Piedi

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Effetti collaterali alla notizia di trasferimento

mercoledì 10 ottobre 2012

Se sana vuoi apparire un poco devi soffrire (parte prima)!

Ah, la Cina... patria dell`agopuntura!
In quanti me l`hanno detto prima di partire? Tantissimi direi, quasi da portar sfiga. Ero qui da sole due settimane e gia' provavo sul campo, ovvero sul corpo, gioie e dolori della fatidica medicina degli aghi. La foto qui sotto ovviamente non sono io, mai avuto una faccia tanto felice quando il dottore mi infilza come uno spiedino. Questa donna forse ha avuto una paresi facciale ed e` rimasta cosi`, felice in eterno, che poi non sarebbe neppure una brutta morte diciamo...


Andando per ordine, abbiamo iniziato sin da subito a mettere a ferro e fuoco l`assicurazione dell`azienda di auto torinese, innominabile per ovvi motivi, dalla quale dipende il nostro stare qui.
Ovvero nell`ordine abbiamo avuto: una colica, io, la tonsillite da batterio streptococco l`Acciuga (figlio di mezzo) poi di nuovo un attacco di cervicale io, una strana dermatite che compare di notte s scompare di giorno, il marito, ed infine una slogatura del polso la polpetta di Shanghai (figlia numero 3 o anche femmina numero 1 che inizia finalmente a parlare inglese) stamattina!
Dovevamo andare a Lourdes, lo so, ma la F..T non ha ancora deciso ad aprire una filiale laggiu`, che poi di questi tempi farebbe bene pure all`azienda  diciamo la verita`, comunque siamo a Shanghai e vuoi non approfittare dell`agopuntura?
Bene, dal momento la mia soglia del dolore e` bassissima, e la riserva di Orudis si sta` assottigliando,  decido di andare dal primo agopuntore che una signora rumena, incontrata mentre faccio la spesa al supermercato, mi indica. Non so chi sia lei e non so chi sia lui. Non le chiedo neppure se il medico usa aghi monodose ( me lo fara` notare un`amica piu` tardi ma la punzonatura ormai e` fatta, anzi ne ho fatte gia` tre, speriamo...) semplicemente le strappo dalle mani il bigliettino con l`indirizzo!  Ad un certo punto il dolore ha il sopravvento sul qualsiasi forma anche minima di educazione.
Mi reco all`ospedale e mi accoglie in una specie di studio/ tisaneria un giovane dottorino.

 Sembra mio figlio, quello grande certo, ma sempre di un tredicenne stiamo parlando. Ok, il numero di teiere esposte in bella vista dimostra che sa preparare il te` ma poi sapra` anche con precisione dove conficcare gli aghi?
Nel dubbio inizio la prima serie di domande/gaffes. Invece di parlare di  me gli chiedo dove si e` laureato. Che c`entra? Nulla all`apparenza ma poco importa perche` appena mi nomina l`America mi tranquillizzo. Nel suo inglese stentato capisco che  ha praticato anche in America.  Questa parola mi fa da sedativo, lo so che e` assurdo ma mi sembra che significhi che la sua laurea sia piu` valida e poi non ricordo nessuna notizia di americano morto per mano di un dottore cinese.
Tutto felice del mio sorriso a questo punto mi mostra pure la laurea! Cioe` un poema in cinese che si regala a chi conosce la medicina tradizionale  e viene affisso sul muro con orgoglio. In verita` potrebbe esserci scritto paziente=demente, tanto per dirne una)  ma chi lo sapra` mai?


Dunque diamo pure inizio alla tortura. Parlo del mio dolore alla cervicale e lui intanto mi conduce in una stanzetta dove ci sono molti letti, tutti separati da tende, ma mica tende bianche o verdine da ospedale, no tende in plastica da doccia. Una  celeste con le nuvole e gli uccelllini in volo, una col sole che sorge tipo allucinazione anni settanta, una con il noto volto del noto gatto senza bocca  ( Hello Kitty per chi non ha figlie femmine)  "tutto per rendere bello l`ospedale" dice orgoglioso il dottore!
Sara` ma il bianco mi dava fiducia. Lui scompare e compare l`infermiera, sorpresa! Porta un vassoio con sei tazzine di vetro? Che facciamo prendiamo il te`? Magari con gli altri vicini di letto?


Purtroppo l`infermiera non parla inglese ed il dottore e` come evaporato. Provo a chiamarlo ma di lui non c`e` traccia, mica posso mettermi ad urlare... va beh penso, se lo fanno senza zucchero lo sputo.
Mi fa segno di sdraiarmi, ma come lo prendono il te `sti cinesi, distesi come i romani? Mentre eseguo l`ordine arresa alla sorte come una gallina prima che le tirino il collo vedo che la ragazzina da fuoco alle tazze! Neppure il tempo di gridare che le tazze  me le trovo attaccate alla schiena tipo sanguisughe.
 E` la coppettazione! Lo scopriro` piu` tardi cercando su internet. E chi lo sapeva che prima degli aghi avrei  provato anche questa? Meglio cosi` se l`avessi capito  sarei fuggita ed invece cosi` subisco il trattamento e dopo soli 20 minuti mi sento gia` benissimo! Ho la schiena della Pellegrini, ovvero ho la percezione che anche li dietro ci siano dei muscoli! Mai provato prima, roba da non crederci. In pratica si tratta di una tecnica di risucchio degli acidi,  di ristabilimento delle energie profonde, qualcosa del genere...
Torno a casa leggera come una farfalla ma con delle orrende stigmate rotonde sulla schiena.



I bambini sono terrorizzati. "Mamma ti hanno picchiato?" chiede la polpetta. "No tesoro e` un modo per curare la testa".
Sara` ma non devo averla convinta. Alla sera mentre passo davanti alla sua camera la trovo che replica il trattamento ad Agata (la sua bambola ) e dice  "Ti devo fare la torturazione perche` cosi domani sarai piu` brava. Now ti succhio un po` con dei cerotti  e poi ti verranno i lividi ma non cry perche` poi sarai tanto happy avrai una testa tutta nuova e magari pure i capelli lunghi! Ok darling?
(To be continued....)


4 commenti:

  1. diciamo che polpetta se la cavava già molto bene con la medicina in italia, se acquisisce qualche nozione in più... magari avrà un futuro in quel campo! mi fa una tenerezza con agatina, mi sembra di vederla...baci, la reclusa

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  2. Cara reclusa, la povera Agatina subisce anche lei gioie e dolori di questa "trasferta"!
    Se sopravvivera` alla torturazione, come la chiama Maria, magari ne uscira` un po` modificata, staremo a vedere.
    Per il momento stasera le ha messo i fiocchetti in testa...
    Fammi saper al piu` presto quando sara` finita la "prigionia" da malattia dei figli, baci alla soia, Simo

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  3. Le notizie dalla Cina sono sempre molto interessanti, anche se per un piemontese che al massimo è partito da Torino via Nichelino per andare sino a Trofarello questo viaggio gli sembrava già molto lontano... a parte gli scherzi continua così, ma la prossima volta scrivi anche in cinese. Auguri.

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  4. Caro piemontese d.o.c. per ora mi limito a cercare di parlare tre parole di cinese, sempre che i neuroni sostengano lo sforzo. Per imparare lo scritto dovrei star qui alcuni anni e non credo che ti farebbe troppo piacere, o sbaglio?
    Preparate gli agnolotti per Natale!

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