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martedì 16 febbraio 2016

La casalinga feroce (intermezzo allucinato in attesa di futura destinazione)

Ora lo so che sembrerebbe a prima vista inappropriato che sia io a dissertare su questo tema ma a volte l’apparenza inganna. Datemi tempo di spiegare, perché al momento ho accumulato ben tre anni di specializzazione in questo campo, quindi oltre ad aggiornare il curriculum mi permetto di esprimere la mia.
La casalinga feroce non sono io ma lo sono stata. Ora sono casalinga felice, a tratti in verità perché non è del tutto una scelta la mia quanto più una condizione dettata dalle circostanze.
Dicevamo, la casalinga feroce è una specie umana recente che si è andata creando in questo ultimo secolo. Un mestiere nuovo che richiede capacità di gestione pari a quelle di Emma Marcegaglia, la creatività di Steve Jobs e la spietatezza di Marchionne.
Il termine feroce non è esagerato perché, se difettasse anche solo un po' nella competenza delle tecniche di sopravvivenza, la poveretta soccomberebbe col collo spezzato sotto la caduta del cumulo di panni impilati sulla poltrona del salotto. Sì, perché  mentre la sera, per distrarsi dalla giornata lavorativa, cerca di correggere i compiti della prole, la casalinga depone l’assetto da guerra rilassandosi perfino seduta 5 minuti su una poltrona. Alternativa a tale morte sarebbe lasciar la vita terrena mentre con una mano insapona la bambina nelle vasca da bagno e con altra si rade le ascelle col silkepil(dimenticandosi che se il famigerato attrezzo cadesse nel lavabo sottostante provocherebbe una scossa fulminea e letale).
Si potrebbe poi anche  accennare alle possibili cadute fatali dalle scale perché a volte la casalinga feroce è chiamata a cambiare la lampadina dell’ingresso che il marito si ostina a dimenticare mentre lei chissà perché ha il pensiero fisso come un'autistica e siccome ha già ai piedi scarpe coi tacchi per andare in ufficio diciamo che si mette in situazione rischiosa da sé.
Ecco questo è il punto, il cuore del problema che affligge questa specie: la moderna casalinga svolge sempre due lavori. Non si accontenta di farne uno, più che egocentrica è una donna che ha un forte disturbo dell’attenzione. E’ ipercinetica per dovere ed è feroce  per definizione  una che occupa due posti, altrimenti sarebbe una casalinga felice. No lei non può scegliere soprattutto quando ha prole e marito, fatto piuttosto comune.

Tutte le mie amiche, quelle con la A maiuscola hanno anche la C maiuscola e sono Casalinghe feroci, per questo ne voglio parlare. Adesso che la vita mi concede una finestra di tempo non posso proprio sprecarlo a mettermi lo smalto perché quando tornerò a esser casalinga feroce anche io non avrò più i minuti necessari e forse la lucidità per raccontarvela. Allora farò silenzio col mocio da una parte e i quaderni dall’altra esercitando gli emisferi cerebrali a far attenzione a non confondere le azioni delle braccia.
Stando a casa mi chiedo come facevo di norma a fare tutte le cose che faccio qui in Cina correndo. Tre volte l’uso del verbo fare rende l’idea no? Quando i miei figli mi chiedono cosa ho fatto in loro assenza sfodero di norma un elenco lungo come un rotolone Regina se vogliamo stare in tema di casalinghitudine, ho un’agenda di un broker se invece vogliano apparire un po’ più cool.
Come facevo quando lavoravo? Ah si ecco ricordo:
sveglia all alba perché dopo il caffè necessario ad instillare la feroce lotta contro il tempo la casalinga dà una botta ai panni, due camicie, una felpa ed un paio di jeans, già, tutta roba non sua perché se dovesse stirare perfino i suoi di vestiti la lotta sarebbe sanguinosa ma lei vuole solo essere feroce non sanguinaria. Poi corre sotto la doccia ed in tre massimo cinque secondi anche se l’acqua è ancora gelata la casalinga è linda, fresca e pronta per infilarsi nelle calze.
Ma, mentre compie questa operazione, strilla leggiadra alla prole alcuni ordini che pare sian difficili ad interiorizzare prima dei 20 anni: lavarsi i denti, togliere le mutande da terra, ricordare il libro da consegnare in biblioteca, portare scuola la verifica firmata e prender la merenda. Nel frattempo prega che il marito abbia firmato la verifica, azione inspiegabilmente a lui delegata.
Una volta certa che tutto sia stato eseguito secondo le procedure la casalinga prende l’auto e telefona alla madre, donna appartenente ad altra specie, che in alcuni casi è stata Casalinga Felice. Ahimè questa non è sempre una telefonata indolore. Dopo due minuti di sostegno femminile si passa alla domanda indagatoria: cosa prepari per cena? (Credo che questa indagine ispettiva spetti però solo alle casalinghe italiane, tuttalpiù a quelle che popolano l’area mediterranea). Già la cena…!Mica si dimentica la prole di mangiare. Non c’è scampo. E qui la casalinga feroce dà il meglio di sé, elenca una serie di piatti a caso sperando di soddisfare la curiosità della nonna preoccupata per la sopravvivenza della specie. A volte capita che i nipoti siano un tantino sovrappeso ma per la carità vuoi mica che saltino un pasto? Il digiuno è roba altri tempi, peccato. Quindi nell’intervallo di pranzo la casalinga corre all’Auchan e riempie il carrello di generi commestibili, non sempre a buon mercato però perché il tempo per fare l’elenco della spesa lei proprio non ce l’ha. Non è raro vederla saettare tra le corsie come se il supermercato lo stesse derubando ma poi alla fine si deve fermare. Alla cassa, se non deve risponder alla telefonata del figlio che da scuola le chiede se può per cortesia tornare indietro e comprare i biscotti con le stelline che lei di certo non si è accorta e son finiti, la casalinga riesce perfino a pagare.
Il resto della giornata lavorativa trascorre all’incirca a velocità supersonica perché lei non è umana, va beh non esageriamo ma se non ha del divino poco ci manca. Diciamo che il suo modello è wonder Woman di certo non quell'ebete di Barbie che al massimo guida il camper o prende il tè con Skipper.

Per questo cari mariti, figli, nonni, capuffici e animali di casa: non lagnatevi mai se la casalinga che abita con voi ogni tanto sbaglia e sbarella. Perché, se per caso, quel giorno la modalità autocontrollo non funziona potrebbe inserire la modalità FEROCE che solitamente riserva  allo svolgimento delle azioni che compie per farvi FELICI e non vorrei proprio sapere come andrebbe a finire…!

4 commenti:

  1. Ciao simo, casalinga 2.0, che dire? Hai ragione da vendere, io quando entro in casa avverto una sensazione strana...di natura psichiatrica..divento bipolare. Guardo le foto sul mobile e penso che i figli siano una benedizione, pezzi e core poi sul divano noto calzini,magliette ecc ed improvvisamente diventano pezz e lasciamo perdere. Casalinga per necessità ma non per vocazione. Un bacio

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  2. Ciao simo, casalinga 2.0, che dire? Hai ragione da vendere, io quando entro in casa avverto una sensazione strana...di natura psichiatrica..divento bipolare. Guardo le foto sul mobile e penso che i figli siano una benedizione, pezzi e core poi sul divano noto calzini,magliette ecc ed improvvisamente diventano pezz e lasciamo perdere. Casalinga per necessità ma non per vocazione. Un bacio

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  3. Stessa scena sul divano di casa mia...Però dammi una speranza, a che età finiremo di raccattare roba in giro? Un abbraccio casalingo e solidale :))

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