare la bambina dal dentista? Ah dimenticavo mentre e`li tranquilla sdraiata leggile la storia di Hallowe`en” (peccato che Hallowe`en sia passato da un pezzo ormai ma io sono una sostenitrice del detto “meglio tardi che mai”). Nel caso in cui il dentista ci metta un po` di piu'  potresti fare un salto a prender un paio di termosifoni al Carrefour cosi la smettiamo di indossare tre pile al giorno? Va beh, se fai tante storie ci vado io! Lo so che ci sarei dovuta andare io, cosa credi abbia l`alzhaimer? Ah non non posso sto cercando di rintracciare le chiavi di casa. Grazie, grazie, grazie! Sono questi i casi in cui benedico il cielo di averti sposato". 
I figli, soprattutto i maschi del branco, sono un po` meno tolleranti del capobranco, per non dire spietati come due SS. Fresca di ieri, mentre stavo giusto facendo accomodare in salotto a fianco di Agata (la bambola di Maria) una signora cinese di Hong Kong presidente di una fondazione che aiuta i bambini migranti con la quale vorrei collaborare “Mamma al telefono c`e` il service centre che dice che stanno venendo per fare la pulizia stagionale della casa (immaginate uno squadrone di dieci cinesi, uomini e donne in divisa blu che non li distingui, armati di sfilacciati stracci neri, aspirapolvere antidiluviani rumorosissimi e scope di saggina che una volta all`anno ribaltano tutto quanto trovano in giro e spruzzano come se a casa tua ci fosse stata la peste, il tifo e pure qualche caso di lebbra un vomitevole disinfettante azzurro). “Maaaaa? Cosa gli dico... che sei dovuta andare all`ospedale, che sei partita per la Luna o che altro stavolta?” il tutto in inglese cosi l`ospite, che come minimo ha studiato a New York capisce tutto per benino...
Bene, per non dilungarmi troppo, cosi magari vado a comprare il basilico per fare il sugo, perche se sono qui e` ovvio che non sto facendo qualcosa di fondamentale per la mia famiglia tipo: gettare la cipolla marcia mummificata in frigo da un mese, stirare almeno il davanti della divisa dei bambini, togliere i vestiti estivi che tanto siamo a Novembre e non ho piu’ scuse per continuare ad appallotolarli al fianco di quelli invernali,vi  lascio le foto degli ultimi eventi e qualche commento (e` inutile, non ci riesco proprio ad andare in cucina e basta. Tapparmi la bocca con un gambo di sedano e rivestire il ruolo della perfetta casalinga non fa per me. Quanto mi piace perdermi nelle parole solo il Signore lo sa`! Se poi c`e` qualcuno che ha bisogno di consigli, sappiate che sono qui per questo. Sono esperta di famiglia, casa, figli, scuola, amicizia, insomma di tutto un po`. Tanto non siamo nell`era dei tuttologi?)


1) E` iniziato l`autunno quindi il “Gia` le fu” ha prontamente incomincito a esibire quintali di lenzuola felpatine, peccato che per esporle anziche’ usare i letti, dove sarebbe logico, almeno per la maggior parte del genere umano abitante il pianeta, preferisca immaginare che una donna presa da irrefrenabile smania creativa, se le possa drappeggiare addosso, fasciarsi il capo tipo bandana ai tempi di Berlusconi e magari aggiungere anche un tocco fru fru al polso...



2) Offerta del mese: grandi sconti sul riso! Il gentile commesso, con diligenza, si pulisce le unghie con un coltellino svizzero cosi quando dovra imbustare il mio avra` unghie immacolate. Grazie compagno, magari sto mese salto!


3) E` arrivato Halloween: qualcuno come sempre la prende un po` troppo sul serio e si trasforma da madre amorevole a strega isterica colta da paresi facciale in un batti baleno. Carina la parrucca rosa no?


4) Unica foto seria, tra le tante scemenze che faccio ogni tanto mi riservo anche un angolo di “Paradiso”. Ho passato un bel pomeriggio in compagnia di bambini migranti ( a breve un post).


5) Sto prendendo accordi con un falegname per fare un lavoretto insieme (nel frattempo alla vista della scopa non ho resistito! Non so cosa abbia potuto pensare quando l`ho inforcata per la foto).


6) Sono stata al salone del libro di Shanghai  per bambini, avevo mille aspettative tutte deluse. Le conferenze erano tutte riservate agli addetti ai lavori. Le case editrici presenti non avevano cataloghi per i visitatori, la folla era come sempre oceanica ed assordante.  L`odore del cibo prevaleva su quello della carta cosi dopo mezz'oretta di borbottamento ho deciso che dovevo adeguarmi e  ho iniziato ad aggirarmi per gli stand con una ciotola fumante (non ho emesso suoni molesti dalla bocca ne` toccato con mani unte di soia alcuna pagina di libro pero`, lo giuro!).
Per il paese del dragone c`e` ancora molta strada da fare in materia. Sara` che provengo da una citta` che organizza  il Salone del libro piu` bello d`Italia ma in materia sono esigente, o si mangia o si legge, decidetevi!




