Piedi

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martedì 28 gennaio 2014

Equilibrio

E' tutta questione di equilibrio, lo so.
Vai in Italia e il tuo corpo balla la Taranta per un paio di giorni, eccitato come la notte antecedente la prima gita scolastica, non vuole assopirsi, rifiuta con ostinazione degna di un mulo di collaborare con l'orologio locale. D'altro canto l'hai sbattuto all'altro capo del mondo in una dozzina di ore e lui fa quel che può. Si prende due giorni di festa e la testa, fetente,  si allinea con lui, solidale come l'amico che ti porti dietro dalla nascita, quindi pensa e ripensa tutta la notte cercando di programmare più cose possibili da fare nelle tre settimane a venire. Quando proprio non ne puoi più di pensare afferri un libro, uno dei dodici che sono impilati sul comodino, comprati da tua mamma durante il tuo periodo di stand by cinese sotto tua richiesta. Anche se sei rincoglionita non scegli affatto a caso ma  fai attenzione a prendere in mano i meno belli, quelli " sacri", i must dell'anno,  ti serviranno durante i tempi bui in Cina.
Secondo adattamento, il cibo. Semplice a dirsi, difficile a farsi con parsimonia ed equilibrio dato che trovi nel frigo in bella vista pronti a farti  cucù: una teglia di lasagne affogate nella besciamella (prodotte dalle sante mani di tua mamma preda di un atto meraviglioso che si potrebbe tradurre in "accudimento materno stile italiano" ) la tua marmellata preferita di lamponi nell versioni a te più care, Rigoni di Asiago (biologica e zuccherata con fruttosio) e Wilkin & Sons (densa e dolce da scatenate un picco di insulina  da paura) tre etti di burro del margaro di Ala di Stura, una bottiglia di Malvasia della miglior cantina piemontese, la parmigiana fatta con triplo strato di melanzane fritte. Non si scherza in materia.
Oltre all'adattamento corporeo vi è' poi quello emotivo. Nelle prime sei ore di vita italica senti al telefono tutti gli amici. Ingurgiti  come in preda ad un attacco bulimico fatti ed emozioni che hanno aspettato mesi a tradursi in parole perché certe cose si possono dire solo se si è vicini anche fisicamente, se poi ci si può raggiungere e stringere in un abbraccio ch sia di gioia, di rabbia o di consolazione. Organizzi cene a dua a a quattro, a otto e perfino a venti. 
Ti immergi nella tua precedente vita fraterna come se il flusso delle cose avesse solo preso una direzione più tortuosa e senti che a quella vita apparterrai per sempre ovunque tu sia temporaneamente.
Porti i bambini ad ogni evento culturale possibile, li farcisci di cinema, spettacoli  alla Casa del teatro, pattinaggio in una delle piazze più belle di Torino , libri  e musica e se si lamentano pazienza, a te sono stati affidati e si fa come dici tu. "La bellezza salverà il mondo" e tu insieme al maschio dominante del gruppo vuoi salvare la tua specie e sai benissimo come si fa.
Incontri sacerdoti amici e consacrate, chiedi consiglio, cerchi conferme nella profondità dei loro sguardi perché chi ha visto Dio ha occhi che parlano,  vai a messa dai "migliori", assapori tutte le opere delle chiese che prima non avevi mai notato, perfino il rosone rifatto della tua piccola chiesetta.
Usi vecchi vestiti rimasti nell'armadio per mesi, li trovi bellissimi anche se ti vanno stretti, non hai portato molti abiti in Italia dato che devi lasciar tutto lo spazio possibile per le provviste cibarie.
Soffri di mal di testa atroci, troppo di tutto ma ti imbottisci di medicine perché non puoi star male quella sera c'è la presentazione di un libro al Circolo dei lettori e tu devi andare per forza, devi prendere tutte le programmazioni dei prossimi mesi ed anche se non ci sarai non importa.  
Compri due biglietti per una serata al Carignano, purtroppo si tratta della sera antecedente la partenza per cui sei conscia che dovrai regalare i biglietti perché le valige ti aspettano e certamente non le avrai fatte prima. No, non avrai potuto e voluto, ti sarà sembrato sempre troppo presto.
Scatti foto alla tua città come se fossi un turista perché  a Natale e' bella da far venire un brivido alla schiena mentre la guardi. Indossa luci sabaude che in altri posti parrebbero misere ma a lei conferiscono un' aura nobile, tipica di quella raffinata semplicità piemontese affatto casuale.
Quando hai stabilizzato tutto questo e' ora di rimpacchettare le tue cose. Saccheggi in casa cibo, musica, medicine, scarpe, abiti, regali di Natale, biglietti di auguri,tutto quanto pensi ti farà sentire te stessa anche in Cina.
Atterri e incontri in aeroporto famiglie come la tua, un po' assonnate ma sorridenti. Entri in casa e senti di appartenere anche un po' a questo posto, non ti è estraneo, ti accoglie silenzioso ma profumato di odori che riconosci.
Il corpo fa di nuovo le bizze, mica vai a scuola tu. I bambini sembrano non soffrire del fuso, hanno giornate scandite da impegni precisi. Tu invece devi trovare il tuo equilibrio da sola. 
Sembra facile. Ti iscrivi a corsi di "better parenting" e scopri che metà dei tuoi errori come genitore sono dovuti all amigdala che è una ghiandola e non una pietra come invece erroneamente pensavi che ti fa reagire prima che la corteccia cerebrale inizi a pensare cosa sia meglio fare.
Esci per la spesa e ti riconcili con la Cina, rigiri felice nelle mani un frutto che in Italia non avevi mai mangiato, il pomelo. La  fruttivendola te lo regala, si ricorda che ne vai pazza e nell'ultimo mese non hai passato settima senza.
Lasci che tuo figlio organizzi a soli due giorni dal rientro uno sleep over con il suo scompaginato duo di amici: il tedesco super competitivo che studia tre lingue, suona due strumenti e nel tempo libero pratica quattro sport agonistici e l'honkonghese che "mio padre ha una Ferrari in garage, take it easy darling" la cui unica attività  cerebrale pare limitata all'ascolto di musica amena. Se di attività si può parlare.
Compri due scatole di Herbalife, ora basta, devi trovare un nuovo equilibrio anche in questo settore e pazienza se la magica polvere e' prodotta in Cina e come ti dice una mamma svedese mica ti puoi fidare! Sei in Cina stupida!
Per dare un senso alle tue giornate riprendi contatti con la fondazione che si occupa di bambini migranti, fai ripartire la raccolta cibo per questi e insieme ad un' amica sulla tua lunghezza d'onda organizzi un paio di eventi che potrebbero sostenere i loro progetti.
Per trovare di nuovo equlibrio decidi di riprendere pilates, unico sport finora che non ti ha messo tristezza nel praticarlo. Infili la tuta e ti dirigi diligente verso la palestra ma incontri un' amica cinese. La tua malcelata aria sottosopra più il passo ondivago tradiscono il tuo sorriso. 
"Yoga. No pilates. Devi fare yoga. Pilates va bene se il caldo e il freddo del tuo corpo sono in armonia. Io vedo che anche pelle non ha stesso colore di prima, troppo bianca. Manca armonia. Adesso non puoi fare pilates.  Per trovare di nuovo equilibrio  yoga va bene"
A tale parola non puoi resistere. Equilibrio. Basta una frazione di secondo di questo sguardo femminile amichevole così centrato e presente e se stesso che giri a  destra e salti l'ingresso della palestra, ti dirigi in silenzio verso il pulmino che ti porta dritta a fare yoga. 
Tutta colpa dell'amigdala che istintivamente cerca di aiutarti a trovare l'equilibrio!









