Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

mercoledì 27 agosto 2014

Chi ben comincia....

Da qualche parte bisogna pur iniziare. Peccato che, per tener fede alla promessa di "rallentare" un po' tutto nell' esistenza della nostra alluCinata famiglia, stia praticamente immobile da quando ho messo piede in Asia. Siamo d'accordo, parlo di una decina di giorni di tempo, ma a me che son irrequieta di natura sembra già una vita.
Diciamo che mi sono presa sul serio come non mai sul tema della lentezza, quel tanto che ora mi ha stufato come il salmone al forno che cucino da 15 anni sempre nello stesso modo e cioè al forno, col limone cosparso di sale grosso e olio.   Quest'anno magari basta, cambio pesce! Suggerimenti?
La calma piatta, la rivoluzione che sto proponendo a me stessa del "simple life" mi ha messo ko. Non sono donna da mezze misure, mi conosco, per cui meglio reagire subito prima di intraprendere una mutazione definitiva che mi potrebbe a far corpo morto col divano 24 ore su 24 (abbracciata all'ipad, ma questo e' un dettaglio).
Inizio dal blog dunque. Riappaio pian piano con la mia passione di sempre: la scrittura, vediamo se smuove anche il resto.
In verità su alcuni fronti non mi sono mai disattivata. Parlo di quello materno ovviamente, anche se, come ogni madre sana di mente, vorrei disconnetterlo a tratti.  Dalle 3,30 sino alle 7,30 andrebbe benissimo una pausetta per esempio. Riprenderei giusto in tempo per l'arrivo di Marito che di norma rientra a casa  portando in casa con se il buonumore, ovvero con una bottiglia di Coca Cola, un film o un racconto di qualcosa di pazzesco che gli è successo nel lungo tragitto tra JiaDin  e Shanghai (maiali rovesciati dai camion, deviazioni improvvise dall'autostrada su strade di campagna in mezzo ai campi di grano, incidenti rocamboleschi che piacciono tanto ai maschi). Io al massimo potrei raccontare di scontri tra carrelli di casalinghe isteriche, quindi non competo.
Sono una madre ineccepibile nell'orario scolastico io. Penso e ripenso, organizzo, prenoto, leggo e intesso amicizie, telefono e scrivo e mail. Talvolta faccio la spesa e cucino perfino! Domenica ho fatto due torte, nessuna delle due bruciata. Non male eh? 
Se in un post ho scritto che talvolta mi sembra di aver sposato il modello base di uomo, oggi per pareggiare i conti, così Marito si prende la sua rivincita, potrei aggiungere che sono una madre diversamente abile. Nel senso che sono capacissima in funzioni non necessariamente connesse alla maternità.
Bene, passando ad altro argomento, abbiamo cambiato casa. Come preannunciato abitiamo sempre nella stessa zona ma non più nella "Valle  Verde" dove tutto era perfetto, anche troppo, ma caro per la nuova azienda svizzera per cui lavora Marito. Ora stiamo al "Giardino fiorito" in una casa che io chiamo per uomini e donne dure. Il pavimento presenta dislivelli a sorpresa per cui è un attimo finir per terra se non si memorizzano le zone pericolose
Piove nella stanza di Ado, ma il guardiano dice che appena smetterà di piovere fuori dovrebbe smettere di piovere anche dentro. Cio significa che ci sono case in cui sgocciola acqua anche quando non piove? Siamo fortunati allora! 
Una maniglia della  finestra al primo piano e' rimasta in mano a Polpetta che, diciamo, non ha proprio la forza bruta dei fratelli, per cui non immagino cosa succederà agli infissi se questi decidessero di aprire o chiudere le loro. Per ora comunque, se non si impartisce il comando ripetutamente questo rischio lo dovremmo evitare.  A detta di madri esperienziate non sembra possa venir in mente ad alcun adolescente l'idea di cambiare l'aria mesta delle loro tane neppure quando invitano gli amici o la fidanzata.
Non ultimo siamo senza frigo da ieri. Quello "nuovo" che forse era un fake del Samsung dato che si chiamava Samsu, ha tirato le cuoia nel bel mezzo della notte obbligandomi così a cucinare per 4 ore di fila patate fritte, pollo e pizza, ovvero il must dei surgelati della nostra famiglia!  Il salmone non lo avevo ancora comprato grazie al cielo. Per non parlare del ricovero al fresco che abbiamo dovuto chiedere ai vicini per mettere in salvo le scorte di Parmigiano, prosciutto e quant'altro. Tutto ciò con grande imbarazzo della prole per le nostre italiche radici che ci impongono di far viaggiare clandestinamente con noi tutto il genere commestibile immaginabile proveniente dalla patria.
A parte qualche piccolo problemuccio tutto bene direi! Ci si può mica lamentare sempre no? Soprattutto se ad attenderti a Shanghai, sugli scaffali di un infimo supermercato puzzolente, trovi perfino il latte prodotto nientepopodimenoche nella tua amata città di provenienza!




Grazie signori della centrale del latte Piemonte. Lo dico dal profondo del cuore. Non so come vi sia venuta in mente questa idea di raggiungerci in Cina ma noi mamme espatriate, sostenitrici del budino come dessert forever, sappiamo che il latte fa la differenza! 


2 commenti:

  1. Wow che bella sorpresa trovare quel latte così lontano da casa!
    Speriamo sostituiate quanto prima il frigo, ma anche le maniglie!!!

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  2. Il frigo nuovo e' arrivato! Alleluiaaa, avevamo il timore che i vicini non resistessero alla tentazione di addentare il Parmigiano....in cambio del cortese ricovero ho ceduto un po' di crudo ma il Parmigiano NO!
    Per quanto riguarda l'argomento maniglie gli "ingegneri" hanno optato per una soluzione alla cinese: una ventina di giri di scotch attorno al pezzo rotto e via. Tutto come nuovo!!

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