7) Si e` svolto lo scorso fine settimana il festival della pizza napoletana. Vedere un cinese farcire la Margherita mi fa ancora un certo effetto. Ogni volta mi vien un`irrefrenabile tentazione di chieder “ lo sai che il pomodoro va steso per bene sotto la mozzarella, vero?” Si lo so`, sono nata con la sindrome della maestra. Poteva andar peggio pero`.


E per farmi vergognare fino alla morte marito naturalmente e` salito sul palco, suonando il tamburello mettendosi financo  a ballare incurante delle nostre lamentazioni. Sapessi almeno pianger cinese!





domenica 6 ottobre 2013

Bali nord versus Bali sud

Ogni specie vivente ha un preciso ambiente in cui combinare i fatti propri: vedersi con gli amici, costruire casa, fare famiglia, perfino andare in vacanza. I pesci fanno tutte queste cose sguazzando nel mare, agli uccelli e` dato di librarsi a destra a manca nel cielo e a noi umani e` stata messa a disposizione la terra. Ti pare poco?

A quanto pare si`perché a noi piace andare oltre, ficcare il naso in ambienti altrui. Non so bene cosa sia `sta roba che ci prende ogni tanto ma e` chiaro che qualcosa nel progetto originale e` andato fuori controllo.

Per questa ragione la scorsa settimana, siccome qui in Cina usa fare la vacanza ad ottobre, mi sono trovata per l`ennesima volta legata ad un sedile di un velivolo low cost che dopo sole 10 ore di panico e due saliscendi su altrettanti minuscoli apparecchi ci ha trasportato a Bali.

Non so quante volte ho giurato che non avrei piu` lasciato terra se non per il viaggio definitivo, durante il quale si dice in giro non si soffra piu` alcun male compreso il terrore da volo, eppure anche stavolta ho trasgredito la promessa affrontando a dir poco le pene dell`Inferno.

Se si potesse fare l`anestesia totale pre volo io la farei. Anzi mi sa che la proporrò` alle compagnie aeree perché mica siamo in pochi a perdere il controllo delle proprie funzioni cerebrali stando coi piedi per aria. Alzi la mano chi come me, non appena la scatoletta a forma di supposta stacca dal suolo le ruote, non inizia ad avere le pulsazioni di un topo braccato, la tensione muscolare degna di un pugile e la sudorazione del cane dopo 10 giri di corsa al parcoSe siamo in pochi avete barato!
Le hostess e i piloti sono una categoria a parte. Forse un esperimento riuscito a meta` tra la razza umana e i volatili.

Bene volevo parlare di Bali. Tanto per incominciare dire “vado a Bali” non indica un luogo ma un` isola intera. L`ho scoperto poco prima di partire, santa ignoranza direte voi! Quindi bisogna scegliere una meta. Ora, siccome come dicevo poc'anzi qui in Cina era vacanza, questo implica che un miliardo di persone si sono spostate. Ok non proprio tutte a Bali ma comunque trovare una sistemazione non e` stata cosa semplice.

I luoghi “fighissimi” che ci avevano indicato gli amici locali erano straripanti di turisti, leggendo su TripAdvisor avevamo paura di finire a Rimini cosi...
dopo alcune ore di perlustrazione su internet, qualche “leggero” innervosimento di Marito abbiamo prenotato. Destinazione nord, Lovina.

Il nome della dea a cui e` intitolata la cittadina ci piaceva parecchio, le spiagge di sabbia nera dipinte parevano qualcosa di affascinante e la tranquilla quiete del paradiso terrestre che vedevamo sulle foto ci ha conquistato. In effetti nulla di questo e` stato smentito solo che: giunti finalmente all`aeroporto l`avventuroso viaggetto in mezzo alla foresta tropicale che dovevamo fare per raggiungere Lovina si e` trasformato in un incubo di tre ore e mezza. 

Anche questo sapevamo, intendo dire che sarebbe durato un po` piu di un paio di ore…. Ma un conto e` leggere sul sito “il primo vero contatto con Bali lo avrete subito, sperimenterete qualcosa di vero e autentico, un nostro pulmino verra` a prendervi portandovi a destinazione percorrendo una strada che vi rimarra`nel cuore, incontrerete scimmie e vedrete fiori di ogni genere, risaie e antichi villaggi..” ed un conto e` essere accolti da un simpatico signore che non parla quasi inglese e guida come puo` per un territorio che andando verso nord diventa decisamente montuoso (grazie al cielo nessuno soffre mal d`auto).

Altro che romanticismo quando sei già stravolto da una giornata di volo. Certo se prendevamo la Singapore Airlines in cinque ore col diretto senza quasi accorgercene saremmo stati in Indonesia in un battibaleno, il tutto a soli 1000 euro a cabeza! “No es tu destino” ha detto un`amica peruviana che e` venuta a trovarci. Si infatti il mio e` quello di ammazzarmi di fatica ogni volta e di far finta che sia molto piu` COOL!

Riassunto: dopo quattro fantastici giorni nell'eccessiva tranquillità del nord abbiamo lasciato il Paradiso. La quiete per noi cinque deve durare poco, siamo gente che si ricarica in fretta. Dopo un paio di bagni in solitudine, tre cene a lume di candela, una lunga passeggiata a raccoglier conchiglie, un uscita in mare alle sei per vedere i delfini e perfino un massaggio con oli profumati ci siamo rotti e siamo fuggiti al sud.