8 commenti:

  1. cara Simona,
    un rientro alla grande!
    in cerca di equilibrio...
    lo adotto come motto.
    un abbraccio dall' Italia alla Cina,
    Enrica

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  2. finalmente son riuscita a pubblicare!!!
    ahahaha tutto da sola!!!

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  3. A quanto pare, ovunque ci troviamo, la ricerca e' la stessa....allora fondiamo una Lega, no scusa, non potevo scrivere parola più sbagliata! Un gruppo di amici in cerca di armonia. Se qualcuno vuole fraternizzare e' benvenuto!

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    1. Finalmente un'altra bella pagina di emozioni!!!!!! Fondiamo qualcosa ma non una Lega ti prego, tra mutande verdi e allevamenti di asini ( mi chiedo perchè allevarli sono già tanti) non ne possiamo più.
      Certo che in pochi giorni hai fatto scorte di sentimenti e non solo,rituffarsi nel tuo mondo così diverso dall'altro è quasi da coma etilico. Tenersi in equilibrio tra luci sabaude, opere d'arte e melanzane alla parmigiana è quasi da circo Orfei. Adesso armonizzati con lo yoga......paese che vai armonia che trovi Marina

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  4. Che ridere mi fai!mi piacciono proprio tanto i tuoi posts!
    ..comunque mi sono ritrovata belle tue parole..tutte le volte che torno in Italia è una lotta contro il tempo! Devo riuscire a vedere tutti,fare tutti,mangiare tutto..e poi torno qua in UK stanca morta ma felice!
    ..mi piacerebbe proprio vederti a fare Yoga! :)

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  5. Grazie, anche l'ironia, oltre la bellezza, salverà il mondo! Almeno nel mio caso funziona come antidoto a prender la vita troppo sul serio... :-))
    Domani riprendo yoga, qui ci sono state lunghe vacanze cinesi per il capodanno farcito di fuochi d'artificio ad ogni ora. Grazie al cielo ora e' finito e forse si potrà dormire di nuovo senza esser svegliati nel cuore della notte da qualche fanatico petardataro insonne!

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  6. Carissima non abbiamo fatto più in tempo a risentirci, ma vi pensiamo sempre. Chissà se quest'estate avremo la possibilità di vederci.La Puglia vi aspetta a braccia aperte!!! Bacioni a tutti e alla prossima telefonata.......M.Carmela

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  7. ciao Simona sono qui a dare un'occhiata al tuo blog, che dire... bellissimo, interessantissimo una marea di informazioni e una piccola coincidenza anche la nostra piccola di casa è soprannominata "polpetta" !! con calma lo leggerò tutto
    un abbraccio grandissimo, la tua amica dell'adolescenza Rosy

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