Il tocco finale l`hanno dato tre cantori locali che una sera intonando per noi “Paese mio che stai sulla collina…Che sara` saraaaa`…Paese mio ti lascio e vado via!” Non ho resistito, troppo languore compresso da tempo e` esploso producendo un pianto mai visto prima. I bambini allibiti e marito che mi abbracciava come se mi fosse morto un parente!

Lo so che sembra una cosa da pazzi ma in questo luogo idilliaco non eravamo precisamente in due. Ricordate? Viaggiano con noi: un adolescente perennemente di musica rock munito, una piccola polpetta di cinque anni che alle sette del mattino anche se sei in vacanza ti salta nel letto zeppa di energia da vendere, un non più bambino ma nemmeno ragazzo che rompe le scatole più o meno su tutto dato che sta cercando una collocazione nel mondo! Quello era un luogo da viaggio di nozze! Anche se a dire il vero Marito dice che se mi avesse portato in un posto del genere avrei lanciato l`anello in mare dopo due ore. Per questo abbiamo scelto di fare il giro della Normandia zaino in spalla. Un`altra era. Pre-cervicale direi!

Bene, al sud dell`isola, a Semyniak, in mezzo al caos, alla musica, all'oceano che ha onde mai viste, al cibo più spicy della terra tutto quanto indicato sopra riguardo ai figli ha perso un po` di tono, si e` mescolato diventando pian piano sopportabile, perfino molto piacevole sul finale!

Che dire, sembravamo quasi la famiglia Mulino Bianco…a parte la conclusione sul secondo volo notturno di rientro durante il quale Ado ha dato fuori il meglio di se`rigettando sul fratello i due hamburger e tre papatine di Mc Donald`s che aveva ingollato nell'attesa tra un vole e l'altro!

Non mi dilungo sulla descrizione dello scempio per rispetto dei deboli di stomaco, vi basti sapere che due file di sedili da tre posti sono state interamente ricoperte con spessi teli di plastica e transennati per evitare la vista agli altri passeggeri.
Attendiamo la richiesta danni dalla compagnia aerea. Se tra voi c`e` un avvocato che si presti in nostra eventuale difesa si faccia avanti please.

Ed ora… qualche foto per dimenticare e scusarmi dell`immagine che  vi ho appena lasciato. Diciamo che con ‘sti figli faccio davvero fatica ad esser romantica!
















       

        E per finire....ecco a voi le medesime problematiche che affliggono anche il nostro povero paese!
     



   


sabato 21 settembre 2013

Spie come noi...

Sara` che l`autunno e` alle porte, sara` che mi sono distratta perche` al supermercato ho avuto un incontro ravvicianto con un topo che era lungo una spanna e mezza e correva su per la scala mobile mentre quella scendeva e quindi rimaneva fermo accanto al mio sandalo, dico a due centimetri dal piede, che schifo! Sara` che ha ragione la dottoressa Zhong (recente nuova infatuazione per quanto concerne il ramo agopuntura. Che fine avra` fatto il dottor Kim? Chiedera` qualcuno? Rimpiazzato causa nuovo incontro con medico donna ancor piu` “borderline” lo sapte che sono infedele in materia) e quindi ho troppe energie nel cervello che contrastano tra loro (?). Sara` tutto questo che da un po` non scrivo.
O meglio, ho scritto una marea di volte questo post nella mia testa, mentre andavo al Gia le fu (Carrefour, ricordate?) su un taxi che per ovviare alla coda saliva con due ruote sul marcipiede strombazzando ai passanti come se questa manovra fosse assolutamente normale, mentre preparavo la colazione maledicendomi infinite volte per aver insegnato ai bambini a mangiare cosi tanti tipi di cereali al mattino, mentre sudavo come un maiale per star dietro all`insegnante di pilates che urlava “Volete mica continuare ad avere quelle alucce di pelle molle sballonzolanti sotto il braccio per il resto della vita? Non siete dei pipistrelli ma donne!” Poco simpatica Jin, per non dire (str) ma efficace credetemi! Un uono non saprebbe colpire cosi` a fondo da farti sentire orrenda e vecchia in un colpo solo!
In realta`, dato il tempo intercorso dall`ultima apparizione, avrei una decina di post “alredy done” ma tranquilli mi limitero` alle ultime.
Bene, stamattina ho ricevuto un`altra cinesissima sorpresa. Dopo aver trascorso un `intera lezione di questa lingua per dirla con lea Nannini “bella e impossibile’ a discutere della pericolosita` dell`inquinamento dell`acqua ho deciso che in effetti, forse, dovremo smettere di bere quella del dispenser che non filtra i metalli pesanti ed anzi ci mette pure del suo per rincarar la dose aggiungendo un bel po` di batteri.
In realta` tutta la vicenda ha inizio la settimana scorsa quando ricevo in regalo dall`insegnante un pacchettino di pregiatissimo te`. Solerte come conviene al galateo occidentale lo apro per offrirlo a chi l`ha portato in dono anche se so benissimo che per un orientale questo gesto in verita` rispecchia un atteggiamento di cupidigia ma siccome gioco in casa si fa a modo mio e pazienza se pensa che sono famelica! Quando le ho portato il regalo di Natale dall`Italia lei lo ha infilato in borsa come una saetta senza neanche aprirlo davanti a me e recitare un monologo di gratitudine per la bellissima tazzina da caffe` Lavazza che le ho comprato ninetepopo` di meno che da Eataly. Dunque con questa siamo pari.
Verso nelle mug l` acqua calda bell`e che pronta del dispenser. La povera insegnante ancora un po`barcolla e sviene ma siccome e` cinese non puo` proprio inscenare la perdita dei sensi ed abbozza un`espressione tipo “sei balenga?”. Ricordo che per i cinesi e` molto malelducato far perder la faccia a qualcuno per cui mi lascia nella mia benedetta ignoranza che per fare un te` come si deve non si puo` assolutamente usare un` acqua “volgare” come quella del dispenser.


Di conseguenza, la scena procede e beviamo il nostro te` come due signore, sorseggiando pian piano dato che la spietata machinetta spilla l`acqua o gelata o rovente e chiaccheriamo in cinese o meglio io farfuglio e lei parla e siccome oggi mi sono svegliata proprio con l`animo tanto gentile non le dico che questo te` sa di fieno e di piedi sudati e che, se solo si girasse un nanosecondo, ci metterei dentro tre o quattro cuchiaini di zucchero e magari anche una goccia di limone pur di dargli un qualunque sapore. Il te` cinese non fa per me, sara` pure salutare ma io preferisco quello che mi offre la mia amica indiana, dolcissimo e cotto nel latte. Oh...l`ho detto! Ecco svelato il mistero per cui non porto in Italia alcun te ` cinese, fatevene una ragione!
Finita le lezione, ci salutiamo cordialmente e come sempre provo un misto di odio amore per colei a cui vorrei prelevare la conoscenza della lingua cavandogliela come si fa con un organo ed impiantandomelo dentro, nel centro del cervello. Il paragone e` un po` truce ma giuro che se fosse possibile, nonostante il mio terrore per le operazioni, potrei seriamente pensarci.
Dicevo, passano all`incirca venti minuti dal nostro “Zaijian” (arrivederci) e inizio a rivecere via mail una serie di proposte di consegna a domicilio di acqua minerale, di filtri speciali al carbonio per i rubinetti e di sedicenti laboratori tedeschi che offrono analisi dell`acqua gratuite. Lasciamo stare che usare la parola “tedesco” e` davvero prendermi per il c..., trattarmi come una cliente demente, ma dai, che noia con sta affidabilita` germana! Avrei preferito di gran lunga un laboratorio chesso`brasiliano, che magari veniva qui un tecnico e tra un` analisi ed un`altra si ballava tutti un po` di samba.
Va beh, se due piu` due fa quattro cio` significa che la ragazza ha venduto l`informazione a “qualcuno” di una famiglia scriteriata che da un anno a `sta parte beve acqua non sicura . Non e` la prima volta che vengo a conoscenza di questa “usanza” spiona cinese ma credevo che fosse roba da fantascenza, racconti di espatriati usciti di cotenna sempre a causa del pollution.
Dopo qualche attimo di sbigottiemento telefono a Marito e ci ridiamo sopra. Per sopravvivere in Cina a volte e` meglio non prender troppo le cose sul serio, e siccome siamo sempre perennemente a corto di carta igenica (se avete almeno un paio di figli per casa sapete di cosa parlo) magari ne approfitto e la prossima lezione butto li` l`argomento “Chua’nwe’i” (cacca in cinese) come se niente fosse.
Chissa` che terminata la futura lezione non ci arrivi qualche imperdibile promozione 3 per due del “Gia le fu” via mail che ci fara` risparmiare un paio di remimbi o meglio ancora un megarotolo in omaggio!





mercoledì 14 agosto 2013

Tu chiamale se vuoi... emozioni!



Waz up?
C`e’ che siamo tornati, che la nostra esistenza cinese riprende vita nonostante le mie paturnie da partenza mescolate alla voglia di scoprire ancora un po`come si vive nella terra del Dragone.
Quella che un tempo Napoleone defini` “il grande gigante dormiente” ci ha accolto qualche giorno fa all`aeroporto di Pudong piu come un polipo in preda ad un attacco epilettico. Tutto un fermento, un turbinio di gente che correva a destre e a manca, un`animazione continua nei cantieri spuntati appena abbiamo voltato le spalle. Torno dalla vacanza italica, che e` durata un paio di mesi, mica un paio di anni e mi trovo un ospedale di fronte a casa. E che diamine! Si fa cosi? Che poi e` pure brutto forte, lasciatemelo dire.  Se solo ci pensavate un po` di piu` cari fratelli orientali magari alla fine vi veniva benino, ma voi no! Dovevate dimostrare che siete piu veloci del mago Silvan quando aveva vent`anni (che poi a ventuno sembrava gia`un uomo di mezz`eta`, sara` per via dei capelli cotonati o dei movimenti melliflui e lenti che lo parevano far sembrare un mago al rallenty) e allora tenetevi l`obbrobrio tanto tra sei mesi lo rifarete no? Lo spero.

Se solo riprendesse vita per un secondo Napoleone oggi morirebbe immediatamente dallo spavento. Il Grande Gigante si e` destato eh ha iniziato a correre come Abebe Bikila, una furia della natura, con tutto rispetto avendo in famiglia un pezzetto d`Etiopia lo cito facendo anche un po` la coda del pavone.
Ma noi ormai abbiamo deciso di resistere, di sfidarli anche un po` questi cari abitanti una terra cosi`in fermento e di vedere se possiamo mescolarci anche un pochino, giusto per rendere il mondo piu`vicino. Che poi conoscendosi diventa piu` semplice stare tutti in pace anche!
Waz up? Que pasa? Dicevo o stavo per dire che e` successo che mi hanno wazzuppata. Traduco: siccome pare io non potessi piu` esistere senza questa applicazione, che oggi per chi vive lontano e` un po` come il tubo dell`ossigeno per un subacqueo, la mia famiglia ha deciso di comprarmi un telefonino wazupmunito.
Tutti felici, compresa polpetta che a cinque anni ha una competenza informatica decisamente superiore alla mia, i miei compagni di vita a dodici ore dall`arrivo in Cina mi si presentano a casa con quest`aggeggio col quale pare che:
Non potrò  più perdermi e telefonare disperatamente ai nostri amici italiani in grado di orientarsi per Shanghai come se fossero a Santa Rita perche’ ha inserite le mappe di mezzo mondo.
Non potrò più` dire che non ho riveuto l`sms perché  e` il piu affidabile del mondo e nessuno dotato di buon senso mi crederebbe.
Non potrò più` non sapere seduta stante cosa capita a chiunque sia wazuppato come me e quindi pensare a S. che sta portando avanti progetti bellissimi di scrittura creativa e grafica, a E. che e` chiamata a mettere in gioco mille energie per costruire un nuovo e piu` profondo legame sponsale e a S. che siccome e` la mia anima gemella ha wazup ma non lo usa.
Non potrò  più  ignorare il livello di inquinamento locale e quindi portare Polpetta al parcogiochi stupendomi di essere l`unica mamma senza mascherina calata sul muso nel giro di un chilometro.
Insomma non saro` piu` libera!
Unico vantaggio tangibile gia`provato sul campo, preparatevi perche` questa ha dell`incredibile, e` davvero bella, rullo di tamburi please....la bottiglia d`olio ricevuta in omaggio per aver effettuato l`acquisto del telefonino! Cosi stasera ho fatto la frittura col condimento gratis. Evviva siamo di nuovo in Cina!
Non e` una fandonia, belive me, giuro! E per dimostrarvelo...




p.s. La croce d`inizio post aveva un suo perché  e voi che mi conoscete bene a casa sapete che, per non morire di emozioni tristi nel salutarvi, strozzata dalle mie stesse lacrime, ho dovuto scrivere qualche scemenza!



mercoledì 5 giugno 2013

Intervista non prevista

Ho scritto poco ultimamente perche` la vita quotidiana si e` fatta sempre piu fitta di cose pratiche da svolgere.
 Ho cercato di scansarne alcune, tipo fare la spesa, preparare sei torte alle mele per il pic nic dell`asilo di Polpetta (ma quanto mangiano `sti nanetti?), andare a comprare le scarpe nuove alla progenie che sembra affetta da malattia tanto sta crescendo tutta insieme in ogni direzione, riordinare borsate di indumenti sportivi zozzi e puzzolenti perche` qui, da quando fa caldo, le scuole iniziano con una serie infinita di attivita` all`aperto da sfinimento..ho tentato anche di non cucinare proponendo dei simpatici toast ma la seconda sera mi han detto BASTA!
Nel frattempo ho riposto pero` ad alcune domande di un sito creato da Francesca, espatriata alle Mauricius (questo si` che si chiama fondoschiena, no?) che mi ha insignito di un premio. Ragazzi, e chi se l`aspettava?
L`ultimo premio che ricordavo aver riscosso nella mia vita era quello vinto in seconda superiore per la composizione di un`allucinante poesia su Vasco Rossi . A rileggerla...roba da far gelare il sangue nelle vene!
Dunque, per chi proprio desidera curiosare nell`intervista, ecco il link qui sotto

http://www.expat-blog.com/it/blog-del-mese.html

mercoledì 1 maggio 2013

Aiutooooo....mi si sono cinesizzati i bambini!


Stasera osservavo Acciuga mentre faceva la doccia e ho realizzato che, ahime`, non potro` piu` chiamarlo cosi` per molto. Da quando mangiamo un po` piu` cinese il lato B del suo corpo e` improvvisamente gonfiato ad altezza chiappa e, sul lato A, gli e` venuta una trippa che gli starebbe meglio il soprannome Dumpling (tradotto grezzamente: raviolo orientale)!



A casa, per difendersi dagli attacchi molesti dei fratelli, sfodera con una precisione da far paura a Bruce Lee mosse di Kung fu che il suo maestro poco alla volta gli svela. Dopo quattro mesi, quattro mosse, io mi sarei gia` ammazzata di noia e avrei mollato con una scusa senza senso (del tipo mi e` venuta l`artrite alle mani) ma lui che ha un animo lento e preciso no, osserva e replica. Non ci parla col maestro, e` troppo timido e dice che non serve, che noi non capiamo. In effetti forse ragione lui, io non so nulla in materia di sport, il kung fu si impara per osmosi!

Maria dal canto suo, per meglio inserirsi nel tessuto sociale locale, ha iniziato a tirar su col naso in una maniera che la sentiamo tornare dal parco giochi quando si trova a ben due stradine dietro casa. Nulla da invidiare al piu`esperto inalatore shanghaiese, ci fossero delle gare la iscriverei e forse guadagneremmo anche dei soldi perche` si sa` ai cinesi piacciono le scommesse e noi abbiamo cresciuto senza saperlo un popo` di campionessa! Ahime` nulla vale sgridarla, l`abitudine sembra aver posto radici profonde in soli otto mesi e al rimprovero del fratello che continuando cosi` non trovera` marito lei risponde che tanto sposera` un cinese lasciandoci tutti di stucco (per non dire di M).



Per concludere Ado, l`adolescente allergico all`acqua e al sapone, ha sviluppato una cinesissima mania per la cura dei capelli. Se avesse soldi suoi probabilmente vivrebbe in uno dei numerosissimi parrucchieri di Shanghai ma siccome e` ancora a carico nostro si accontenta di usare ogni mattina i meglio shampoo che trova in bagno causando un attacco di bile della sottoscritta che li compra svenandosi via internet appositamente per la sorella (notoriamente dotata di capelli MOLTO esigenti in quanto a prodotti anti-crespo).
Altra abitudine cinese che ha fatto sua in un batter d`occhio, o meglio, che ha portato dall`Italia insieme ai bagagli, sentendosi finalmente autorizzato a fraternizzare, e` quella di esprimere con un' emissione sonora dal cavo orale apprezzamento per cibi e bevande. Detto cio` si comprende come la sorella possa considerare poco serie le sue raccomandazioni circa il bon ton da esibire in pubblico.

Se sopravvivero` al processo di crescita dei miei tre “mostri” non lo so! Al momento alterno risate isteriche in farsetto cinese a sfuriate drammatiche degne solo di una madre made in Italy piuttosto allucinata.

martedì 16 aprile 2013

Ci vuole un fisico bestiale...



 Soffrire tempra il carattere” dice perfidamente la mia insegnante di cinese quando mi vede agonizzare alla ricerca di un suggerimento per non affogare nel mare oscuro della sua lingua.
Cresciuta con l`applicazione inflessibile di questa teoria pedagogica, guardandomi serafica ogni lunedi` ci prova anche con me la poveretta. Non me lo da' affatto un aiutino, un benche` minimo appiglio per evitare alla sua allieva l`ennesima figura di M per aver dimenticato come si dice l`ora, il clima, il latte, la famiglia e tutto quel che fa parte del linguaggio umano di base (perche` tanto, a rotazione, di qualsiasi argomento si tratti mi manca sempre la parola giusta per emettere una frase di senso compiuto).
A furia di temprarmi temo che diventero` dura come Angela Merkel che pare avere un animo d`acciaio, la spina dorsale di cemento armato e lo sguardo inflessibile della mia insegnante di cinese appunto. Pero`, in questa terra d`adozione, rimarro` muta, incapace di esprimere le mie volonta` se non con lo sguardo e i gesti, uno stile un tantino animalesco per una donna con una scolarizzazione media.
Bene, detto cio` in verita` volevo parlare d`altro e cioe` delle donne asiatiche che da un po` di tempo hanno deciso di votarsi al martirio, di immolarsi alla causa dell`estetica, di sottoporsi a rammendi e allargamenti cutanei pur di trasformarsi vagamente in modelli femminili simil-occidentali.
Sara` che la sofferenza non fa per me ma io proprio non le capisco. Va bene temprare il carattere, se proprio una pensa di essere un tantino troppo molliccia per affrontare questa vita senza uscirne triturata come la carne da polpette, ma temprare tette, naso, occhi ed ora pure il fondoschiena mi pare troppo.
Sara` che la donna ha bisogno per natura di essere ammirata, di piacere, di essere riconosciuta.
Sara` che qui va di moda tutto cio` che e` western, tra un po' magari anche la cellulite ed allora partiranno nuove esportazioni e l`economia della grassa Europa riprendera' alla grande.
Sara` il pollution, ne sono certa!
Ragazze cinesi, la donna piu` bella del mondo eletta lo scorso anno per Miss Universo e’ della vostra razza, cavoli, vorra’ pur dire qualcosa no? Ma la vogliamo smettere di inseguire `sta chimera di essere diverse da come siamo state pensate?
Noi che abitiamo la parte west del mondo ci trucchiamo con chili di eyeliner pur di allungare l`occhio tondo fino a farlo diventare vagamente affusolato e lungo come quello orientale e loro che occupano l`altra parte del globo lo strapazzano con tanto di scotch apri-occhi pur di farlo sferico come quello del pesce palla. 

Ragazze, e se ci cambiassimo di posto? Che ne dite? Noi veniamo a est e voi trasmigrate un po` a ovest. Saremo contente cosi`? Non ne sono certa, perche’ noi donne siamo un tantino elaborate, per definizione complesse, mica esseri sempliciotti dotati di un solo neurone. Quello e`l`altro progetto del Creatore, il primo, la prova, quello su cui e` andato con cautela, poi ci ha preso gusto.
Diciamocelo, con noi pero’ gli e` scappata un pochino la mano. Come quando getti il sale per la pasta mentre stai facendo ripassare le tabelline ad un figlio e cosi` finisce che ne metti sei o sette di pugni a seconda di quanto ti fa incavolare. I neuroni in nostra dotazione sono  parecchi e cosi` ora siamo tutte prese a farli girare per il verso giusto. Roba da circo in certo giorni!
Le donne cinesi hanno iniziato ad avere il complesso del seno piccolo da pochi anni, prima erano rinchiuse tra di loro e quindi ignare delle forme giunoniche in voga nel resto del mondo. Ora che finalmente possono muoversi e guardare tv straniere e` scattato il complesso di minoranza e cosi` via col sorgere di centri specializzati "espandi tette".
Donna Bella e` quello che va per la maggiore a Shanghai. Non puoi salire su un taxi senza che questa video pubblicita`, piazzata sul retro del poggiatesta, inizi col tormentone della bruna dal decollete' mozzafiato. 
Una coraggiosa giornalista americana si e` prestata a far da cavia e pare che con 4000 remimbi e venti sedute di dolore, tipo mungitura di vacca, si possa aumentare il giro/petto di una taglia. Mica chiedono molto le asiatiche, da noi qualche anno fa andava di moda aumentare di almeno due, loro sono moderate anche in questo.
Pero`, siccome se di sopra ci si estende tipo terrazzo poi vi e` il rischio di sbilanciarsi in avanti,  adesso hanno iniziato a farsi gonfiare anche le natiche. In effetti sono un po` piattine per i nostri canoni mediterranei ma perfettamente progettate per quel tipo di fisico asciutto orientale.
Con soli 500 euro si puo` bilanciare lo scompenso ed evitare cosi che la forza di gravita` crei un fastidioso ciondolare verso terra. Se poi c`e` da fare un ritocchino si puo` optare per l`inserimento di un pezzo di costola sul naso, cosi`da ritornare in equilibrio. Si`, anche il naso con gobba, non ci crederete, ma sta diventando una moda!
La mia amica Xian dice inoltre che per avere un seno prosperoso il must delle cinesi e` la zuppa di teste di pollo. Ora con l`aviaria in giro  e` un po` un problema   reperire una gallina  sicura ma  si puo` ripiegare con un bel piatto a base di piedi di porco che pare sia un altro rimedio naturale in quanto ricchissimo di collagene. De gustibus...
Siccome le suddette torture non bastavano al genere femminile locale ora  e` iniziata la moda dell`allargamento degli occhi. Questa e` una cosa che si fa in day hospital. Basta un taglietto e zac di spalanca una palpebra e poi un`altra. Allucinante, un orrore degno di Dario Argento!
Marito mi ha detto che nell`ufficio di rappresentanza e` certo che le segretarie si stiano sottoponendo tutte quante al processo di trasformazione. Un giorno improvvisamente ha notato che una ragazza lo guardava strabuzzando gli occhi ma non perche`fosse ammirata da cotanta bellezza o non comprendesse il significato della conversazione (anche perche` di vernici stavano parlando e non  di fisica quantistica...) Si` perche` e` questo l`effetto che si ottiene alla fine dell`operazione: un`espressione fissa e inebetita. Carfagna docet!
Per quanto riguarda gli uomini cinesi non mi sono giunte notizie di operazioni particolari a cui si stiano sottoponendo. A volte avere un solo neurone e` un vantaggio.
La moda occidentale e` inevitabile che attragga anche loro, certo, e cosi` si vedono in giro ragazzi biondi o rossi con pettinature ricce permanentate davvero improbabili e abbigliamento western a dir poco bizzarro...

questo modellino di body pero` non ho idea di dove diavolo siano andati a prenderlo!

domenica 7 aprile 2013

Pulizie primaverili



Abbiamo superato anche la festa della pulizia delle tombe. Si`, nei giorni scorsi, mentre qualche sparuta donna in patria, si apprestava ad aggredire vetri e tende zozze facendo le pulizie di Pasqua, i cinesi si armavano di ramazza e mocho per lustrare le lapidi degli antenati. Noi gioivamo per la resurrezione e loro si dedicavano alla commemorazione del trapasso, due sentimenti entrambe decisamente profondi benche` opposti.
In realta` la festa del” Tomb sweeping”, che si celebra in oriente 104 giorni dopo il solstizio d`inverno, si declina in differenti modi che prevedono non solo il rassetto del sepolcro fatto per benino ma anche cucina e acquisto di oli profumati, cartine augurali ed incensi pregiati. A quanto pare i defunti orientali sono un tantino piu`richiestivi dei nostri.
La mia insegnante di cinese, la poveretta che da mesi finge disperatamente che sia normale per un`allieva di media eta` dimenticare sistematicamente il contenuto della lezione precedente, mi ha infatti spiegato che per suo nonno ogni anno bisogna preparare raviolini speciali, fatti con tre verdure diverse ed un taglio di maiale che solo pochi sono in grado di fare. Roba da fa invidia a Master Chef!
Per quanto riguarda i fiori non mi sembra ci siano richieste particolari ma sul menu` bisogna rispettare i gusti dei defunti. Pena la loro seccatura nei confronti dei vivi. Qui non ho ben capito a cosa si riferisse ma, siccome sono particolarmente fifona in materia e di sera anche un tantino infantile,  tanto da fare ancora il salto nel letto senza avvicinarmi troppo  per paura che sbuchi una mano da sotto, non mi sono addentrata nella richiesta di chiarimento. Ho auto paura di sognarmeli di notte...
Inutile dire che l`usanza di ricordare i trapassati col cibo mi trova entusiasta ed approfitto subito per elencare il menu` che vorrei mi si preparasse in un futuro non troppo prossimo. Come dire...verba volant, scripta manent!
Antipasto: di pesce per favore (carpaccio di tonno o spada andrebbe benissimo)
Primo: su questo, mi spiace non transigo: lasagne preparate secondo la ricetta della nonna (con il ragu’ di magro e molta besciamella, sfoglia non troppo sottile)
Secondo: arrosto di vitello con mele renette oppure gamberoni alla griglia, sl contorno lascio fare ai posteri, che brava sono, eh?
Dessert: un tocco di esterofilia, torta Sacher grazie (non una porzione alla piemontese che stuzzica l`acquolina, non sazia e mi fa solo incavolare please!)
Per il vino, fate voi, ero tendenzialmente astemia ma da quando sono in Cina e le bottiglie costano 15 euro e fanno schifo sto diventando alcolizzata senza alcuna cultura di bacco quindi tracanno di tutto con disperazione di marito. Per accompagnare la Sacher pero` gradirei un bicchiere di Moscato di Castelnuovo don Bosco.
Solo cosi`, dormiro` sonni tranquilli la sotto.
Se volete un`estinta in piena letizia una pianta di ciliegio cinese sarebbe cosa graditissima per allietare la vista. Cio` in omaggio al paese che mi ospita e che a giorni alterni ringrazio arditamente per le squisitezze che mi fa degustare e ripudio melanconicamente con lo stesso triste leit motiv di Toquino se per caso penso a qualcuno di casa.
Bene, per entrare un po` di piu` nelle usanze di questa festa sinceramente avrei voluto andar per cimiteri ma siccome sono venuti a trovarci i nostri piu` cari amici pareva brutto trascinarli per tombe e loculi.
Con loro abbiamo preferito darci alla pazza gioia girando vorticosamente Shanghai con sei bambini rognanti alternatamente per un motivo o per l`altro (tendenzialmente volevano stare a casa a giocare a Monopoli, un atteggiamento anche “romantico” in un epoca internettica se vogliamo ma assolutamente inconciliabile con l`idea di cultura dei genitori ne` con la spesa effettuata per il viaggio in Cina).
Non volendo perdermi l`occasione di capire come vivono l`idea delle anime passate i nostri cari cinesi ho comunque carpito altre informazioni da una fonte certa parlante inglese che vive nel compound. Questo e` quanto: siccome oggi non per tutti e` possibile fare il viaggio fino al paese dove si trovano gli antenati (le distanze qui sono davvero chilometriche) si tende a pagare qualcuno che con due colpi di Spic e Span lustri per benino il tumulo. E se non si puo` recapitare personalmente il cibo al defunto ci si puo` affidare ad un servizio di consegna arance. Pare che in genere la frutta sia gradita a tutti i trapassati e cosi`con un bel cesto di bionde si va sul sicuro che non si offendano.
La cosa particolare che ho scoperto curiosando in giro in questi giorni fuori dal tempio del Budda di giada e` che si usa bruciare raffigurazioni in carta dei soldi correnti e, siccome i cinesi non sono pochini, pare che ogni anno si diano alle fiamme all`incirca 1000 tonnellate di carta solo per queste funzioni, ovvero un decimo della foresta umbra per capirci.
Un`altra tradizione e` quella di legare nastri gialli agli alberi nei parchi dedicati alla memoria e fin qui tutto bene.
Ma la cosa piu` assurda e` che pare sia nato di recente un sito web online del lutto. In pratica alcuni cimiteri installano telecamere tramite cui si puo` guardare da casa la propria tomba e versare qualche lacrima stando in poltrona.
Che dire? Non mi sento di condannare l`idea a priori in quanto probabilmente per un anziano o una persona disabile, nel caso in cui possedesse un computer, caso raro presumo, potrebbe rappresentare l`unica modalita` di collegamento con i propri estinti e conforto ma temo che per i giovani diventi una scusa per continuare a vivere sempre piu` virtualmente la vita ed anche la morte a `sto punto.
Roba dell`altro mondo direi!


p.s. Sempre per mettere nero su bianco, io gradirei una visitina con preghiera di accompagnamento, anche fuggevole ma...“in animo et corpore” piuttosto che una lunga e noiosa contemplazione a distanza che poi diventa imbarazzante e non si sa piu` cosa dirsi, xie-xie (grazie)!